Come Morpheus aveva dato a Neo la possibilità di scegliere se continuare a restare nel mondo fittizio dove l’uomo è soggiogato e modellato da Matrix oppure aprire definitivamente gli occhi e vedere il mondo per quello che è, allo stesso modo Lory Del Santo ci offre tale possibilità di scelta. Guardare The Lady equivale a prendere la pillola rossa, vedere il mondo non più con gli occhi appannati ma in tutte le sue sfaccettature. Sfaccettature che ricoprono interamente le esperienze della vita umana: Lory con un minutaggio alquanto limitato riesce a rappresentarle in modo sublime.
Viene analizzato e riprodotto l’amore in tutti i suoi ambiti e in tutte le verità. L’amore è forse il sentimento più importante che l’essere umano può provare, ma anche il più pericoloso. Zora ne è la rappresentazione fatta persona. L’amore può essere distruttivo e può cambiare le persone (“L’amore è spesso falso, l’odio è sempre vero”), può portarti via ciò che hai e lasciarti senza nulla. Così una fenice Zora è rinata dalle ceneri e, nel primo episodio di questa seconda fantastica stagione, ha giurato vendetta contro The Lady. Vendetta che sembra che si stia per compiere ai danni di Lona che, dopo aver perso Luc, l’unico che abbia veramente amato, adesso è in guai finanziari. Guai che la fanno soffrire e le fanno perdere la fiducia nei suoi collaboratori (tranne in Chang, l’unico a non averla ancora delusa). Tutte queste preoccupazioni la stanno distraendo dal ruolo di Leader della sua compagnia, cosa che non può permettersi come detto proprio da Armando al suo amico: “Perchè i follower vanno amati e coccolati per essere seguiti”.
Ciò che sta facendo The Lady è proprio ciò che vuole la sua antagonista: sta perdendo la lucidità sul mondo per cui sta perdendo potere. Ma l’amore non è l’unica questione analizzata dalla Dea, come l’avrebbe chiamata D’Annunzio se fosse ancora vivo. Si riesce nel giro di pochi minuti a passare dal Dadaismo ad aforismi che farebbero arrossire Oscar Wilde, da dure e crude verità a teorie che potrebbero mettere in dubbio la Teoria Dell’Evoluzione di Darwin. Ma tutti questi cambi di tematiche non sono stati inseriti alla rinfusa, bensì seguono un filo logico genialmente costruito dalla mente della creatrice di questo capolavoro. La fluidità con cui riescono a passare da un discorso all’altro, senza mai dare nulla per scontato, riuscirebbe a mettere in crisi addirittura la Retorica di Platone. Per arrivare a ciò, anche gli interpreti devono essere all’altezza, devono entrare nel personaggio come insegnano all’Actors’ Laboratory Theatre, devono diventare il personaggio stesso. Ci deve essere un lavoro camaleontico, l’attore e il character devono diventare la stessa persona. Pochi eletti riescono ad arrivare a quel livello e fortunatamente Lory Del Santo è riuscita a trovare Chanaka Hapugoda, meglio conosciuto come Chang. L’unico che in questa webseries riesca veramente a rapirci ad ogni sua apparizione, l’unico che non abbia mai battuto ciglio, l’unico che non si è ancora capito se stia recitando o se sia davvero così. Lo aspetta sicuramente un futuro roseo a Bollywood Hollywood e, con la Dea al suo fianco, l’Oscar è più vicino.
Carte alla mano questo “Episodio Sei” mette in crisi Lona e rafforza Zora. Bene & Male. Yin & Chang Yang. Panettone & Pandoro. Due prospettive completamente diverse di vedere la realtà. Due lati della stessa medaglia. Lory lascia al pubblico la scelta di vedere il bene e di vedere il male. Non impone uno sguardo fisso, anzi, offre la possibilità di scegliere. La Dea, al contrario della società contemporanea, porge il coltello dalla parte del manico, lasciando al pubblico la scelta di mangiare il Pandoro o il Panettone. La strada partita dal “Pilot” porta dritta dritta alla tana del bianconiglio. Sta solo allo spettatore la scelta definitiva: seguire Lory o seguire la società? Pillola rossa o pillola blu?
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Detto anche Calendario Umano, si aggira nel sottobosco dei prodotti televisivi e cinematografici per trovare le migliori serie e i migliori film da recensire. Papà del RecenUpdate e Genitore 2 dei RecenAwards, entra in tackle in pochi ma accurati show per sfogarsi e dire la propria quando nessuno ne sente il bisogno.