Il progetto Sgt. Rock, film d’azione targato DC Studios ambientato nella Seconda Guerra Mondiale, è stato ufficialmente messo in pausa prima dell’inizio delle riprese. Il film, diretto da Luca Guadagnino e con Colin Farrell nel ruolo del protagonista, doveva essere girato in Inghilterra durante l’estate 2025.
Secondo quanto riportato da The Hollywood Reporter, il film era già in fase di pre-produzione e stava completando il casting per formare l’iconica Easy Company, la squadra di combattenti contro le forze naziste. Tra i nomi coinvolti anche Mike Faist, già visto in Challengers di Guadagnino, e un ruolo femminile affidato a un’attrice per interpretare una combattente della Resistenza francese.
Le ragioni dello stop non sono del tutto chiare e spaziano da problemi logistici a problemi di budget. Una fonte ha citato esigenze legate alle riprese in esterni, suggerendo che il film potrebbe essere rivalutato per un’eventuale produzione nell’estate 2026. Un’altra ipotesi è legata all’inesperienza di Guadagnino con i film d’azione, che potrebbe aver creato qualche dubbio tra i produttori, nonostante un budget “modesto” di 70 milioni di dollari per un cinecomic poi scesi a 65. Ricordiamo poi che Colin Farrell ha sostituito Daniel Craig nel ruolo dove era stato accostato all’inizio.
Il progetto aveva comunque il pieno supporto dei co-presidenti di DC Studios, James Gunn e Peter Safran, i quali avevano deciso di inserirlo nel piano di rilancio dello studio a fronte della forza della sceneggiatura firmata da Justin Kuritzkes, autore anche di Challengers e Queer.
La trama, ambientata nella Seconda Guerra Mondiale, avrebbe visto il sergente Rock unire le forze con una combattente francese per impedire ai nazisti di mettere le mani sulla leggendaria Lancia del Destino, reliquia mistica capace di donare poteri soprannaturali.
Sgt. Rock, creato nel 1959 da Robert Kanigher e Joe Kubert, è stato a lungo un pilastro del fumetto DC. In passato, anche Arnold Schwarzenegger e Bruce Willis erano stati associati al ruolo, ma la trasposizione sul grande schermo resta, ancora una volta, rimandata.
