La scelta di non perseguire la strada canonica di seguire l’evolversi della relazione con la MILF ma di focalizzarsi sul rapporto con l’ex marito premia e soprattutto si fa perdonare per quel “pioneer” autoattribuitosi maldestramente. Pur non eccellendo quasi mai la puntata risulta comunque molto piacevole e si contraddistingue decisamente come una delle migliori di questa 2° stagione,nulla a che vedere con “Will Work For Milo” ad esempio.
Dopo la breve storyline dell’ultima morosa di Milo francamente mi aspettavo la costruzione di qualcosa di simile nelle puntate seguenti, cosa che invece non si è verificata ma che comunque non ha danneggiato l’economia della sit-com sempre molto divertente e maschilista. Certo si potrebbe osare anche di più ma in fin dei conti va bene anche così…
- La diversa prospettiva degli appuntamenti con una MILF
- Il modo di fare lo zio in puro stile Gibbs
- La vendetta di Neal per l’ufficio
- Guest star come se piovesse
- Non mi stancherò mai di ripetere che Neal è un peso
- Storyline? No grazie
Men At Work va presa per quello che è, una sit-com adatta al pubblico maschile che tra sketch e situazioni ridicole ma plausibili cerca di strappare qualche risata riuscendoci molto bene. Ora non sarà la comedy dell’anno ma 20 minuti con il sorriso stampato sulla faccia te li lascia e questo è il suo lavoro, anche se oggettivamente si potrebbe migliorare qualcosa.
VOTO EMMY 2×06
VOTO EMMY 2×07
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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.