“Il caso non esiste. Ogni percorso è prestabilito. Tutto accade quando deve accadere. Al momento giusto. Nel posto giusto. Come se il mondo fosse un tessuto costituito da un reticolo infinito fatto di fili infiniti. Ognuno al proprio posto. Ma solo alcuni di noi sanno dove li porterà il proprio viaggio. Hai fatto il primo passo. Adam ne sarà orgoglioso.”
L’arco temporale si sposta generalmente avanti di un anno (quindi, riprendendo le linee temporali analizzate durante la prima stagione si ha 1954-1987-2020-2054) e, volendo dare spazio per le spiegazioni di come tutta questo accavallamento temporale abbia avuto inizio, Dark decide di fare un ulteriore passo indietro di trentatreanni. Le prime scene, nonché linea temporale che per prima mostra un Noah in fase adolescenziale, accompagnano lo spettatore nel 1921.
È nel 1921 che il tunnel (e di conseguenza il passaggio) celato dalla porta recante la scritta “Sic Mundus Creatus Est”, fatto saltare da Jonas nel finale della scorsa stagione, sta per essere costruito ed ultimato, presumibilmente la fine dei lavori coinciderà con il fatidico 27 Giugno 2020, giorno in cui dovrebbe avere inizio l’ultimo ciclo.
Attorno proprio a questo appunto che compare sul quaderno tenuto da Noah è possibile iniziare a fare già qualche riflessione. Se l’ultimo ciclo sta per avvenire nel presente (2020), conseguentemente c’è da capire come devono essere posti, su di un piano consequenziale, passato e futuro. Se quindi il 2020 è il punto di arrivo ed il 1921 si ritrova sprovvisto di un elemento di carattere fantascientifico (scavare un banale tunnel nella roccia non rappresenta un elemento di questo tipo), a rigor di logica dovrebbe essere posto il 2053 come punto di partenza.
Jonas sappiamo per certo che sta cercando di ritornare alla propria linea temporale per evitare la distruzione di massa che dovrebbe avvenire a Winden. È possibile che per arrivare a questo punto si ritrovi a dover “giocare” con il tempo e con dei possibili wormhole che, probabilmente, andrebbero ad intaccare il tessuto temporale e danneggiare quello del 1921. Dando così inizio al loop di cui siamo stati spettatori durante la prima stagione.
Si tratta, ovviamente, solo di supposizioni tratte per logica e prendendo spunto dal leitmotif della stagione che sembra voler incastonare nella mente di chi guarda il motto “il principio è la fine e la fine è il principio” già più volte comparso all’interno della serie, ad essere del tutto onesti.
L’altro elemento che fa supporre di un’influenza così vistosa del futuro sul passato è la comparsa di un nuovo personaggio, Adam, che sembrerebbe aver “accolto” Noah. Il verbo accogliere potrebbe far pensare ad un orfano adottato e tratto in salvo da un giovane prete. Tuttavia ci sono da considerare gli esperimenti portati avanti da Noah relativamente al viaggio temporale di giovani bambini tra un ciclo e l’altro. È possibile quindi che Noah sia sopravvissuto ad uno di questi viaggi e che quindi provenga dal futuro (a questo punto imprecisato)?
Considerata la trama fino a questo punto, tutto è possibile. Non resta quindi che proseguire con la visione e svelare (se non tutti, almeno una buona parte) dei segreti racchiusi in Dark.
Per quanto concerne le linee temporali del 1954 e del 1987 niente è stato aggiunto in questo primo episodio e si ha come la strana sensazione (poco piacevole a dire la verità) che nemmeno i prossimi episodi porteranno in scena dei veri e propri sviluppi attorno a questi due scorci del passato. Ma preferiremmo essere smentiti piuttosto che avere ragione vista la profonda analisi dei dettagli e delle scene che Dark, ancora una volta, costringe lo spettatore a dover fare per cogliere qualcosa che altrimenti potrebbe sfuggire.
Un semplice esempio.
Nella soffitta di casa Doppler viene ritrovata una fotografia del 1921 in cui compare Noah. Tutta l’attenzione viene subito rivolta all’oggetto in sé, ma è il libro in cui questa fotografia viene ritrovata ad aggiungere ulteriore curiosità: il Kybalion è un saggio di filosofia ermetica i cui autori, anonimi, hanno scelto lo pseudonimo “I Tre Iniziati”. I principi portati al dibattito filosofico all’interno del saggio e la loro interconnessione con la storia di Dark rendono questo piccolo dettaglio narrativo un elemento che risulta impossibile da non tenere in considerazione.
Un altro dettaglio, forse non in grado di suscitare un così alto livello di curiosità, è rappresentato dalla valigetta che Noah si porta appresso nel momento in cui si incontra con Bartosz e che presumibilmente cela al suo interno la fantomatica macchina del tempo costruita da Tannhaus.
Un solo episodio e mille nuove supposizioni.
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Alpha Und Omega 1×10 | ND milioni – ND rating |
Anfänge Und Enden 2×01 | ND milioni – ND rating |
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Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.