Knightfall 1×08 – IVTEMPO DI LETTURA 3 min

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Philip:I do not need an army to fight the Templares! The Temple Master is my closest friend!”
De Nogaret: “Your Grace, Landry du Lauzon is not your friend.”
Philip: “You’re right. He’s my brother.”
De Nogaret: “Then Your Grace will forgive me, but your brother is sleeping with your wife.”

Knightfall non ce la fa proprio a distaccarsi da quegli elementi e da quei momenti che la portano ad assomigliare sempre più malamente ad una soap opera.
Arrivati ormai all’ottavo episodio e a meno due dal season finale, le somme possono tranquillamente essere tirate e, purtroppo, il riscontro per la serie History non può certo dirsi positivo. Tra apparizioni e sparizioni, complotti e tradimenti e personaggi al limite della caricatura, sono pochi gli elementi da salvare e che finora hanno dato senso alla stagione.
Knightfall era stata presentata come una serie incentrata principalmente sulla ricerca del Sacro Graal da parte dei Templari e, infatti, proprio questo elemento alla fine ha dato vita all’unica storyline degna di un qualsivoglia interesse. Seppur contraddistinta da svariati momenti discutibili (l’apparizione improvvisa, insensata e senza nessunissimo riscontro emotivo della madre di Landry, giusto per fare un esempio recente), il percorso che ha portato Landry al ritrovamento del Graal alla fine ha regalato qualche momento da ricordare. “IV” ha segnato un passo importante a tal proposito, con il primo ribaltamento di fronte: la collaborazione con il Papa giunge al termine con la scoperta del complotto di Bonifacio VIII e, proprio quest’ultimo, finalmente riesce ad emergere con tutto il suo vero carattere, risultando anche molto più simile alla figura storica. Le scene della battaglia tra i pochi Templari rimasti e l’esercito del Papa, poi, sono sicuramente risultati tra i momenti con un minimo di coinvolgimento in più rispetto al solito trascinarsi indolente degli eventi.
Con questa trama che sembra finalmente arrivata ad un punto di svolta, l’unica altra parte attiva viene portata avanti, invece, dalla figura di De Nogaret; nonostante la discutibilissima fuga che lo ha visto protagonista in “The Pilgrimage Of Chains”, la sua presenza rimane una ventata d’aria fresca per lo sviluppo di qualsiasi tipo di trama all’interno del palazzo, pronto altrimenti a soccombere in un vortice di inutilità latente. Seppur anche lo stesso De Nogaret appaia ancora abbastanza statico nei movimenti, più adoperato ad agire nell’ombra, almeno riesce a trascinare avanti la trama, “costringendo” di conseguenza anche Re Philip a seguirlo: la preparazione di un esercito pronto ad entrare in azione al momento richiesto, è preludio di un forse più movimentato season finale.
Ciò che invece proprio non va è tutto il contorno narrato intorno alla Regina Joan. Quasi disturbante la trama che l’ha vista giungere in Navarre ed il modo in cui l’intera faccenda sia stata gestita e conclusa. Con la Regina Elena che si accomoda anch’ella tra i personaggi presentati come grandi elementi pronti a svoltare a 360° la storia per poi finire in modo quasi deprimente il proprio sviluppo, il contrasto tra quest’ultima e Joan, unita alla guerra tra Catalonia e Navarre, è apparsa come una farsa conclusasi, per l’appunto, con uno sviluppo degno delle miglior soap opere messicane. Ennesimo buco nell’acqua nella narrazione per una serie che avrebbe potuto dare decisamente di più.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Papa Bonifacio VIII allo scoperto
  • De Nogaret smuove un po’ le trame a palazzo
  • Storyline della regina Joan 
  • Inutilità ed insensatezza di personaggi che appaiono e scompaiono senza giusta causa (dalla madre di Landry a Parsifal, fino a Tancrede e… Adelina?)

 

A meno due dal season finale Knightfall sembra aprire finalmente la strada a qualcosa di concreto. Peccato che il risultato non sia affatto ciò che si auspicava all’esordio.

 

And Certainly Not The Cripple 1×07 1.11 milioni – 0.2 rating
IV 1×08 1.21 milioni – 0.2 rating

 

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Nata con la passione per telefilm e libri, cresciuta con quella per la scrittura. Unirle è sembrata la cosa più naturale. Allegra e socievole finché non trova qualcosa fuori posto, il disordine non è infatti contemplato.
Tra una mania e l'altra, si fa carico di un'estenuante sensibilità che la porta a tifare per lo sfigato di turno tra i personaggi cui si appassiona: per dirla alla Tyrion Lannister, ha un debole per “cripples, bastards and broken things”.

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