“Every time, Paul.
Every time I come at you, you’ve got the right answer.
No matter what it is, you’re always doing it for some noble cause.
I got to tell you, I don’t buy it anymore. ‘Cause underneath the bullshit, everything you do, you do it for yourself.”
Sembra quasi che Eastin ed i suoi ci seguano fedelmente, non si potrebbe spiegare altrimenti quanto visto in questi “Master Of Weak Ties” e successivamente in “The Wires”.
Boriosità ed ironia a parte c’è veramente poco su cui scherzare perchè la frivolezza e la superficialità con cui sono state patinate queste due puntate di Graceland devono far seriamente preoccupare chiunque sia affezionato alla serie. Il rischio di una cocente delusione in vista del potenziale series finale è veramente a livelli altissimi, nonostante le ottime premesse con le quali era tornata in campo questa terza stagione.
Non smetteremo mai di ripetere che la 1° stagione ha avuto un grossissimo pregio che le è valsa poi il diritto di essere rinnovata: il dualismo Mike-Briggs. L’enorme mole di indizi e contro-indizi che hanno caratterizzato il confronto tra i due character principali, il tutto mentre si continuava a sgranare gli occhi per la doppia identità di Briggs come Odin Rossi, ha fatto da traino per l’intera serie. L’anno successivo, come tutti ormai ben sappiamo, Eastin e soci hanno optato per una maggior attenzione dei supporter character come Paige, Johnny e Jakes, di fatto facendo mancare la fiamma che faceva bruciare Graceland. Avendo capito il grossolano errore, Eastin si è trovato costretto a correre ai ripari ritornando alle dinamiche e al dualismo costante tra Briggs e Mike: il cliffhanger di “Master Of Weak Ties” lo dimostra chiaramente.
Per giustificare la comparsa di Briggs davanti alla porta di casa di Gusti ci vuole davvero un’idea perfettamente sensata, altrimenti sarebbe solo un grossissimo passo falso. Ma ritorniamo un passo indietro e facciamoci due domande: che senso ha che Mike dubiti di Briggs quando fino a poco tempo prima si sfogava con lui rivelandogli i suoi più oscuri pensieri? Al di là di averlo beccato mentre rapiva il suo capo dell’FBI davvero nessuno, se non un tarlo che è rimasto costante nella testa di Mike. Lo stesso ritrovamento dei flyer con gli uccelli rossi per indirizzarlo verso la riabilitazione non può essere veramente preso come un movente in quanto, a rigor di logica, è stato solo un modo per dimostrare affetto ed interesse verso di lui.
L’accanimento nei confronti di Briggs è quindi non giustificato da alcun dato e, almeno fino al ritrovamento del filmato al molo, non è comprovato da nulla ma solo supposto da una persona che alcuni definirebbero paranoica. La ricerca spasmodica di una traccia di doppio/triplo gioco nasce quindi dal nulla e porta molto forzatamente Mike a interrogare velatamente Gusti, oltre che a porsi molte domande. Se la scelta di riportare in auge l’interlocutorio rapporto tra i due (Mike-Paul) è la scelta sicuramente più giusta da compiere, è tuttavia il modo in cui ci si è arrivati e che tuttora sta alimentando la vicenda ad essere forzato e difficile da non criticare. In base a cosa si continua ad infrangere quella sorta di vincolo d’amicizia/fiducia che dovrebbe unire tutti gli abitanti di Graceland? In base alla necessità di una faida, punto.
Arrivati a questo punto tutto passa in secondo piano, qualsiasi missione sotto copertura diventa quindi pretesto per incendiare lo scontro tra i due, sia esso un piano per riciclare denaro per una possibile fuga di Briggs (Jakes), sia esso un modo per arrivare al gas sarin (Johnny). Tutto alla fine punta (forzatamente) verso Briggs ed il suo doppiogioco nei confronti di tutti. Si, ok, bella l’idea, ma le fondamenta, giusto per citare Jakes, sono veramente deboli: “You boggle my mind, Briggs. This thing that I’m building is a house of cards“.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Hand Of Glory 3×09 | 0.96 milioni – 0.3 rating |
Master Of Weak Ties 3×10 | 0.90 milioni – 0.3 rating |
The Wires 3×11 | 0.81 milioni – 0.3 rating |
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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.