Worst 10 Of 2022: Le Serie E I Film Più Sottovalutati Di RecenserieTEMPO DI LETTURA 5 min

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Ci sono decine di post che inondando internet in questo periodo e, come i peggiori giornali scandalistici di genere, non ci tiriamo indietro e ci ritroviamo come al solito a redarre una classifica delle 10 serie ingiustamente meno lette di Recenserie. Lo facciamo perché non c’è niente di meglio che tirare le somme dell’anno (solare) appena passato e capire se si è svolto un buon lavoro di selezione in questi ultimi 12 mesi.
D’altronde, quante serie sono andate in onda da gennaio ad oggi e quante effettivamente ne avete viste? Ma soprattutto: quante hanno meritato veramente? È giusto rendere onore e omaggio anche a quelle meno lette nella nostra community nonostante una qualità elevata. La democrazia regna sovrana, l’ingiustizia anche, ma proviamo a porvi rimedio così.
Inutile dirvi che c’è un’omologa classifica anche per le 10 serie più lette visto che tra di esse si nascondono diverse perle di cui il genere umano non può fare a meno.

 


We’ve all heard that thing about the butterfly flapping its wings in Africa and months later there’s a hurricane in Miami. Well, if you haven’t, look it up. It means things you don’t think are connected actually are. I never knew this girl. Never met her. This is the life she knew. And this is the life I knew.

Arrivata in sordina in questo 2022, la serie con protagonista Taron Egerton, Paul Walter Hauser ed il compianto Ray Liotta con i suoi sei episodi, pur partendo lentamente, riesce a crescere prepotentemente reggendosi su una performance straordinaria dei suoi attori principali. Brava Apple TV+ per il coraggio dimostrato in questo prodotto.

 


The very worst thing you could do right now is bore me.”

Arrivata sfortunatamente dopo altre due miniserie di dubbissima fattura chiamate The Book Of Boba Fett e Obi-Wan Kenobi, fatte probabilmente per racimolare soldi piuttosto che per una vera necessità, Andor si è invece dimostrata di tutt’altro livello andando a toccare una certa qualità che si pensava fosse andata perduta nel franchise di Star Wars. Ed una 2° stagione è in dirittura d’arrivo.


People will pay you to be the Pamela that they want. The tabloids, the studios, even me. But that number, that dollar figure will never represent what you are worth.

Lily JamesSebastian Stan nei panni di Pamela Anderson e Tommy Lee sono semplicemente fantastici ma non è tutto: nonostante la patina dorata che avvolge la miniserie di Hulu, non c’è tutta quella superficialità che si potrebbe immaginare. Fortunatamente. Gli 8 episodi fanno un’ottima analisi di un dramma che non è mai stato percepito dal pubblico ma che ha segnato un punto di svolta per un’azienda e anche per la coppia di sposini. Probabilmente non sarà piaciuto solo ai due veri protagonisti.


“So that’s it. That’s the night I met your father.”

Si, non ce n’era bisogno. Si, nessuno pensava di voler vedere uno spin-off rischiosissimo tratto dal ben più rinomato HIMYM ma alla fine, con una buona dose di easter eggs ma anche una sceneggiatura piuttosto interessante, il risultato è stato più che positivo. I primi 10 episodi che compongono la 1° stagione valgono la pena di essere visti, in attesa dei 20 che comporranno la 2° stagione.

 


Sorry, I don’t know what this… who’s behind this new voice in my head, but, um, it’s pretty, uh… it’s a pretty significant distraction. Sorry.

Mormoni, Andrew Garfield, altri mormoni, un paio di omicidi e una storia vera. C’è veramente bisogno di dire qualcos’altro per cominciare la visione di questa miniserie succosissima?


“38 days. Woe to Babylon.

Iniziata su CBS e spostata poi su Paramount+ dove è cresciuta raggiungendo una certa fetta di pubblico, tranne che in Italia dove è ancora per qualche stranissima ragione completamente inedita, è senza ombra di dubbio un esperimento riuscito che sorprende stagione dopo stagione giocando sul filo del rasoio tra scienza e fede. Un classico intramontabile.

 


Dear Mr. Putin,
my name is Marina Litvinenko.
I believe you to be responsible for the murder of my husband. I have shared this belief with the British media. And I have asked my Prime Minister to authorise a public inquiry so that you may be held to account.
In the words of my husband, may God forgive you.

Era il 2006 e l’ex spia del KGB Litvinenko, qui interpretato da David Tennant, veniva avvelenato con una sostanza radioattiva nel pieno centro di Londra. Una storia dannatamente attuale che fa riflettere soprattutto per il modo in cui il tutto viene non banalmente raccontato.

 


Victor: Four inches.
Ethan: What?
Victor: The trees, they’ve moved four inches.
Ethan: Is that good or bad?
Victor: They’re close, so it’s bad.
Ethan: Should we tell somebody?
Victor: Oh, I don’t think they’ll understand.

Quante volte si è sentito dire in giro una falsa promessa come “questa serie X è il nuovo Lost”? Tante, troppe, però stavolta fidatevi quando diciamo che From è la degna erede per misteri, ritmo e mitologia che si stava aspettando. Composta da 10 episodi e con una 2° stagione attualmente in fase di produzione, è un no-brainer…

 


Can you get us to the promised land?

HBO ha fatto nuovamente colpo: un cast ricchissimo, una patina anni ’80, un paio di attori neofiti ma con un grandissimo carisma ed una regia che non può che essere lodata in ogni momento. Curiosi di sapere come è nato l’NBA grazie ai Los Angeles Lakers?

 


“Ladies and gentlemen, please welcome the founder of Spotify: Daniel Ek!”

La miniserie svedese di Netflix che si focalizza sulla nascita di Spotify usa i sei episodi a disposizione per mostrare altrettanti punti di vista circa la nascita e le difficoltà dietro un’azienda che ha cambiato le abitudini di tutti. Tanto valida, quanto sottovalutata.

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