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Revolution 1×10 – Nobody’s Fault But MineTEMPO DI LETTURA 4 min

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Quando assisto ad episodi come questo mi sale una rabbia causata dalla eccessiva qualità e riguardo che si ha verso i midseason. Anche un cieco riconoscerebbe che il livello qualitativo di questo episodio è paragonabile solo al pilot, nel mezzo c’è stato il vuoto e che vuoto. D’altronde ci voleva una episodio carismatico per dare un senso alla pausa gigantesca dei 4 mesi che ci attendono in vista della 1×11 datata
25/03/2013 e quindi c’era da sorprendersi solo se questo decimo episodio fosse risultato un flop. Le aspettative erano molte così come erano le possibili soluzioni allo scontro tra Monroe e Miles nella tana di Monroe.
Il team Matheson partiva ovviamente svantaggiato perchè, oltre ad avere Aaron con sè, era composto da Nora e Charlie e si ritrovava contro l’intera Militia pronta a fare una mattanza quindi era d’obbligo escogitare un escamotage per poter sopraffare Monroe senza soccombere e al contempo liberare Danny l’asmatico. Quindi la vecchia volpe di Miles fa (in)volontariamente catturare tutti per poi avere un dolce e tenero faccia a faccia con il Capitano Tom Neville eliminandolo dalle variabili e riscattando anche Nora e Aaron. Per Charlie il discorso è un po’ diverso in quanto viene rinchiusa insieme alla madre e al fratello in un edificio in modo da scatenare in quest’ultima quel  tanto di istinto materno sufficiente a costruire l’amplificatore per il ciondolo. E’ interessante notare come nel viso sempre impassibile di Charlie, nonostante tutti gli sforzi dell’attrice per risultare amorfa, si riesca comunque a riconoscere una vena di odio per la madre che l’ha abbandonata da piccola. Ora, tralasciando le qualità recitative della Spiridakos che sono pari a quelle di un cadavere e che ricordano per superficialità quelle della collega Kristen Stewart nei vari Twilight, ammettiamo che il loro incontro non è stato così eclatante come ci si aspettava. Partendo dal presupposto che la madre riconosce la figlia in 0.2 secondi giustificando il tutto con un blando “Ti riconoscerei ovunque”, l’hype del loro incontro era abbastanza elevato ma risoltosi poi con un nulla di fatto visto che il gelo iberna il tutto.
Lo stesso non si può dire per l’incontro tra Miles e Monroe, per fortuna. Anche qui le aspettative erano alle stelle, anche perchè questo momento era atteso sin dalla prima puntata e di speculazioni su come sarebbe andata a finire ce ne sono state a bizzeffe. Diciamo che per una volta gli sceneggiatori non sono riusciti a mandare tutto all’aria e siamo stati premiati per l’attesa con un incontro/scontro di alto livello e Dio solo sà quanto questo show ne aveva bisogno… Tra chi speculava su un ritorno di Miles nelle file della Militia e chi pronosticava uno scontro fratricida trai due, ha vinto il secondo fronte per la gioia di tutti coloro che vogliono vedere ancora dei noiosi battibecchi tra zio e nipote. Ma la smetterò di lamentarmi perchè, come ho detto, è stato un gran bel duello. Bravi gli attori a non sembrare dei manichini mentre combattono corpo a corpo con le spade, e bravi anche gli autori a non ridicolizzare il tutto con baci e abbracci. Ovviamente per esigenze di trama nessuno dei due doveva morire e quindi per il vero scontro finale bisognerà aspettare ancora a lungo, nel frattempo Monroe potrà dilettarsi a giocare con i suoi nuovi elicotterini…
Se devo trovare una pecca a questa puntata sicuramente non posso esimermi dal citare nuovamente l’utilizzo disastroso delle guest star. Diciamocelo, tutti amavamo quel figlio di puttana di Strausser e vederlo ammazzato così dopo nemmeno tre episodi fa urlare alla cospirazione. Sembra davvero che gli sceneggiatori prendano costantemente tutto ciò che va bene e decidano di eliminarlo definitivamente dalla storia. Quanto poteva dare ancora Strausser? Tantissimo. Perchè è stato ucciso così e non semplicemente ferito? Perchè chi scrive gli episodi è un idiota. Piuttosto, se proprio bisogna ammazzare qualche ufficiale, sarebbe stato da uccidere Mark Pellegrino che tanto è sempre oberato di impegni visto la mole di telefilm in cui compare come guest star, e per la cronaca qui non è che sia stato molto utile. Ormai quel che è fatto è fatto, purtroppo, non ci resta che aspettare il 25 marzo per vedere come riusciranno a ridicolizzare la caccia all’uomo con gli elicotteri targati Monroe.

PRO:

  • Scontro Monroe-Miles
  • Giancarlo Esposito andrebbe premiato con un Emmy
  • Finalmente riescono a far fuggire Danny e Rachel, non se ne poteva più
CONTRO:
  • Strausser brutalmente ucciso
  • Charlie l’amorfa
  • Vanificata la presenza di Mark Pellegrino…

Secondo episodio migliore della stagione e, presumibilmente, l’unico insieme al pilot degno di essere guardato. Non stupitevi dell’enorme pausa, è auspicabile che serva per non produrre altri 12 episodi pieni di buchi narrativi come quelli che abbiamo già visto…

VOTO EMMY

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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.

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