Dopo la puntata Cristina-centrica di settimana scorsa Grey’s Anatomy ritorna alla trama consueta ripercorrendo il reale scorrere del tempo.
La serie sembra ormai essersi adagiata su livelli bassissimi in quanto a nuovi spunti e da questa puntata lo spettatore ne trae conferma. A conti fatti la trama rimane pressoché invariata: “You Be Illin” è per l’appunto una puntata filler, ossia riempitiva, che serve da preambolo per il ritorno di Isaiah Washington nel programma. Cristina si trova infatti ad aver a che fare un caso complesso la cui soluzione sembra al momento introvabile: tre fratelli vittime della stessa malattia cardiovascolare. Non curante della statistica che porrebbe questo caso come impossibile, Shonda piazza nella puntata qualcosa di interessante. Starà poi alla sceneggiatura delle prossime puntate non rovinare tutto, ponendo le basi per un’uscita di scena degna per il personaggio di Cristina.
Un elemento che fa storcere il naso è l’appellativo utilizzato da Alex per il dottor Oliver Lebackes, giunto al Seattle Grey Sloan Memorial Hospital per curare una bambina: “dottor Buco-del-Culo”. La battuta era stata forse studiata per far ridere ma non provoca ilarità. Anzi. Alex è un personaggio duro, scontroso e difficilmente trattiene battute parlando con altri. Ma questo lato del suo carattere non si presenta quando c’è un suo paziente di mezzo. Far dire tale battuta proprio a lui è stata una pessima scelta. Come la battuta in sé che è risultata abbastanza sciocca e stupida del contesto.
Sempre collegata al dottor Lebackes vi è un’altra scena che lascia interdetti, ossia le riprese all’interno della sala operatoria durante l’operazione: era pure surrealismo condito da un senso di vergogna che lo stesso spettatore avrebbe potuto provare guardando gli infermieri ballare alle spalle di strutturati e specializzandi.
Come si diceva in precedenza non si ritrovano sviluppi convincenti di trama. I pochi che si riscontrano riguardano l’allusione di Jo ad una sua possibile scelta di ortopedia specializzazione
Derek “Dio” Sheperd torna tra i comuni mortali ammalandosi pure lui dell’influenza scoppiata all’interno dell’ospedale. Proprio questa lo costringerà a letto e sarà Meredith a sostituirlo sul pulpito per il discorso di presentazione del suo progetto di mappatura cerebrale.
Più che influenza, quella scoppiata all’interno del Grey Sloan M.H. appare come una pandemia: pochissimi chirurghi e specializzandi ne rimangono indenni.
PRO:
- Filler: sia chiaro, piuttosto di vedere il ritorno di Burke senza una valida spiegazione questa scelta di sceneggiatura è buona. Prendiamo per buono quello che passa
- Webber: uno dei pochi personaggi che appare “reale”. Il suo nuovo ruolo di direttore del programma di specializzazione al posto di Owen appare giusto e appropriato.
- La pessima battuta proferita da Alex nei confronti del Dottor Lebackes.
- Programmare una puntata filler quando ormai la stagione è in dirittura d’arrivo è una rimarchevole scelta. Si poteva (e si doveva) far meglio. Ma ciò riguarda anche la stagione intera.
Noi rimaniamo qui, speranzosi ma non troppo.
Do You Know? 10×17 | 8.13 milioni – 2.5 rating |
You Be Illin 10×18 | 8.28 milioni – 2.8 rating |
VOTO EMMY
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Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.