“The Blood Tax” può essere vista come la seconda metà di un’unica season premiere, considerando che continua quell’opera di introduzione della nuova ambientazione post-apocalittica e riporta sulla scena i protagonisti che “The Worm Turns” non aveva mostrato (Gus, Dutch e Setrakian, benché quest’ultimo fosse apparso per qualche secondo in un sogno di Fet), mentre proprio Fet, Quinlan, Eichhorst, il Maestro e Zack sono lasciati fuori. Solo il buon dottor Goodweather appare di nuovo, protagonista di una storyline che sembra destinata a farlo diventare, almeno per qualche tempo e in attesa dell’inevitabile reunion con gli altri eroi, un membro della resistenza di Philadelphia, più simile ad una dilettantistica cellula terroristica che ad un gruppo di esperti combattenti. La presenza di questa sorta di resistenza non può non richiamare subito alla mente Colony, che guarda caso condivide con The Strain uno degli showrunner e dei produttori esecutivi, Carlton Cuse; e come in Colony, i partigiani della libertà sono tutt’altro che puri e perfetti, disposti come sono a continuare a colpire i pullman che trasportano prigionieri umani pur di uccidere una manciata di strigoi, unica azione possibile contro un nemico così potente e ben al di sopra delle loro capacità… fino ad ora, perché l’alleanza con Eph, che conosce più di un modo per nuocere ai morti viventi, potrebbe cambiare le carte in tavola.
Passando a Gus e a Dutch, veri protagonisti della puntata, l’ultima volta che erano apparsi sullo schermo l’uno era in fuga dopo la morte di Angel, della Faraldo e del capitano Kowalski (fatti fuori giusto per liberare un po’ di spazio nel cast), l’altra stava rifugiandosi nel sottosuolo dopo l’esplosione della bomba atomica con cui gli strigoi avevano oscurato il Sole (regalando quel filtro color arancio che compare praticamente in tutte le scene all’aperto); dopo nove mesi, il primo rispunta da un suo cugino, Raul, per coinvolgerlo in un’operazione illegale che mira al furto delle provviste della Partnership e la seconda si sottopone ad una visita ginecologica nella struttura ospedaliera gestita da un altro volto noto, Sanjay Desai, il cui scopo finale, a quanto pare, è ingravidare le donne per sfornare bambini. Un utile flashback, ambientato tre mesi prima, spiega subito allo spettatore come i due siano finiti in quella situazione: l’ispanico ha fatto squadra con delle vecchie conoscenze, i nigeriani della banda di Alonso Creem, abbandonando la lotta contro gli strigoi e pensando unicamente alla propria sopravvivenza; l’olandese, invece, è stata separata da Setrakian durante una retata, non prima di aver messo in un luogo sicuro l’Occido Lumen. Nonostante nello scorso episodio la ricerca di un ordigno nucleare e il sogno di Fet, in cui Setrakian strappa via e dà alle fiamme le pagine dell’antico tomo, avessero fatto temere che il libro fosse ormai inutile (del resto l’unico vero rimedio trovato da Setrakian consisteva nel sigillare il Maestro in una bara e buttarlo nell’oceano, non nella sua distruzione definitiva), è ovvio che il prezioso oggetto avrà ancora una sua utilità e costituirà probabilmente la chiave per sconfiggere il capo degli strigoi; del resto, eliminare il Maestro con una semplice bomba atomica, per quanto in linea con ciò che si è visto in passato, sarebbe troppo semplicistico e scontato.
Setrakian: “Oh I was a fool. I realize now that everything gained can just as easily be lost.”
Dutch: “The book is safe, Professor. We’ll go back and get it, as soon as we get out of this.”
Setrakian: “I’m not talking about the book, Ms. Velders, but about humanity. For every stride, every turn toward goodness people make, we want to believe that the progress is lasting. Irreversible. We wanted to believe this so badly that we down our guard. And our own evil crept back into us.”
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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The Worm Turns 4×01 | 1.44 milioni – 0.5 rating |
The Blood Tax 4×02 | 0.9 milioni – 0.3 rating |
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Divoratore onnivoro di serie televisive e di anime giapponesi, predilige i period drama e le serie storiche, le commedie demenziali e le buone opere di fantascienza, ma ha anche un lato oscuro fatto di trash, guilty pleasures e immondi abomini come Zoo e Salem (la serie che gli ha fatto scoprire questo sito). Si vocifera che fuori dalla redazione di RecenSerie sia una persona seria, un dottore di ricerca e un insegnante di lettere, ma non è stato ancora confermato.