Come da tradizione, il Pavone è la prima rete ad annunciare il proprio palinsesto 2019/20 a cui, come al solito, seguiranno tutti gli altri canali generalisti: sempre oggi FOX, poi ABC, in seguito CBS e a conclusione la piccola The CW. Ed è un’annata tutto sommato da ricordare questa per la NBC visto che, a fronte di 7 nuove serie, solo una è stata finora cancellata, mentre altre 3 aspettano ancora di essere giudicate. Certo non ci sono stati particolari capolavori degni di essere ricordati, e lo stesso Manifest non si è trasformato nel tanto sospirato “nuovo Lost” (e nemmeno ci è andato lontanamente vicino), ma nel complesso il canale ha retto bene gli ultimi 12 mesi mantenendo la sua base molto solida.
Il franchise di Chicago è ovviamente un punto cardine che non va toccato, così come il blocco comedy del giovedi che, seppur cambiato per il 50%, rimane solido lì in mezzo allo stuolo di drama. New Amsterdam ha svolto più che dignitosamente il suo lavoro anche (se non soprattutto) grazie all’enorme traino dato da This Is Us che si aggiudica il rinnovo non solo per 1 anno, ma addirittura per 3, andando a raggiungere quota 6. Tantissimo se si pensa alla trama, un rischio molto forte se si pensa alla qualità. Ma tant’è.
Il network ha presentato solo 3 nuove serie per la stagione autunno/inverno, mentre altri nuovi drama e comedy vedranno la luce in primavera. Un tempismo perfetto per sfoderare un’altra stagione fortissima.
Serie rinnovate: Blindspot (Stagione 6), Brooklyn Nine-Nine (Stagione 6), Chicago Fire (Stagione 8), Chicago Med (Stagione 5), Chicago P.D. (Stagione 7), Law & Order: Unità Speciale (Stagione 21), Manifest (Stagione 2), New Amsterdam (Stagione 2), Superstore (Stagione 5), The Blacklist (Stagione 7), The Good Place (Stagione 4), This Is Us (Stagione 4), Will & Grace (Stagione 11).
BLUFF CITY LAW: La NBC è affezionata a tutti i procedurali, specialmente se questi sono focalizzati su aule di tribunale. A riprova di quanto appena detto, ecco arrivare un nuovo drama famigliare ambientato nelle aule di giustizia di Memphis, aule in cui padre e figlia, dopo anni che non si rivolgono la parola, cominciano a lavorare insieme come avvocati. Ora, a prescindere dal fatto che né lo showrunner Dean Georgaris, né gli attori sono di prima classe (Jimmy Smits e Caitlin McGee su tutti), viene da chiedersi per quale strana ragione sia stata concessa una possibilità a questo show. Francamente del tutto evitabile ma tanto ha giá il destino segnato.
PERFECT HARMONY: Quando si parla di comedy, la NBC può serenamente fare scuola. Questa volta, in particolare, più che di scuola si parla più nello specifico di un “maestro di coro”, ovvero di qualcuno che possa dar vita al coro di una chiesa, e questo qualcuno è interpretato dal sottostimato Bradley Whitford che è in cerca di un motivo per non suicidarsi. Il motivo biondissimo e a 36 denti arriva sotto le sembianze di una Anna Camp nel ruolo di una corista che sta divinamente e non poteva trovare un ruolo migliore per ritornare in auge dopo True Blood. Uno Zoidberg Messiah sta per arrivare e salvare questa comedy che promette molto bene grazie ad un mix di cattiveria e buonismo che non guasta mai.
SUNNYSIDE: Difficilmente le serie che hanno una fortissima componente americana riescono a sfondare il confine. Questo perché ovviamente non tutti gli spettatori sono americani e sono a conoscenza di quell’enorme cultura a stelle e strisce che spesso viene sbandierata con ardore. Sunnyside purtroppo ha un DNA ben visibile visto che si basa su un politico (interpretato da Kal Penn) che viene assunto da un gruppo estremamente variegato di immigrati che sta cercando di studiare per diventare americani. Può andare anche bene l’idea, e anche il fatto che sia un tema caldo, però non può bastare per fare una serie.
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