0
(0)
“Mostri… alieni… fantasmi… nessuno di essi é reale. Il pensiero che una persona sia in grado di fare una cosa simile, é troppo orribile… quindi la nostra immaginazione crea un mondo per rendere la cosa più facile da accettare. Ma anche la più fervida immaginazione risulta inutile una volta scoperta la verità.”
Nella recensione precedente si era appuntato come l’utilizzo del piromane fantasma rappresentasse un puro e semplice espediente narrativo utilizzato dagli sceneggiatori sia per prendere tempo, sia per riempire (in parte) il vuoto lasciato dalla dipartita di Isaak. Un’idea interessante ed utile, quindi. Il risultato? Di discutibile gusto.
Dexter scova e si sbarazza del killer in meno di una puntata, in pratica, giganteggiando a livello investigativo e di conseguenza sminuendo il villain proposto dalla sceneggiatura. Una rapidità forse eccessiva che sminuisce fin troppo l’idea.
Ciò che veramente colpisce, tuttavia, è come il villain riesca a non diventare mai il nucleo centrale della storia, nemmeno si tenti di portarlo sotto i riflettori: diverse scene del crimine analizzate, monologhi riguardanti il caso da parte di Dexter, riunione concernente il piromane fantasma. Tutto inutile visto che passa sempre e comunque in secondo piano.
In “Helter Skelter” il modus operandi appariva quanto più abbozzato ed in particolare non aveva ottenuto particolare risalto per via di Isaak e delle indagini di LaGuerta. In “The Dark…Whatever”, invece, a risaltare in particolar modo è il ritorno in scena di un fantasma del passato di Hannah, il padre (ed in secondo piano cattura attenzione, sempre e comunque, l’indagine di LaGuerta riguardo il Macellaio di Bay Harbor). Clint McKay è il punto focale della puntata e, presumibilmente, dell’ennesimo capitolo di un estenuante tira e molla tra Debra e Dexter: l’uomo, arrivato con finte intenzioni di pace, giunge subito al dunque cercando di ottenere soldi prima dalla figlia e poi direttamente da Dexter, minacciandolo. Un atteggiamento quanto più pericoloso che costringe l’ematologo a liberarsi dell’uomo con la giustificazione mentale di averlo fatto per Hannah. Tra Dexter e l’attraente fioraia, infatti il flirt si è ormai evoluto in vero e proprio amore tanto che l’episodio si sofferma anche su questo particolare (sulle rispettive promesse d’amore) proprio in conclusione di puntata. Una chiusura romantica, quindi, ma che sembra poter gettare benzina, come si diceva, proprio sul rapporto fratello-sorella così dolorosamente messo alla prova in questa settima stagione. Debra, infatti, sta cercando in tutti i modi di incastrare Hannah ed il padre (prima di svanire misteriosamente per mano di Dexter) aveva segnalato d’avere informazioni che la riguardavano e che potevano comprometterla: Debra giungerà ad un fantomatico faccia a faccia con Dexter al riguardo, oppure verrà depistata in qualche modo?
Altro frangente investigativo di chiaro interesse è quello concernente il Macellaio di Bay Harbor e la riscoperta dell’interesse nella verità da parte di LaGuerta: i dettagli svelati da Thomas Matthews (personaggio che si riconferma incapace di mantenere il silenzio al momento opportuno) rappresentano un più che palese collegamento, anche per i più disattenti, tra il Macellaio e Dexter. Insomma, chi altri oltre a Dexter potrebbe mai acquistare un capanno a nome di uno degli assassini della sua madre biologica? Oppure giocherà proprio su questa ovvietà, Dexter, per potersi togliere dalla lista dei sospetti?
Le domande sono tante, ma la sensazione dopo questa puntata è chi si abbia gettato alle ortiche un’ora circa che poteva essere utilizzato in ben altro modo.
Dexter scova e si sbarazza del killer in meno di una puntata, in pratica, giganteggiando a livello investigativo e di conseguenza sminuendo il villain proposto dalla sceneggiatura. Una rapidità forse eccessiva che sminuisce fin troppo l’idea.
Ciò che veramente colpisce, tuttavia, è come il villain riesca a non diventare mai il nucleo centrale della storia, nemmeno si tenti di portarlo sotto i riflettori: diverse scene del crimine analizzate, monologhi riguardanti il caso da parte di Dexter, riunione concernente il piromane fantasma. Tutto inutile visto che passa sempre e comunque in secondo piano.
In “Helter Skelter” il modus operandi appariva quanto più abbozzato ed in particolare non aveva ottenuto particolare risalto per via di Isaak e delle indagini di LaGuerta. In “The Dark…Whatever”, invece, a risaltare in particolar modo è il ritorno in scena di un fantasma del passato di Hannah, il padre (ed in secondo piano cattura attenzione, sempre e comunque, l’indagine di LaGuerta riguardo il Macellaio di Bay Harbor). Clint McKay è il punto focale della puntata e, presumibilmente, dell’ennesimo capitolo di un estenuante tira e molla tra Debra e Dexter: l’uomo, arrivato con finte intenzioni di pace, giunge subito al dunque cercando di ottenere soldi prima dalla figlia e poi direttamente da Dexter, minacciandolo. Un atteggiamento quanto più pericoloso che costringe l’ematologo a liberarsi dell’uomo con la giustificazione mentale di averlo fatto per Hannah. Tra Dexter e l’attraente fioraia, infatti il flirt si è ormai evoluto in vero e proprio amore tanto che l’episodio si sofferma anche su questo particolare (sulle rispettive promesse d’amore) proprio in conclusione di puntata. Una chiusura romantica, quindi, ma che sembra poter gettare benzina, come si diceva, proprio sul rapporto fratello-sorella così dolorosamente messo alla prova in questa settima stagione. Debra, infatti, sta cercando in tutti i modi di incastrare Hannah ed il padre (prima di svanire misteriosamente per mano di Dexter) aveva segnalato d’avere informazioni che la riguardavano e che potevano comprometterla: Debra giungerà ad un fantomatico faccia a faccia con Dexter al riguardo, oppure verrà depistata in qualche modo?
Altro frangente investigativo di chiaro interesse è quello concernente il Macellaio di Bay Harbor e la riscoperta dell’interesse nella verità da parte di LaGuerta: i dettagli svelati da Thomas Matthews (personaggio che si riconferma incapace di mantenere il silenzio al momento opportuno) rappresentano un più che palese collegamento, anche per i più disattenti, tra il Macellaio e Dexter. Insomma, chi altri oltre a Dexter potrebbe mai acquistare un capanno a nome di uno degli assassini della sua madre biologica? Oppure giocherà proprio su questa ovvietà, Dexter, per potersi togliere dalla lista dei sospetti?
Le domande sono tante, ma la sensazione dopo questa puntata è chi si abbia gettato alle ortiche un’ora circa che poteva essere utilizzato in ben altro modo.
PRO:
-
Dexter presenta il suo Oscuro Passeggero ad Hannah, anche se un assaggio già lo aveva avuto, inconsapevolmente, al loro primo “appuntamento”
- La scena del bus con il piromane fantasma all’opera
- Dichiarazione d’amore tra Hannah e Dexter
- Il passato di Dexter viene riportato a galla da Tom mentre sta parlando con LaGuerta: Doakes potrebbe davvero essere riabilitato?
- Dexter si blocca per uccidere il padre di Hannah: l’istinto di preservazione prevale su quello di giustizia
CONTRO:
-
Dimostrazione di cosa un filler non debba essere o debba mandare in onda
-
L’arrivo del padre di Hannah?
-
La casa delle bambole?
-
Piromane fantasma: toccata e fuga
Dalle stelle alle stalle: il grande hype creato in “Helter Skelter” viene annientato brutalmente da questo decimo appuntamento totalmente da dimenticare.
Quanto ti è piaciuta la puntata?
0
Nessun voto per ora
Tags:
Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.