“I’m gonna die, aren’t I?”
Approda sulla NBC, con una doppia puntata, la nuova serie mockumentary Trial & Error. Dopo circa due anni dalla dipartita di Parks And Recreation, il canale che ha da poco lanciato la sua nuova serie comedy a tema supereroi (Powerless) cerca di ritornare ai vecchi fasti strizzando l’occhio agli spettatori che tanto rimpiangono la serie che aveva luogo a Pawnee.
Trial & Error fa suo, oltre allo stile di comicità ed all’impronta del finto documentario, anche altre piccole accortezze che non possono che riportare alla mente la compianta e già nominata serie: basta prendere, ad esempio, la struttura dei titoli di testa.
La comicità è ovviamente in stile demenziale e volutamente forzata in molti punti della narrazione, così come vengono portate all’estremo determinate circostanze. Ma è proprio qui che risiede il punto forte della serie che a dispetto di Parks And Recreation, non risente né di veri e propri buchi di comicità (nella prima stagione erano all’ordine del giorno), né tanto meno crea quell’imbarazzo nello spettatore che sta guardando la puntata.
É da prendere in esame una serie tv simile sotto molti aspetti, per poter cercare di fare un quadro generale. Non è il paragone quello che si sta cercando di fare, ma è il voler evidenziare i punti di forza e di debolezza che questa serie dimostra rispetto a dei must watch della sua stessa categoria. D’altra parte la trama è alquanto semplice e lineare, almeno per il momento.
Josh, interpretato da Nicholas D’Agosto (Heroes, Master Of Sex e Gotham), è un avvocato in erba del nordest americanoche arriva ad East Peck per poter difendere un professore di poesia (interpretato da John Lithgow: Dexter, How I Met Your Mother, The Crown) accusato dell’omicidio della moglie.
Gli sketch si susseguono per l’intera durata non risultando mai scontati, forti anche della struttura della serie che si basa su una sorta di parodia di serie televisive come Law And Order, dove i colpi di scena relativi al caso avvengono abbastanza frequentemente.
Le direzione dei due episodi è stata affidata a Jeffrey Blitz che ha lavorato proprio come regista sia nella versione americana di The Office, sia in Parks And Recreation. Ma non è l’unico a poter contare su un passato di un certo livello: i due creatori della serie, infatti, non sono da meno.
Matthew Miller ha messo mano alle sceneggiatura di diverse puntate di Chuck e di Lethal Weapon (serie Fox da poco rinnovata per una seconda stagione). Jeff Astrof, dal canto suo, è stato sceneggiatore di diverse puntate della serie tv sempre di NBC, Friends.
L’unico elemento negativo della serie è rappresentato dalle spalle comiche, ossia dai personaggi secondari che ruotano attorno a Josh e Larry (John Lithgow). Per quanto in determinate scene funzionino, in altre risultano eccessivamente pedanti nonché ridondanti nella loro personale comicità. È da esempio il personaggio di Anne Flatch, di cui veniamo a scoprire malattie e sindromi ogni tre-quattro minuti di riprese e per quanto questo possa risultare ilare sotto un determinato aspetto, sotto altri appesantisce la visione e oltremodo ripetitivo.
Si tratta, però, di minuscole imperfezioni in una serie che si presenta con un enorme potenziale.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Pilot 1×01 | ND milioni – ND rating |
A Wrench In The Case 1×02 | ND milioni – ND rating |
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Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.