Grey’s Anatomy 15×18 – Add It UpTEMPO DI LETTURA 4 min

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Grey’s Anatomy ha deciso di non far felice il proprio pubblico sotto tutti i punti di vista, preferendo regalare episodi che se da un lato profumano dei chiari e distintivi elementi narrativi che l’hanno resa una serie tv caposaldo della ABC, dall’altro odorano di stantio e dei più classici e banali errori di sviluppo che già più volte si è deciso di propinare durante le passate stagione.
Una narrazione frizzante, molto giovanile e soprattutto in grado di appoggiarsi ai nuovi specializzandi introdotti durante la stagione in corso: questo era ciò che era mancano nelle passate stagioni, questo era ciò che a gran voce era stato richiesto (o quanto meno dal nostro punto di vista era ciò di cui necessitava la serie, nuova linfa vitale a cui attingere) e questo, fortunatamente, è quello che sta concedendo questa quindicesima stagione.
Il ricambio generazionale forse arriva troppo in là con gli anni, ma andare a criticare questa decisione significherebbe non accontentarsi di una coraggiosa iniziativa da parte degli sceneggiatori, intrapresa solo parzialmente in passato e mai seriamente portata a compimento.
L’elemento negativo della puntata, se così lo si vuole etichettare, risulta essere l’inizio delle problematiche di coppia tra Meredith ed Andrew. Non è tanto il fatto che i due si ritrovino ad affrontare una piccola crisi a far storcere il naso: Grey’s Anatomy ha abituato il suo pubblico a continui e ripetuti litigi per i più svariati motivi. Sono le tempistiche a lasciare alquanto interdetti e a non convincere totalmente: Andrew e Meredith sono una coppia ancora da rodare e nonostante una chimica innegabilmente presente, i due ancora devono raggiungere un discreto screen time per poter essere definiti a tutti gli effetti “la nuova coppia”. Eppure questo passaggio, affrontato sia per Owen ed Amelia (più volte, ad essere precisi), sia per Maggie e Jackson, sembra non trovare riscontro per la coppia d’eccellenza. C’è da ricordare infatti che Andrew va a rimpiazzare un certo Derek che ha rappresentato l’icona di riferimento per una generazione (o forse due). La pressione è chiaramente molto elevata.
Il giovane medico di origini italiane è ancora sconvolto dal diverbio con il padre e dalla conclusione frettolosa della sua ricerca presso l’ospedale. Un qualcosa che effettivamente lascia il segno nei personaggi, come è giusto che sia, ma che non può colpire allo stesso modo lo spettatore. Ed anche in questo caso il problema alla radice è sempre quello già precedentemente esposto: una mala gestione delle tempistiche narrative.
Una piacevole conferma arriva invece da personaggi come Jackson, Richard ed il gruppo di nerd amanti della matematica, capaci di alternare cure mediche e simpatici siparietti non di carattere puerili o stupido, bensì divertenti e di vero intrattenimento. Delle parentesi narrative (puri e semplici cul de sac) piacevoli da vedere, in grado di rendere la visione molto più leggera ed a tratti piacevole. Un qualcosa che più volte si è trovato difficoltoso anche solo pensare in passato.
Un altro neo negativo è rappresentato sicuramente da Owen: abbandonato definitivamente da Amelia (che sembra propensa ad intraprendere una nuova storia con Link) ed accantonato da Teddy, l’uomo sembra aver perso un vero ruolo all’interno delle vite delle persone a lui più care. Peggio ancora: il personaggio Owen inizia ad appesantire seriamente la storia e la sua presenza comincia a perdere senso. Potrebbe esserci nell’aria la decisione, nell’immediato futuro, di tagliare un’altra importante testa nel cast di Grey’s Anatomy?

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Richard ed il genderqueer
  • Richard e Jackson
  • Il team di nerd appassionati di matematica
  • Confronto tra Alex e Andrew
  • Il misterioso viaggio di Jo alla ricerca della madre
  • Amelia e Link
  • Momenti di comico intrattenimento che rendono la visione scorrevole, vivace e che fanno apprezzare la puntata
  • Owen: un personaggio che non sa più da che parte sbattere la testa
  • La prima crisi tra Meredith e DeLuca: tempistiche tutte sbagliate
  • Una mala gestione, in generale, quando si tratta di tempistiche narrative

 

Una seconda giovinezza, quindi, per Grey’s Anatomy. E quindi perché non premiare i corposi ed evidenti passi avanti nella gestione delle trame con un bel Thank Them All? Vuoi vedere che il problema di questa serie erano April ed Arizona?

 

And Dream of Sheep 15×17 6.57 milioni – 1.4 rating
Add It Up 15×18 7.00 milioni – 1.4 rating

 

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Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.

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