“What is Devs?”
Se l’episodio della settimana scorsa aveva portato in scena, chiarendo determinati dubbi, il passato di Forest e ciò in cui si è imbattuto per diventare il cinico imprenditore informatico mostrato fino a questo momento, questo sesto capitolo decide di chiarire molti dubbi relativamente al presente e al futuro. Sotto certi aspetti il dialogo tra Katie e Lily rappresenta, infatti, il famigerato spiegone di cui Boris ci aveva spiegato l’esistenza. Ma la sequenza del dialogo-confronto, nonostante ricopra buona parte della puntata, non è l’unico elemento di rilevante importanza. Dopo cinque episodi in cui si è tinto di cattiveria e antagonismo la fazione costituita da Katie e Forest sembra presentarsi il desiderio da parte di Garland di smentire quanto mostrato. Inizia quindi un percorso atto a decostruire questa caratterizzazione da villain fin qui pienamente ricoperta dai due personaggi, interpretati da un Nick Offerman sempre sul pezzo e da una Alison Pill a tratti glaciale, a tratti umanamente disarmante. Ciò che si percepisce da questa puntata è la volontà dei creatori di mostrare Katie e Forest non come semplici cattivi, bensì come umani nella definizione più generale possibile. Gli umani compiono scelte e prendono decisioni che, talvolta, comportano criticità per altri; alcune volte queste scelte si mostrano essere degli sbagli con errori di valutazione di carattere macroscopico. Garland, dopo cinque appuntamenti, vuole far ravvedere il proprio pubblico spiegando che quanto avvenuto non è stato fatto per cattiveria, quanto piuttosto per un’insanabile realismo umano: il cinismo mostrato da Forest non è disumanità, come si poteva immaginare, ma è piuttosto una dimostrazione del più alto grado di umanità (con tutti i lati negativi che ciò comporta) possibile; la freddezza di Katie non è dovuta ad insensibilità, quanto abnegazione (umana) per la causa lavorativa che ha sposato iniziando a lavorare per Forest ad Amaya (e successivamente a Devs). L’uomo compie azioni, sbaglia, se ne ravvede e cerca di correggere la rotta di conseguenza. Perché tutto ciò sembra non avvenire? O meglio, perché Katie e Forest non si mostrano minimamente scossi da quanto compiuto verso Sergei (o verso gli stessi Lily e Jamie)? Determinismo. Una parola semplice, di cui la serie di Hulu si riempie la bocca in ogni singolo dialogo, ma che rappresenta la soluzione per quello che all’apparenza viene mostrata come insensibilità.
Forest e Katie giustificano inconsciamente quanto da loro compiuto dal determinismo: non si è trattato di azioni randomiche e/o dettate da una vera e propria loro scelta, quanto piuttosto di azioni già predeterminate a priori. Una visione del mondo aberrante, se si riflette e si considera che in questo modo si potrebbe giustificare qualsiasi tipo di azione. Accantonata per un attimo l’intera sequenza chiarificatrice tra Lily e Katie (personaggio in grado di ritagliarsi in maniera incredibile il proprio spazio in questi ultimi due episodi), molti quesiti restano irrisolti e, con sole due puntate alla fine, si dovrà tentare di risolverli quanto prima. La vera domanda, sollevata anche nel dialogo tra Lyndon e Stewart, riguarda essenzialmente il piano a lungo termine di Forest per Devs: ha realmente intenzione di “resuscitare” la figlia? E con “resuscitare” cosa intendono i due informatici con esattezza?
Altro quesito, questa volta riguardante Lily, è relativo a cosa possa oscurare la vista del supercomputer di Devs: cosa avverrà tra meno di ventiquattro ore?
Kenton, nel frattempo, è diventato una vera e propria bomba ad orologeria dopo aver visto “far amicizia” Katie, Forest, Jamie e Lily. Un quadretto che, per la guardia armata di Amaya, sicuramente rappresenta più che un semplice pericolo.
Da sottolineare ancora una volta i fondamentali ed estremamente ben costruiti dialoghi della serie che, questa volta, riescono a non apparire ostici (o quanto meno avvicinabili per quanto concerne le tematiche) allo spettatore. Un ulteriore lato positivo per una serie che continua a porsi, a livello qualitativo, ben al di sopra della media.
“You can’t name a random event. Because there are no random events. You ask, what is Devs? This is Devs. This is the only principle you need to understand. Nothing ever happens without a reason. Everything was determined by something prior.
That’s it.
Now, take a computer. Give it all the data that can exist about this pen rolling across the table. Its trajectory, velocity, mass of its component parts, atomic structure. What can the computer now tell you? It can tell you how hard the pen was pushed and it can tell you when the pen will stop rolling. The computer can see backwards. The computer can see forwards. Now do that with everything. Not just the pen. Everything. That’s Devs.”
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Episode 5 1×05 | ND milioni – ND rating |
Episode 6 1×06 | ND milioni – ND rating |
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Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.