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Fringe 5×04 – The Bullet That Saved The World – La Pallottola Che Salvò Il MondoTEMPO DI LETTURA 3 min

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Ho fatto di tutto per tenermi lontano da spoiler d’oltreoceano per evitare di rovinarmi momenti e puntate come questa. Tutto parte più o meno in sordina e nello standard di questa 5° stagione: recupero VHS dall’ambra, visione della suddetta e poi ricerca oggetto nascosto da Walter. Fin qui non sorprende niente, quello che invece spiazza completamente è la decisione di far fuori la giovane Etta. Decisione giusta o sbagliata? Parliamone.
Premetto che il personaggio e l’attrice non mi sono piaciuti fin dall’inizio, anzi le ho trovate sempre mal rappresentate e comunque indegne dell’amore di Peter e Olivia che hanno carisma da vendere, cosa che nella figlia non è proprio così facile da riscontrare; premetto anche che però il rapporto che si era instaurato con i genitori la rendeva giustamente degna di partecipare alla serie. Dopo queste doverose info vi sorprenderà sapere che la morte di Etta mi ha colpito nel profondo facendomi empatizzare con il personaggio ben più di quanto mai mi sarei potuto aspettare. Che ve ne frega? Penso niente ma quello che vi ho appena detto mi serve per esemplificare al meglio la bravura degli sceneggiatori. Etta è rimasta su schermo 5 puntate se contiamo anche il “pilot” della scorsa stagione ed in questo tempo non aveva mai percorso la distanza che separa la parte del cervello che riceve informazioni per arrivare in quella che prova emozioni, insomma era il tipico personaggio di cui fai volentieri a meno.
La cosa che sorprende, oltre ovviamente allo shock di vederla morire quando eri convinto che fosse uno dei punti cardine di questa stagione, è l’aver provato uno strano senso di tristezza per il suo canto del cigno, una tristezza che mai avrei potuto pensare di provare per lei. È un po’ come se morisse Astrid: si ok mi spiace ma non ci rimango male per più di 2 secondi perchè il suo valore non è minimamente paragonabile ad un Settembre o ad un Broyles. Quindi tanto di cappello a chi, tra sceneggiatura e regia, ha reso possibile questa tridimensionalizzazione della piccola Bishop.
La sua morte ha colpito profondamente ed in modo diverso i due genitori: Olivia è più razionale e se vogliamo anche più “navigata” per quanto riguarda i drammi della vita e dimostra un certo distacco dalla situazione, Peter al contrario è dilaniato dal dolore ed il suo sguardo lo esprime molto meglio di tante parole. Ora non è più una mera questione di lotta per il ritorno al mondo come lo si conosceva prima del 2015, adesso a muovere le azioni dei nostri eroi ci pensa uno dei sentimenti più potenti che un essere umano possa provare: la vendetta. Windmark sei avvisato.
Ma abbandoniamo il lagnoso tema della morte di Etta perchè due parole bisogna spenderle per il buon vecchio Broyles. Vecchio è proprio il caso di dirlo nonostante non siano visibili segni di vecchiaia sul navigato capo della Divisione Fringe che ora è al servizio degli Osservatori con il corpo, ma con la mente è con i Ribelli. Tecnicamente è al soldo di Windmark per ovvie ragioni che potremmo chiamare semplicemente “sopravvivenza” e per il gruppo Bishop può risultare più che determinante nella battaglia finale essendo una fonte interna. Insomma per una figlia che scompare si ritrova un vecchio alleato e amico che, pur non manifestando apertamente la sua gioia, è al settimo cielo per essersi ricongiunto con i suoi amici e colleghi di un tempo. Ora manca solo di ritrovare Nina Sharp e siamo a posto.

PRO:

  • Morte di Etta
  • La “mente-labirinto”
  • Ritorno di Broyles
  • Walter è sempre il re delle battute
CONTRO:
  • Eliminazione di un personaggio che poteva con la sua presenza determinare un’evoluzione ulteriore dei personaggi.

L’amaro in bocca c’è nonostante le motivazioni già descritte sopra, tuttavia l’episodio è da annoverarsi come uno dei migliori di questa 5° stagione ed è tutto merito della potenza dei sentimenti che solo i protagonisti di Fringe sanno trasmettere.

VOTO EMMY

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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.

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