Limitless 1×14 – Fundamentals Of Naked PortraitureTEMPO DI LETTURA 4 min

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Questo quattordicesimo episodio di Limitless, con un titolo che sembra preso in prestito da una puntata di The Big Bang Theory, al contrario di quest’ultima – in caduta libera verso lo sfacelo -, presenta qualche spunto positivo che, però, non riesce comunque a ergersi oltre i soliti difetti, evidenziati recensione dopo recensione.
Certamente ad essere interessante è il caso del giorno; la tematica “robot e intelligenza artificiale” suscita un innegabile fascino e, per quanto lo show abbia optato per la saggia opzione di non addentrarsi nei meandri di una materia così complessa lasciandone la trattazione poco approfondita, l’effetto positivo sulla puntata c’è stato. Bisognerebbe capire se tale risultato sia solo frutto di un caso fortuito o di una scelta oculata. Si potrebbe tendere per quest’ultima opzione pensando al fatto che il caso del giorno è legato alla CRAFTS, che conoscevamo dall’episodio “Arm-ageddon“; quale sarà l’intento degli autori – peraltro a questo episodio ha contribuito in prima persona lo stesso Craig Sweeny, creatore della serie, insieme a Dennis Saldua, già autore proprio di “Arm-ageddon”, per la storia, e Sallie Patrick (“Personality Crisis” e “This Is Your Brian On Drugs”) per la sceneggiatura -? Sfruttare l’espediente CRAFTS per cercare di risollevare la qualità dei casi sembra una buona mossa, per quanto implausibile che ci si limiti a quello – mica possono esserci quotidiani omicidi legati alla CRAFTS, nemmeno ci lavorasse la signora Fletcher!” -, ma non bisogna dimenticare che il principale tema dello show dovrebbe essere la storyline orizzontale. Purtroppo da questo lato si rinviene una certa banalità nel prosieguo della vicenda post-quasi omicidio del senatore Morra. Che Rebecca avrebbe continuato le indagini si sapeva, che avrebbe notato la differenza tra i bottoni delle due foto anche, che avrebbe cercato di capire se le prove erano state manomesse pure, per cui non era nient’affatto difficile immaginare come sarebbe andata a finire la faccenda: il telefonatissimo omicidio del tecnico del laboratorio per opera di Mr.Sand/Morra (qualcuno si è davvero stupito che fossero capaci di arrivare a tanto?). L’ansia di essere scoperto che ha attanagliato Brian per tutto l’episodio non era minimamente ravvisabile nello spettatore; nonostante fosse chiaro che nemmeno la brillante mente di Brian sotto NZT fosse riuscita a partorire una brillante soluzione per far desistere Rebecca o nascondere il fatto che si fosse presentato al magazzino prove, non abbiamo dubitato un attimo che il momento di confronto con Rebecca non sarebbe mai arrivato perché Morra ci avrebbe messo lo zampino. Se questo porterà a delle evoluzioni sul fronte dei rapporti Brian-Morra lo scopriremo solo prossimamente ma, quel che è certo è che per il momento una rottura dallo schema di base dei personaggi e della storia (alias scoperta del doppio gioco di Brian) non è nemmeno sul tavolo. Lo show non ha la maturità, e forse nemmeno la volontà, di inoltrarsi in terre inesplorate e preferisce attenersi al suo modello e ai suoi stilemi di serie poliziesca tra procedural e un mix di comedy e drama.
Purtroppo il problema di Limitless è che il tono comico con cui gli autori stanno urlando “Hey voi! Guardate che non ci prendiamo troppo sul serio!” non si incastra bene con le aspettative riguardo lo show e il tema trattato che, invece, avrebbe il crime drama serio come spazio di manovra. Se si fosse trattato solo di un simpatico giocherellone che finisce a lavorare per l’FBI la vena comica presa dallo show sarebbe stata da leggere come un modo, anche originale, di trattare quello che all’apparenza è un normale poliziesco che si vuole, invece, svecchiare e mondare dai toni seri e impostati del genere tramite un personaggio divertente e accattivante (un po’ alla Castle, verrebbe da dire).
La verità è, però, che questo non è solo un poliziesco, ma una serie che si sviluppa dietro una trama principale che è la vicenda dell’NZT, e proprio quando si tratta di NZT i toni non sono quasi mai scherzosi ma sempre seri. Arrivati a questo punto è ormai chiaro che le attese di picchi positivi dello show sono da riporsi nella lungimiranza degli autori nel portare avanti la storyline orizzontale con linearità senza lasciare fili appesi (entrata in campo del padre di Brian prima e di Piper Baid, l’aspirante omicida di Morra, dopo) o aprendoli per poi chiuderli all’interno di una stessa puntata (la vicenda di Casey) e nel contempo non cagare fuori dal vaso esagerare con il linguaggio comico apportato dal personaggio di Brian, o come in questo episodio dai due bodyguard/babysitter Mike e Ike e l’aspirante new entry Spike. Che questi fosse una spia di Johnson può essere visto come un riempitivo ridicolo e senza ultimo fine se non quello di strappare due risate amare ma, anche, come un indizio che, oltre alla storyline principale, si voglia rispolverare quella del team di Naz & Co. contro i “piani alti” dell’FBI. In ogni caso le probabilità che questo porti a una vera e propria storyline parallela sono davvero basse mentre è quasi certo che anche questo spunto finirà nel dimenticatoio.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Tema del caso del giorno
  • Scontatezza dell’evoluzione della trama orizzontale

 

Limitless prosegue con la sua trama orizzontale in modo troppo prevedibile mentre riesce a ingranare un buon “caso del giorno”, sempre col solito stile tragicomico. È ora che lo show decida quale debba essere la sua identità.

 

Stop Me Before I Hug Again 1×13 6.33 milioni – 1.2 rating
Fundamentals Of Naked Portraiture 1×14 6.39 milioni – 1.3 rating

 

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