Last Resort 1×09 – Cinderella Liberty – Terrore A BordoTEMPO DI LETTURA 4 min

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Si dipana finalmente la nebbia attorno al vero motivo che è la causa scatentante di tutto: i Seal. Un po’ a sorpresa e un po’ no (visto che la serie è stata cancellata e terminerà quindi con il 13° episodio) veniamo a scoprire parte della verità tramite dei flashback di King e soci che, insieme ad un ingegnere dell’Onu e ad alcuni pakistani, stanno dimostrando che non vi sono ordigni nucleari in Pakistan.
Peccato che in realtà uno dei Seal si filmi mentre piazza l’ordigno spacciandolo per pakistano e King lo scopra nel mentre. La teoria del complotta, già molto gettonata, ora si fa realtà e tutti i Seal e i membri del Colorado appaiono sempre più come pedine di un complotto internazionale ad opera di alcuni membri del governo statunitense per ora ignoti.
La sensazione è che 40 minuti non siano sufficienti a gestire tutte le problematiche all’ordine del giorno. Tra ostaggi, flashback e assalto alla nave alcune scene risentono troppo del poco tempo a disposizione e c’è la netta impressione che molte scene siano state tagliate per riuscire a comprimere il tutto. Magari la scelta di continuare la trama anche nell’episodio successivo sarebbe potuta essere presa in considerazione se la ABC non avesse cancellato la serie, invece per l’ennesima volta anche questo rema contro l’equipaggio di Chaplin. A Last Resort tutto ciò che poteva andare storto lo ha fatto. Partendo dallo slot suicida del giovedi sera e dal confronto impari con grossi calibri come Person Of Interest e Grey’s Anatomy finendo con le scelte registiche non proprio coerenti che ne hanno affossato la gestione. Scegliere di mandare in onda una matricola il giovedi sera è come aspettarsi che, parlando in termini calcistici, si preferisca vedere Fiorentina-Parma rispetto ad un Milan-Juventus: può anche capitare che qualcuno scelga di vedere la prima partita ma la stragrande maggioranza guarderà lo scontro tra le due grandi rivali. Lo stesso è accaduto a Last Resort che, pur essendo un progetto ambizioso e carico di possibili risvolti narrativi, ha risentito per prima cosa degli scarsi ascolti e per seconda della gestione scellerata delle problematiche dentro e fuori Sainte Marina. Un esempio per tutti: COB.
Per l’ennesima volta ci mostrano la carota e poi ci danno un paio di bastonate per farcela dimenticare, e per due bastonate intendo due episodi. Chaplin domanda soltanto dove siano Cortez e il COB e, se per la prima abbiamo un riscontro visivo, per il secondo c’è il più tacito silenzio, un silenzio irritante ed incomprensibile. Vogliono per caso farci pensare che nessuno lo vede da quando sequestrare, pestare, ustionare e drogare da Serrat? Impossibile perchè è un membro dell’equipaggio troppo importante per dimenticarsi della sua esistenza. E Serrat poi? Una mina vagante utilizzata come tappabuchi quando la trama lo richiede che, invece, poteva rappresentare il vero nemico con la N maiuscola.
L’utilizzo di questi due personaggi è iconico di come la gestione della serie sia sfuggita dalle mani di Martin Campbell e del creatore Shawn Ryan che con The Shield si era comportato più che egregiamente e che ora sta gettando al vento la sua reputazione in meno di 9 puntate.
Nonostante tutto però mi sento in dovere di guardare anche ciò che c’è di buono nel singolo episodio, ovvero il rapimento della XO’s wife (che da santa mogliettina dà un bacio in bocca al finalmente defunto burattino del governo) ed il faro puntato su Grace come sospettata n°1 di Chaplin per il tradimento. Della prima ce ne frega poco ora visto che non può stare simpatica a nessuno e quindi ci soffermiamo ad apprezzare l’ennesima carne che Ryan getta sul braciere. Per noi che ovviamente sappiamo la verità non è succulenta come le altre sottotrame, tuttavia però è decisamente succulenta se non altro per vedere come la donna più inutile dell’equipaggio riuscirà ad uscire dai casini. Insomma, altre 4 puntate per risollevare una nave che sta affondando a causa della decina di sottotrame aperte e mai chiuse che sono più un peso che un vantaggio.

PRO:

  • Christine Kendal rapita
  • Paul Wells morto
  • Chaplin è il migliore, sempre
  • XO e King: l’accoppiata perfetta
  • La scelta di far ritrovare la chiave da parte di Cortez
CONTRO:
  • COB? Mai sentito
  • Serrat? Probabilmente è in vacanza con il COB
  • Troppi stacchi da una scena all’altra che danno l’impressione di tagli stilistici

Restiamo in attesa speranzosi che i restanti episodi non siano un suicidio televisivo ma una degna conclusione.


VOTO EMMY

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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.

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