Documentary Now! è una di quelle serie recensite per affetto e stima. Recensioni probabilmente lette da meno persone di quelle che guardano la serie. Per questo motivo si è deciso di procedere con un sistema dialettico completamente senza criterio. Sistema dialettico che in pratica si traduce in un botta e risposta tra due recensori che vogliono esprimere il loro parere sulle varie puntate dello show nonostante nessuno lo abbia richiesto espressamente.
F: Possiamo certamente affermare che ci troviamo di fronte a due puntate concettualmente ed esteticamente molto diverse. Eppure, per giustificare in qualche modo questa doppia recensione, sappiamo bene che dovremo inventarci qualcosa. La prima cosa che viene in mente appena si cerca di trovare un punto comune tra i due episodi è la mole incredibile di situazioni non-sense presenti all’interno delle due puntate. Se nell’episodio precedente la suddetta componente è stata in qualche modo bilanciata con un’inaspettata complessità di fondo dal punto di vista del messaggio trasmesso allo spettatore, in questi ultimi due, in particolar modo nel quinto, nulla ha senso, tutto progredisce completamente a caso e, di fatto, non accade nulla manco sul finale. Una trollata incredibile da parte degli autori – chapeau! – ma soprattutto una performance straordinaria di Armisen, che con le sue interpretazioni camaleontiche riesce ancora una volta a regalarci dei momenti memorabili senza mai calcare la mano, senza mai forzare la comicità, facendo realmente provare allo spettatore la sensazione di assistere ad un vero documentario. Alla fine, seppur differenti, le due puntate rappresentano due facce della stessa medaglia, due stili profondamente diversi utilizzati per ottenere il medesimo effetto. E questo grazie al talento dell’attore, da sempre vero e proprio trasformista, e non soltanto all’interno di questo show. A tal proposito, l’assenza di Bill Hader in quest’ultima stagione può dirsi completamente compensata dal one-man show messo su da Armisen nel corso delle ultime puntate oppure qualcosa è mancato in questa terza annata? Con questa domanda passo il testimone al mio collega, al quale tra l’altro chiedo quale episodio ha gradito maggiormente e perché.
V: Probabilmente Bill Hader è stato impegnato con le riprese di Barry. Comunque inevitabilmente la 3×05 è l’episodio che in qualche modo esalta maggiormente la figura di Armisen. L’intero documentario si basa su questo demente che da solo prende un’iniziativa completamente senza senso, venerando un autore di strisce e vignette. Tale idiozia spicca nei confronti telefonici con la moglie. Vera cartina a tornasole dell’assurdità dipinta dallo show.
Ma non può non dirsi “classico” anche l’ennesimo scimmiottamento delle biografie musicali. In questo caso ad Armisen è lasciato il ruolo di uomo-immagine, dipingendo più che altro un’atmosfera generale che funge da parodia. Poi non si capisce perché al bianco e nero delle scene vengono assegnati anni completamente a caso (spesso gli anni novanta).
Volendo trovare un tratto comune ai due episodi per giustificare la recensione doppia, c’è da notare che in entrambi i casi il personaggio abbandona la famiglia per qualcosa di completamente senza senso. Che poi Natasha Lyonne e Fred Armisen sono sposati veramente.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
|
|
Waiting For The Artist 3×04 | 0.09 milioni – 0.05 rating |
Searching For Mr. Larson: A Love Letter From The Far Side 3×05 | 0.09 milioni – 0.05 rating |
Long Gone 3×06 | ND milioni – ND rating |
Quanto ti è piaciuta la puntata?
0
Nessun voto per ora
Tags:
Ventinovenne oramai da qualche anno, entra in Recenserie perché gli andava. Teledipendente cronico, giornalista freelance e pizzaiolo trapiantato in Scozia, ama definirsi con queste due parole: bello. Non ha ancora accettato il fatto che Scrubs sia finito e allora continua a guardarlo in loop da dieci anni.