0
(0)
“Today is an extraordinary and a unique day in the history and saga of our country.
Never before have our rulers willingly gathered together to elect one of their numbers as King of Kings. King of all Norway! Many have said that such a thing is impossible. That our rulers have never been able to see beyond their own self-interest. Yet, now, with your own eyes, you will see the impossible begin to happen.
When all our votes are cast into the sea, we will know the identity of the man always fated to be the king of all Norway.”
Never before have our rulers willingly gathered together to elect one of their numbers as King of Kings. King of all Norway! Many have said that such a thing is impossible. That our rulers have never been able to see beyond their own self-interest. Yet, now, with your own eyes, you will see the impossible begin to happen.
When all our votes are cast into the sea, we will know the identity of the man always fated to be the king of all Norway.”
Dopo aver saltato l’appuntamento di Natale con una settimana di pausa, Vikings torna in onda con il quinto episodio, andando a tagliare il traguardo di metà percorso di questa prima tranche stagionale.
“The Key” è tuttavia un ritorno abbastanza tranquillo rispetto ai precedenti episodi. Laddove, infatti, precedentemente erano state presentate puntate non estremamente vivaci ma, allo stesso tempo, fresche grazie alla messa in mostra delle nuove dinamiche pronte ad incuriosire ed attirare l’attenzione, quest’ultimo appuntamento si è dimostrato più pacato e portato al temporeggiare. Anche qui, ciò che è stato presentato appare come un prologo degli eventi che attendono i protagonisti dietro l’angolo, presumibilmente già nel prossimo episodio, andando a creare un momento di stallo che può essere anche visto come un punto positivo della situazione. Tuttavia, aspettarsi del vero movimento da parte di Vikings è sempre tra le priorità e qualsiasi episodio più lento viene per questo visto con un occhio ampiamente più critico.
Gli stessi personaggi non si sono di certo resi protagonisti di azioni eclatanti, ritrovandosi in quell’aria di attesa che avvolge l’intera puntata. Tra tutti, ce ne sono alcuni che mantengono alte le aspettative per gli eventi futuri, altri che invece sembrano bloccati in un pattern per niente coinvolgente. Tra quelli che rientrano in quest’ultima categoria spiccano Hvitserk e Ubbe. Il maggiore dei due, purtroppo, sembra aver fatto dei passi indietro rispetto ai piani di inizio stagione; il suo desiderio di partire ed esplorare nuovi mondi, passando dall’Islanda e di conseguenza facendo un salto per controllare la situazione di Floki (a tal proposito, dopo 5 episodi ancora non si ha un accenno a questa storyline e l’attesa ormai inizia a non avere più scusanti né narrative né logiche), era sembrata un’ottima trama per dare un vero scopo al personaggio di Ubbe. Ritrovarsi invece a fare le veci del fratello come sovrano di Kattegat, non sta portando alcun elemento utile per la sua caratterizzazione, sprecando un character che invece potrebbe avere molto da dire.
Anche l’arrivo a Kattegat delle notizie riguardanti Ivar non sembrano portare a niente per le future trame di Ubbe, dato che l’intero arco narrativo sembra appartenere interamente a Hvitserk. E questo si spera accada il più presto possibile, dato che la storyline rifilata al personaggio in quest’ultima stagione è iniziata male e continua imperterrita a svilupparsi allo stesso modo. Un Hvitserk strafatto di funghi allucinogeni che vede fantasmi e morti poteva funzionare per un episodio, giusto per rendere l’idea della sua situazione psicologica, ma continuare imperterriti con le stesse mosse per 5 puntate inizia decisamente a stancare, oltre che a non dare niente al character stesso.
A porsi come fulcro di speranza per gli episodi futuri sono invece Ivar, Bjorn e Lagertha. Per quest’ultima l’entusiasmo è comunque limitato, dato che la sua storyline appariva chiara sin dagli albori, ma vederla prepararsi nuovamente a scendere sul campo di battaglia non guasta di certo.
Più complessa è invece la situazione di Bjorn: la votazione per eleggere il Re di tutti i Norreni non potrà mai andare liscia come si aspetta re Olaf e, anche se Harald ha rimosso i dubbi che aleggiavano su di lui votando per lo stesso Bjorn, l’esito rimane ancora in dubbio e abbastanza aperto, con a fare da sfondo i continui sguardi furtivi lanciati da Kjetill che, oltre le continue menzogne che continua a spargere sull’insediamento islandese, sembra covare sotterfugi anche in altri ambiti.
Infine, si è pronti a mantenere il respiro sperando che la trama di Ivar non venga nuovamente rovinata come accaduto nella scorsa stagione. Il suo fare squadra con il principe Igor aveva appena iniziato a dare frutti meramente più concreti anche da un punto di vista strategico quando è apparsa dal nulla la sosia di Freydis. Una somiglianza della ragazza con la sua fu sposa che potrebbe rovinare non solo la sua psiche ma anche l’intero suo piano e, di conseguenza, anche lo sviluppo della trama.
“The Key” è tuttavia un ritorno abbastanza tranquillo rispetto ai precedenti episodi. Laddove, infatti, precedentemente erano state presentate puntate non estremamente vivaci ma, allo stesso tempo, fresche grazie alla messa in mostra delle nuove dinamiche pronte ad incuriosire ed attirare l’attenzione, quest’ultimo appuntamento si è dimostrato più pacato e portato al temporeggiare. Anche qui, ciò che è stato presentato appare come un prologo degli eventi che attendono i protagonisti dietro l’angolo, presumibilmente già nel prossimo episodio, andando a creare un momento di stallo che può essere anche visto come un punto positivo della situazione. Tuttavia, aspettarsi del vero movimento da parte di Vikings è sempre tra le priorità e qualsiasi episodio più lento viene per questo visto con un occhio ampiamente più critico.
Gli stessi personaggi non si sono di certo resi protagonisti di azioni eclatanti, ritrovandosi in quell’aria di attesa che avvolge l’intera puntata. Tra tutti, ce ne sono alcuni che mantengono alte le aspettative per gli eventi futuri, altri che invece sembrano bloccati in un pattern per niente coinvolgente. Tra quelli che rientrano in quest’ultima categoria spiccano Hvitserk e Ubbe. Il maggiore dei due, purtroppo, sembra aver fatto dei passi indietro rispetto ai piani di inizio stagione; il suo desiderio di partire ed esplorare nuovi mondi, passando dall’Islanda e di conseguenza facendo un salto per controllare la situazione di Floki (a tal proposito, dopo 5 episodi ancora non si ha un accenno a questa storyline e l’attesa ormai inizia a non avere più scusanti né narrative né logiche), era sembrata un’ottima trama per dare un vero scopo al personaggio di Ubbe. Ritrovarsi invece a fare le veci del fratello come sovrano di Kattegat, non sta portando alcun elemento utile per la sua caratterizzazione, sprecando un character che invece potrebbe avere molto da dire.
Anche l’arrivo a Kattegat delle notizie riguardanti Ivar non sembrano portare a niente per le future trame di Ubbe, dato che l’intero arco narrativo sembra appartenere interamente a Hvitserk. E questo si spera accada il più presto possibile, dato che la storyline rifilata al personaggio in quest’ultima stagione è iniziata male e continua imperterrita a svilupparsi allo stesso modo. Un Hvitserk strafatto di funghi allucinogeni che vede fantasmi e morti poteva funzionare per un episodio, giusto per rendere l’idea della sua situazione psicologica, ma continuare imperterriti con le stesse mosse per 5 puntate inizia decisamente a stancare, oltre che a non dare niente al character stesso.
A porsi come fulcro di speranza per gli episodi futuri sono invece Ivar, Bjorn e Lagertha. Per quest’ultima l’entusiasmo è comunque limitato, dato che la sua storyline appariva chiara sin dagli albori, ma vederla prepararsi nuovamente a scendere sul campo di battaglia non guasta di certo.
Più complessa è invece la situazione di Bjorn: la votazione per eleggere il Re di tutti i Norreni non potrà mai andare liscia come si aspetta re Olaf e, anche se Harald ha rimosso i dubbi che aleggiavano su di lui votando per lo stesso Bjorn, l’esito rimane ancora in dubbio e abbastanza aperto, con a fare da sfondo i continui sguardi furtivi lanciati da Kjetill che, oltre le continue menzogne che continua a spargere sull’insediamento islandese, sembra covare sotterfugi anche in altri ambiti.
Infine, si è pronti a mantenere il respiro sperando che la trama di Ivar non venga nuovamente rovinata come accaduto nella scorsa stagione. Il suo fare squadra con il principe Igor aveva appena iniziato a dare frutti meramente più concreti anche da un punto di vista strategico quando è apparsa dal nulla la sosia di Freydis. Una somiglianza della ragazza con la sua fu sposa che potrebbe rovinare non solo la sua psiche ma anche l’intero suo piano e, di conseguenza, anche lo sviluppo della trama.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
|
|
Una puntata un po’ più piatta per Vikings che prepara comunque il terreno per l’azione che sembra dietro l’angolo.
All The Prisoners 6×04 | ND milioni – ND rating |
The Key 6×05 | ND milioni – ND rating |
Quanto ti è piaciuta la puntata?
0
Nessun voto per ora
Tags:
Nata con la passione per telefilm e libri, cresciuta con quella per la scrittura. Unirle è sembrata la cosa più naturale. Allegra e socievole finché non trova qualcosa fuori posto, il disordine non è infatti contemplato.
Tra una mania e l'altra, si fa carico di un'estenuante sensibilità che la porta a tifare per lo sfigato di turno tra i personaggi cui si appassiona: per dirla alla Tyrion Lannister, ha un debole per “cripples, bastards and broken things”.