“Pablo, talking is for talkers, people who talks, I’m a doer.”
Non si può che dare ragione alle parole di Ash. Lui non è un tipo che parla e ragiona, lui è un tipo che fa. E anche la serie è una serie che fa (in questo caso) ridere e divertire a crepapelle (ma occhio che, come insegna Roger Rabbit, una risata può farvi seppellire e poi diventate demoni).
In trenta minuti la trama non ci concede spazi di riflessioni infatti, ma è un caleidoscopio continuo di scene oniriche (perfetta e meravigliosamente ironica quella che funge da teaser per questo episodio) e colpi di scena. Il tutto senza il rischio di far annoiare lo spettatore che riesce comunque a seguire con attenzione tutti gli avvenimenti. Questo grazie, soprattutto, al continuo citazionismo di cui è imbevuta questa serie, rivolto soprattutto agli appassionati della saga cinematografica da cui parte tutta la storia, ma anche del cinema horror in generale.
Si prenda, per esempio, l’ambientazione stessa della storia, Elk Grove, questa cittadina fuori dal tempo e dallo spazio, completamente immersa da una perenne nebbia che racchiude in sé tutti i cliché del filone teen-horrorifico, perfetta, dunque, per lo spettatore che cerca determinate emozioni anche se inserite in un filone che è puramente demenziale e postmoderno.
In questa ambientazione si svolge una specie di reboot della saga originaria. Infatti nelle primissime scene viene ripreso il cliffhanger dell’episodio precedente (il furto dell’amata Delta di Ash con dentro il Necronomicon) che di fatto è un rifacimento del primo film della saga, dove Ash e compagni vengono sostituiti dai giovani adolescenti di Elk Grove (c’è anche la famosa scena in steady-cam della prospettiva del demone nei boschi) e anche in questo caso è una carneficina annunciata con citazioni tarantiniane che si aggiungono alla lista di omaggi che gli sceneggiatori-cinefili riservano per i fan.
Ma non bisogna dimenticare che Ash Vs Evil Dead ha anche una storia da portare avanti e qui lo fa in modo particolarmente apprezzabile, dando il giusto spazio sia ad Ash Williams (un immenso Bruce Campbell) e il suo rapporto di amore/odio con il padre Brock (un altrettanto immenso Lee Majors) e con l’intera comunità di Elk Grove, sia ai comprimari Pablo e Kelly, che in questa stagione hanno assunto un ruolo fondamentale, sia alla new entry nel Team-Ash Rudy che, in questo episodio, forma un’eccezionale accoppiata con la stessa Kelly che potrebbe dare vita a conturbanti scene lesbo risvolti interessanti.
A questi si aggiungono nuovi personaggi che rinverdiscono la trama e offrono nuovi spunti per gag e nuove storyline. Tra questi vi è la gradita comparsa del personaggio di Chet (Ted Raimi, fratello del produttore della serie Sam), amico fraterno e barista di fiducia di El Jefe.
Gradita perché i fan storici di Xena, serie cult degli anni ’90 di cui facevano parte gli stessi Bruce Campbell (Autolico) e Lucy Lawless (Xena), riconosceranno il mitico Corilo. Si tratta di una vera e propria Xena-reunion quella che questo episodio ci propone e che fa sì di venire trasportati in un’era mitica e ormai irripetibile delle serie tv.
Peccato per il cliffhanger finale che lascia l’amaro in bocca per quanto si era visto in questa puntata e che velocizza troppo gli eventi che, fino a questo momento, si erano avvicendati con il giusto ritmo. Ma si tratta di una piccola macchia in un episodio che è un capolavoro e un tripudio di sangue, orrore, sfide all’ultimo drink (con tanto di gara su un toro meccanico) e battute che tolgono il fiato (a volte, letteralmente).
Ash Vs Evil Dead si riconferma così una serie divertente ma mai banale e che, soprattutto in questo periodo dove in televisione sembra tutto molto serioso, fa bene perché, al contrario, ha il pregio di non prendersi mai troppo sul serio.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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The Morgue 2×02 | 0.33 milioni – 0.1 rating |
Last Call 2×03 | 0.32 milioni – 0.1 rating |
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Laureato presso l'Università di Bologna in "Cinema, televisione e produzioni multimediali". Nella vita scrive e recensisce riguardo ogni cosa che gli capita guidato dalle sue numerose personalità multiple tra cui un innocuo amico immaginario chiamato Tyler Durden!