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La passione per le serie porta a volte a conflitti anche tra noi recensori per poter aver il privilegio di scrivere personalmente della puntata, la seguente doppia recensione è infatti scritta a 4 mani, con 2 diverse prospettive ma una solo passione.
Ho sempre rimarcato che uno dei
tratti che rende particolarmente apprezzabile The Carrie Diaries e lo distingue
dalle altre serie adolescenziali è un po’ di sano realismo che ci ricorda che
non tutto può avere sempre un dolce lieto fine.
tratti che rende particolarmente apprezzabile The Carrie Diaries e lo distingue
dalle altre serie adolescenziali è un po’ di sano realismo che ci ricorda che
non tutto può avere sempre un dolce lieto fine.
Peccato che fino a circa metà
episodio stessi già osservando come questa piacevole aura di realismo se ne
fosse già andata: a Carrie stava andando tutto bene, decisamente troppo bene
per essere vero. Stava per avere il compleanno perfetto: i suoi amici riuniti
senza tragedie, la carta di credito del padre come regalo, il fidanzato
fantastico, l’invito a un’importante festa di lavoro e addirittura un famoso
editore interessato al trasformare il suo diario in un potenziale best-seller.
Sì, perché come sempre, quando si passa dalla triste Castlebury alle magiche
luci di New York, lo spettatore viene trasportato in questa sorta di mondo
fatato in cui tutto può accadere, basta solo volerlo. Lungi dal voler essere
eccessivamente cinica, ma se già risulta poco probabile una sedicenne di
provincia che sa poco e niente del mondo della moda voluta fortemente come
stagista all’interno di una delle rivista più In del momento, ancora meno
credibile risultava che un editore fosse interessato ai banali pensieri di
sedicenni. Certo, Carrie è molto matura per la sua età, fa dei ragionamenti da
donna e la malattia della madre l’ha sicuramente esposta a esperienze che
l’hanno formata, ma comunque non ha una vita così straordinaria, né un punto di
vista così unico da trasformarla in potenziale autrice, non ora almeno.
episodio stessi già osservando come questa piacevole aura di realismo se ne
fosse già andata: a Carrie stava andando tutto bene, decisamente troppo bene
per essere vero. Stava per avere il compleanno perfetto: i suoi amici riuniti
senza tragedie, la carta di credito del padre come regalo, il fidanzato
fantastico, l’invito a un’importante festa di lavoro e addirittura un famoso
editore interessato al trasformare il suo diario in un potenziale best-seller.
Sì, perché come sempre, quando si passa dalla triste Castlebury alle magiche
luci di New York, lo spettatore viene trasportato in questa sorta di mondo
fatato in cui tutto può accadere, basta solo volerlo. Lungi dal voler essere
eccessivamente cinica, ma se già risulta poco probabile una sedicenne di
provincia che sa poco e niente del mondo della moda voluta fortemente come
stagista all’interno di una delle rivista più In del momento, ancora meno
credibile risultava che un editore fosse interessato ai banali pensieri di
sedicenni. Certo, Carrie è molto matura per la sua età, fa dei ragionamenti da
donna e la malattia della madre l’ha sicuramente esposta a esperienze che
l’hanno formata, ma comunque non ha una vita così straordinaria, né un punto di
vista così unico da trasformarla in potenziale autrice, non ora almeno.
Comunque questa parentesi
dell’assurdo viene velocemente accantonata dall’incursione di un Sebastian
evidentemente sbronzo, che passa dallo status di fidanzato perfetto a quello di
mina vagante per la carriera di Carrie. E qui emerge una delle qualità migliori
della nostra protagonista: il suo infinito e disinteressato altruismo e la sua
grande comprensione. Invece che arrabbiarsi con Sebastian o abbandonarlo a se
stesso, cerca di farlo parlare, di farsi spiegare cosa lo stesse tormentando.
Ancora una volta, il problema è il rapporto conflittuale tra lui e la madre,
troppo presa da se stessa per dedicare del tempo di qualità al figlio che,
giustamente, ogni volta spera sempre per il meglio. La generosità di Carrie
alla fine viene ripagata da un lieto fine più credibile: il festeggiamento del
suo compleanno circondata da tutte le persone che le vogliono bene.
dell’assurdo viene velocemente accantonata dall’incursione di un Sebastian
evidentemente sbronzo, che passa dallo status di fidanzato perfetto a quello di
mina vagante per la carriera di Carrie. E qui emerge una delle qualità migliori
della nostra protagonista: il suo infinito e disinteressato altruismo e la sua
grande comprensione. Invece che arrabbiarsi con Sebastian o abbandonarlo a se
stesso, cerca di farlo parlare, di farsi spiegare cosa lo stesse tormentando.
Ancora una volta, il problema è il rapporto conflittuale tra lui e la madre,
troppo presa da se stessa per dedicare del tempo di qualità al figlio che,
giustamente, ogni volta spera sempre per il meglio. La generosità di Carrie
alla fine viene ripagata da un lieto fine più credibile: il festeggiamento del
suo compleanno circondata da tutte le persone che le vogliono bene.
Periodo turbolento anche per
Mouse e Mags. Mouse continua nella sua lotta per la supremazia della
secchionaggine con West, l’atleta tuttofare, che è riuscito ad affascinare la
neolaureata di Harvard da cui Mouse voleva ottenere una calda raccomandazione.
In una guerra che vede inizialmente primeggiare West in modo imbarazzante,
Mouse, esausta, accantona le sue qualità intellettuali per far emergere il suo
vero carattere e la sua forte personalità che la fanno risplendere ancora di
più e la portano a conquistarsi l’attenzione della neolaureata. Io continuo a
essere convinta che tutta questa competizione con West sfocerà in una relazione
a breve, ma vedremo se gli autori saranno in grado di sorprenderci.
Mouse e Mags. Mouse continua nella sua lotta per la supremazia della
secchionaggine con West, l’atleta tuttofare, che è riuscito ad affascinare la
neolaureata di Harvard da cui Mouse voleva ottenere una calda raccomandazione.
In una guerra che vede inizialmente primeggiare West in modo imbarazzante,
Mouse, esausta, accantona le sue qualità intellettuali per far emergere il suo
vero carattere e la sua forte personalità che la fanno risplendere ancora di
più e la portano a conquistarsi l’attenzione della neolaureata. Io continuo a
essere convinta che tutta questa competizione con West sfocerà in una relazione
a breve, ma vedremo se gli autori saranno in grado di sorprenderci.
Situazione di stallo tra Mags e
Walt: Mags, divorata dai sensi di colpa e dal rimpianto per i suoi comportamenti,
vorrebbe riconquistare Walt, ma questi ormai, per quanto possa voler bene a
Mags, sta andando avanti nella sua strada per l’accettazione e la scoperta di
sé e non può né vuole tornare indietro. Così a Mags non rimane altro che
accettare la decisione di Walt e andare avanti sperando che presto arrivi un
nuovo interesse degno di lei.
Walt: Mags, divorata dai sensi di colpa e dal rimpianto per i suoi comportamenti,
vorrebbe riconquistare Walt, ma questi ormai, per quanto possa voler bene a
Mags, sta andando avanti nella sua strada per l’accettazione e la scoperta di
sé e non può né vuole tornare indietro. Così a Mags non rimane altro che
accettare la decisione di Walt e andare avanti sperando che presto arrivi un
nuovo interesse degno di lei.
Svolta inaspettatamente positiva
per Dorrit: finalmente riceve il suo primo bacio da un affascinante ragazzo che
lavora al negozio di dischi con cui condivide la passione per il punk. Speriamo
non sia un interesse una tantum perché già promettono bene come coppia.
per Dorrit: finalmente riceve il suo primo bacio da un affascinante ragazzo che
lavora al negozio di dischi con cui condivide la passione per il punk. Speriamo
non sia un interesse una tantum perché già promettono bene come coppia.
PRO:
-
La continua maturazione del rapporto tra Carrie e
Sebastian e l’esplorazione del lato più oscuro dell’affascinante biondino. - Evoluzione del personaggio di Walt, che sta finalmente
uscendo alla scoperta di sé. - Novità piacevole per Dorrit. Per una volta,
niente drammi!
CONTRO:
-
Trama dell’episodio non particolarmente
avvincente e in molti punti prevedibile. - La continua guerra West/Mouse che sta diventando
un po’ fine a se stessa.
Puntata piacevole, ma non
particolarmente esaltante; abbiamo sicuramente visto di meglio.
RECENSIONE DI CLEOSTRATA:
Si comincia a vedere la fragilità di una struttura fatta di
singole puntate senza un filo di trama orizzontale e la fatica di portare
avanti il tutto.
singole puntate senza un filo di trama orizzontale e la fatica di portare
avanti il tutto.
Fino ad ora siamo tutti d’accordo che la piega che ha preso
The Carrie Diaries come teen drama ci è piaciuta e ci è piaciuta parecchio, ma
c’era da chiedersi quanto ancora la si poteva tirare, nel senso, le avventure
newyorkesi di Carrie, dalla pornostar che si riprende la sua vagina alla fuga
di Dorrit, ci hanno dilettato e lo hanno fatto molto bene e aggiungo anche che,
se tutte le future puntate fossero così, ci andrebbe a genio, infondo in un
teen drama non esiste la trama orizzontale.
The Carrie Diaries come teen drama ci è piaciuta e ci è piaciuta parecchio, ma
c’era da chiedersi quanto ancora la si poteva tirare, nel senso, le avventure
newyorkesi di Carrie, dalla pornostar che si riprende la sua vagina alla fuga
di Dorrit, ci hanno dilettato e lo hanno fatto molto bene e aggiungo anche che,
se tutte le future puntate fossero così, ci andrebbe a genio, infondo in un
teen drama non esiste la trama orizzontale.
Ma puntate come questa purtroppo non sono all’altezza delle
precedenti, ma sono episodi di riempimento messi lì a vegetare mentre
attendiamo il final season.
precedenti, ma sono episodi di riempimento messi lì a vegetare mentre
attendiamo il final season.
La puntata di stallo in un telefilm ce la dobbiamo beccare
sempre e quindi non mi metterò certo a discutere se era il caso se farla o meno
ma mi limito a ringraziare perché in altre serie c’è da subirne dieci di fila,
e non è un eufemismo.
sempre e quindi non mi metterò certo a discutere se era il caso se farla o meno
ma mi limito a ringraziare perché in altre serie c’è da subirne dieci di fila,
e non è un eufemismo.
Ciò su cui invece vorrei puntare l’attenzione invece sono le
storyline scelte. Diciamocelo, non ce ne frega nulla di Mouse e della squadra
di basket (come già nelle puntate precedenti) sappiamo già che è uno strumento
per arrivare alla love story con Wes; comunque stima per Mouse che comanda a
bacchetta un’intera squadra di ragazzi reinventandosi un ruolo, distruggendoli
e poi riunendoli seguendo le orme della spietata Donna LaDonna, astuto genio
del male.
storyline scelte. Diciamocelo, non ce ne frega nulla di Mouse e della squadra
di basket (come già nelle puntate precedenti) sappiamo già che è uno strumento
per arrivare alla love story con Wes; comunque stima per Mouse che comanda a
bacchetta un’intera squadra di ragazzi reinventandosi un ruolo, distruggendoli
e poi riunendoli seguendo le orme della spietata Donna LaDonna, astuto genio
del male.
Ci sarebbe da chiedere poi cosa hanno messo a fare Maggie in
quest’episodio, era meglio se si ributtava malata, davvero un peccato perché
era un personaggio che stava crescendo e ogni puntata attraeva sempre di più,
specie nella sua dimensione familiare leggermente toccata in questo episodio
con una battuta, ma già intuita in puntate precedenti che hanno dato spessore
al personaggio.
quest’episodio, era meglio se si ributtava malata, davvero un peccato perché
era un personaggio che stava crescendo e ogni puntata attraeva sempre di più,
specie nella sua dimensione familiare leggermente toccata in questo episodio
con una battuta, ma già intuita in puntate precedenti che hanno dato spessore
al personaggio.
E infine, cosa ce ne fregherà mai di Sebastian che deve
vedere muoversi il lampadario perché al piano di sopra i suoi genitori stanno
litigando o…facendo pace?
vedere muoversi il lampadario perché al piano di sopra i suoi genitori stanno
litigando o…facendo pace?
Stendiamo un velo pietoso su Tom che si è abbassato a
livelli fognari.
livelli fognari.
La storyline di Carrie è carina, è stato simpatico vedere
Carrie che finge di essere ciò che in futuro sarà, ma ormai che ve lo dico a
fare, sono questi particolari che abbelliscono questo delizioso telefilm. L’aspetto
più interessante di tutta la faccenda della parrucca di Andy è stata la
ripercussione su Walt, ora lo sa anche Carrie e non credo rimarrà l’unica, è
una bomba pronta ad esplodere.
Carrie che finge di essere ciò che in futuro sarà, ma ormai che ve lo dico a
fare, sono questi particolari che abbelliscono questo delizioso telefilm. L’aspetto
più interessante di tutta la faccenda della parrucca di Andy è stata la
ripercussione su Walt, ora lo sa anche Carrie e non credo rimarrà l’unica, è
una bomba pronta ad esplodere.
Non è ben chiaro cosa abbia voluto mettere in luce
l’episodio, più che altro è stato preparatorio per tutti i personaggi e le loro
situazioni che si evolveranno poi nel finale di stagione, che è ormai arrivato.
Sicuramente la storia tra Carrie e Sebastian subirà una svolta: l’estate è
vicina, Carrie avrà il suo lavoro a Interview Magazine e sembra non fregargliene
nulla del suo fidanzato a cui non ha fatto altro che ripetere per tutto
l’episodio della sua eccitante vita della City, ma mille punti a Sebastian che
con disinvoltura continuava a giocare al suo Commodore 64.
l’episodio, più che altro è stato preparatorio per tutti i personaggi e le loro
situazioni che si evolveranno poi nel finale di stagione, che è ormai arrivato.
Sicuramente la storia tra Carrie e Sebastian subirà una svolta: l’estate è
vicina, Carrie avrà il suo lavoro a Interview Magazine e sembra non fregargliene
nulla del suo fidanzato a cui non ha fatto altro che ripetere per tutto
l’episodio della sua eccitante vita della City, ma mille punti a Sebastian che
con disinvoltura continuava a giocare al suo Commodore 64.
Assenza di Dorrit, Larissa e Donna (se non una comparsa giusto prima di dedicarsi al calcio), praticamente i personaggi migliori della
serie, per cui già solo per questo la puntata non meriterebbe nemmeno la
sufficienza.
serie, per cui già solo per questo la puntata non meriterebbe nemmeno la
sufficienza.
Dispiace che gli ascolti in Usa non stiano andando bene, o
meglio che non abbiano mai decollato, perché siamo di fronte ad un prodotto di
qualità, ben fatto e che ha la nostra approvazione in gran parte delle scelte
fatte. Sono sicura che non cadrete dal pero se vi dico che la cara CW non
rinnoverà la serie, ma non per questo permettiamole di roviniamoci gli ultimi
episodi e godiamoci il finale della nostra Carrie.
meglio che non abbiano mai decollato, perché siamo di fronte ad un prodotto di
qualità, ben fatto e che ha la nostra approvazione in gran parte delle scelte
fatte. Sono sicura che non cadrete dal pero se vi dico che la cara CW non
rinnoverà la serie, ma non per questo permettiamole di roviniamoci gli ultimi
episodi e godiamoci il finale della nostra Carrie.
PRO:
-
Walt si confida con Carrie
- Il finale della puntata, troppo carino
CONTRO:
- Assenza di Larissa, Dorrit e Donna
- Episodio statico
L’episodio è stato abbastanza statico, ma dopo una strada
percorsa in modo quasi impeccabile, una piccole defaillance gliela possiamo
concedere.
VOTO EMMY 1×10
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Tags:
Lunatica, brutta, cinefila e mancina. Tutte le serie tv sono uguali, ma alcune sono più uguali delle altre.