The Carrie Diaries 1×09 – The Great UnknownTEMPO DI LETTURA 4 min

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Sono passate diverse settimane e le
cose sono parecchio cambiate come avevamo avuto modo di intuire:
Carrie sta con Sebastian (nel 1985 i Brangelina non erano ancora in
progetto ma a quanto pare c’erano i Kyddshaw), Walt sta con Donna,
Mouse sta con lo studio matto e disperatissimo e Maggie sta.. da
sola.  
Ho apprezzato molto il salto
temporale,
ci ha risparmiato drammoni epocali e la dispersione in spiegazioni
inutili per noi telespettatori che avevamo già seguito la puntata
precedente e avremmo dovuto sorbirci un episodio di transito messo
solo per allungare il brodo e seguire le reazioni dei vari
personaggi, ma soprattutto il salto temporale non rende la lontananza
di Carrie da New York insignificante (della serie ieri ti proibisco
di nominarla e oggi puoi tornarci perchè sono un padre super cool e
ho già capito mia figlia sedicenne).
Carrie e le paranoie, ci si potrebbe
scrivere un libro (ops..già fatto!), nonostante fossero poco
convincenti le paure di Bradshaw e soprattutto non adolescenziali
(ricordano più la Carrie adulta che una ragazzina di sedici anni)
sono comunque in linea con il personaggio. Voglio dire, da subito
abbiamo conosciuto una Carrie molto diversa dagli adolescenti che ci
vengono rappresentati di solito, complice un’epoca diversa forse,
dove c’era ancora il rito della punizione che non vedevo in un teen
drama da Beverly Hills 90210 (e per inciso, solo dai genitori dei
gemelli), o forse anche la famiglia abbastanza “normale” di
Carrie (niente fratellastri/sorellastre, niente genitori
alcolizzati/drogati, niente genitori morti che resuscitano, niente
omicidi coniugali, niente gemelle super cattive e via dicendo) e la
sua vita provinciale, che rende ancora meglio le scene ambientate a
New York. Magari il segreto di The Carrie Diaries è proprio questo,
ci siamo affezionati perchè un poco ci ricorda la nostra di
adolescenza sicuramente più vicina a quella di Carrie che a quella
di Chuck Bass.
Se da un lato gli anni ’80 ci regalano
un pezzetto di sana adolescenza, dall’altra ci negano la libertà
sessuale (ma forse nemmeno tanto, Boy George non era magari uscito
ancora allo scoperto ma voglio dire, la cosa mi sembrava alquanto
evidente) e il povero Walt è di nuovo alle prese
nell’autoconvincersi della sua eterosessualità; la vicenda ha fatto
apprezzare il personaggio di Donna e l’amicizia tra i due è
positiva, speriamo continui e non si perda solo in questa parentesi.
La piccola Dorrit ne combina una più
del diavolo e pur in tutta la sua intollerabilità è uno dei
personaggi migliori del telefilm. E così tappa al Chelsea Hotel dove
Marilyn aveva fatto l’amore, i Velvet Underground avevano composto
musica magica, Bob Dylan aveva fatto un figlio, Bill e Hilary Clinton
ci avevano chiamato una figlia, dove Sed Vicious accoltellò Nancy
Spungen e dove Dorrit ne cerca ancora le macchie di sangue.
Mentre le figlie sono nell’unico posto
dove non dovrebbero mai essere, Tom è alle prese con la sua defunta
vita sessuale e chi in questo può aiutarlo meglio di Larissa? Pur
non condividendo lo stile di vita di Larissa e non potendo immaginare
di trattare certi argomenti con una donna (“Le donne insieme non
parlano di queste cose, giusto? Che genere di donna parla di sesso?”
tua figlia Tom,tua figlia, ci scriveranno un libro, ci produrranno
sei stagioni televisive e due film per il cinema), Tom ne accetta i consigli sotto
diversi punti di vista e accetta che Carrie possa lavorare a
Interview Magazine.
Non mi soffermo su Mouse, la sfida nerd accompagnata da “Eye of the tiger” è stata bellissima , per quanto riguarda Maggie la mancanza si è
sentita, sarebbe stato preferibile inserirla anche se non a scuola:
si è buttata malata per non vedere Walt e Donna insieme, ok, ma
possibile che Carrie e Mouse prese dai loro problemi la abbandonino
così? No questa svista non va bene, non è in linea con le scelte
precedenti e con i personaggi.
PRO:

  • Salto temporale  
  • Donna che aiuta Walt ad ammettere la
    sua omosessualità  
  • Dorrit e Carrie, due personaggi
    differenti ma entrambi delineati perfettamente
  • Il Chelsea Hotel  
CONTRO:
  • Assenza di Maggie
  • Puntata autoconclusiva  
Come già accennato, in The Carrie
Diaries il colpo di scena non è dietro l’angolo e la puntata non è
particolarmente vivace, come la maggior parte delle altre, ed è
abbastanza fine a sè stessa visto che la storia si apre e si chiude
nell’episodio stesso. Ma non per questo mi sento di dargli un voto
negativo, insomma ci lamentiamo sempre della spazzatura che ci
propinano e per una volta invece che un teen drama fa il suo dovere e
lo fa bene, premiamolo.

VOTO EMMY

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