Grey’s Anatomy 11×12 – The Great PretenderTEMPO DI LETTURA 4 min

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Una settimana fa, commentando l’episodio “All I Could Do Was Cry” con al centro il drama di April e Jackson ci eravamo ritrovati a definire Grey’s Anatomy come uno show dai contorni sempre più da teen drama, notando come tutta la storyline in questione, seppur con un tema profondo, fosse stata sviluppata con una certa mancanza di quell’intensità che aveva sempre dato qualcosa in più a tutte le tragedie che negli anni si sono abbattute sui medici del Ei fu Seattle Grace. Una settimana dopo, il nuovo episodio ci regala una pausa dai drammi e dalle sventure presentandosi in maniera più leggera, permettendoci però di notare come anche quegli episodi usati come intermezzi comici all’interno della stagione, siano ormai l’ombra di quelle puntate realmente divertenti che tanto abbiamo apprezzato in passato.
“The Great Pretender” si presenta come un episodio che, tranne per alcune fasi, appare futile, con situazioni fortemente caricate e personaggi quasi allo sbando. Emblema di questa situazione appare essere proprio la protagonista numero uno dell’intera serie: Meredith Grey. Al termine della scorsa stagione, Cristina Yang aveva salutato la “sua persona” consigliandole di mettere se stessa prima di tutto e di tutti, e in questa undicesima stagione sembra proprio che la Grey abbia preso alla lettera l’avviso, solo nel peggior modo possibile, calandosi pienamente nei panni “del sole”, ma in un modo che rasenta spesso e volentieri l’egocentrismo. Lungi dal voler vietare un weekend di totale relax ad una donna stressata, è tutto il contorno a stonare; il comportamento di Meredith degli ultimi tempi è insofferente e disinteressato, un atteggiamento molto più in linea con la specializzanda di un tempo, con l’aggiunta di un’acidità che sempre più spesso ricorda vagamente la figura di Ellis Grey. Un cambiamento in negativo del personaggio che, unito alla mancanza sullo schermo di Derek (a qualcuno sta davvero pesando la sua assenza?) descrive ancora una volta il vortice senza via d’uscita in cui Grey’s Anatomy continua a girare.
Tra i personaggi che destabilizzano un po’ con i loro comportamenti, possiamo trovare anche Owen, il capo di chirurgia ha iniziato da qualche puntata ad interessarsi alla giovane Shepherd, e seppur una futura storia tra i due chirurghi non sarebbe mal vista, in quanto anche questi due personaggi hanno la necessità e il dovere di guardare avanti, la velocità e il poco sviluppo con la quale questa storia sta progredendo, unita soprattutto alla malinconia per la mancanza di Cristina che si manifesta in Hunt una puntata si e l’altra pure, non permettono di immedesimarsi a pieno nella storia, almeno per ora. La storyline di peso di questa dodicesima puntata tuttavia, se l’aggiudicano la Bailey e Ben, impegnati con il fratello di quest’ultimo e la sua volontà di cambiare sesso. Il tema riguardante i transgender era già stato leggermente affrontato in questo telefilm, ma il raccontare la storia attraverso non un semplice paziente, ma un parente di uno dei nostri medici, dà la possibilità di affrontare meglio questo argomento. Per ora, tra le componenti positive di questa storyline troviamo la realistica e convincente reazione di Ben alla notizia e quello che sembra il ritorno in pianta stabile, iniziato già qualche puntata fa ma sicuramente consolidatosi in questa, della vecchia e cara Bailey.
Il resto della puntata registra oltre ad una Callie desiderosa di riscendere in campo nell’ambito amoroso e una mamma Avery tornata ai suoi giochi da manipolatrice dopo il comprensibile momento di debolezza della settimana scorsa, anche una sempre più crescente strana amicizia tra Arizona e la Herman, che si ritrovano a condividere confidenze, con il chirurgo fetale che, anche a causa del tumore, sta abbandonando sempre più la rigidità che l’ha contraddistinta nelle sue prime apparizioni, assumendo un’aria più allegra e comica. Restano ancora fuori dai giochi invece Alex e Jo, con la coppia ancora rilegata al ruolo di parte dilettevole dello show, situazione che va avanti sin dall’inizio di questa stagione, riusciranno a dare qualcosa di più sostanzioso anche a loro prima o poi?

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • L’amicizia tra Arizona e la Herman
  • La storyline del transgender che fa risaltare i personaggi di Ben e la Bailey
  • Il comportamento degli ultimi tempi di Meredith
  • La vena comica che spesso rasenta l’esagerazione
  • Pessima preparazione nell’introdurre Owen e Amelia come possibile nuova coppia

 

Dopo il drama raccontato nelle ultime puntate con il baby Japril, questo episodio serviva sicuramente per alleggerire l’atmosfera con casi più leggeri e alcune situazioni più o meno comiche, un episodio di transizione con il compito di stemperare la tensione prima dei prossimi drammi (l’operazione della Herman è dietro l’angolo); tuttavia anche dal punto di vista della comicità Grey’s Anatomy sembra aver perso la propria verve, riducendo spesso la vena umoristica a situazioni grossolane e al limite della forzatura.

 

All I Could Do Was Cry 11×11 7.8 milioni – 2.3 rating
The Great Pretender 11×12 8.1 milioni – 2.5 rating

 

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Nata con la passione per telefilm e libri, cresciuta con quella per la scrittura. Unirle è sembrata la cosa più naturale. Allegra e socievole finché non trova qualcosa fuori posto, il disordine non è infatti contemplato.
Tra una mania e l'altra, si fa carico di un'estenuante sensibilità che la porta a tifare per lo sfigato di turno tra i personaggi cui si appassiona: per dirla alla Tyrion Lannister, ha un debole per “cripples, bastards and broken things”.

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