New Girl 4×11 – LAXmasTEMPO DI LETTURA 4 min

New Girl conferma la buona riuscita di questa prima metà di stagione con un episodio che mette il punto su alcuni aspetti. “LAXmas” non è un esplosivo “Background Check” e neanche un lirico “Teachers“, “LAXmas” ci dimostra come New Girl in questo momento forse rappresenti la Comedy con la C maiuscola, come riesca a sintetizzare nella TV quelle che sono caratteristiche anche di commedie cinematografiche. New Girl spodesta How I Met Your Mother (complice anche il suo tribolato finale) dal trono di “erede di Friends“, elimina la copertina di prodotto esclusivamente televisivo e si trasforma in Commedia concentrata in 20 minuti. Ed ecco formarsi un modello televisivo che unisce tante caratteristiche delle comedy da piccolo schermo con prestigiose commedie cinematografiche. Non è un caso il richiamo al celebre “Love Actually”, sia citato dal brillantissimo impiegato aeroportuale, sia evocato dalla canzone finale dei Beach Boys.
La solita atmosfera intima del loft si sposta questa volta nella folla piena di vita di un aeroporto, strutturando così un finto episodio corale. I personaggi si trovano tutti nello stesso ambiente, è vero, ma con una magistrale velocità si riesce a separare le varie vicende nella più classica delle separazioni di storylines tipiche delle comedy, così come la separazione frammentaria prima e unita poi di un film come, appunto, “Love Actually”. Va aggiunto, inoltre, che una maggiore “classicità” negli episodi di New Girl era possibile riscontrarla in precedenti episodi natalizi: meno delirio, più buoni sentimenti. “LAXmas” non aggiunge nulla quindi, semmai conferma, oltre alla buona tendenza di questa stagione, un ruolo predominante della serie New Girl nel giro delle commedie statunitensi attuali.
Non è solo un saluto natalizio, quello regalatoci da New Girl: le storie da raccontare ci sono ancora, eccome. Se da un lato la si sta tirando troppo per le lunghe, non bisogna negare che l’accoppiata Cece/Schmidt stia regalando momenti di insolita tenerezza. Appare forzato e palese il loro improvviso trovarsi sempre insieme (per un volo addirittura!) e la cosa non è per forza negativa, ma non è mai un buon segno quando la direzione di una trama è ben visibile (ovviamente con esiti incerti). Si passa però immediatamente sopra questa ripetitività tematica apprezzando le esibizioni di Max Greenfield. New Girl arriva a non snaturarsi del tutto e a mantenere sempre una vivida impronta giullaresca nello sfogo con l’accento di Long Island da parte di Schmidt, regalando uno dei momenti più esilaranti dell’episodio.
Vi è poi inevitabilmente dello spazio da riempire, e questo potrebbe risultare un pericolo nel cadere in scene forzate e di basso valore. Così non è. Sono due le scelte che vengono brillantemente fatte per evitare di proporre brutti riempitivi. La prima riguarda Coach. Si è già parlato di come questo personaggio sia il vero grande acquisto di stagione, sebbene entrato a metà della precedente. Il suo processo di “smacchiettaggio” funziona alla grande: con una presenza sempre ben dosata, mai esagerata, l’umanizzazione della stereotipata figura competitiva e sportiva trasforma lo spavaldo Coach nel tenero uncle Ernie. Per quanto riguarda Winston e Nick, si decide di andare sul sicuro: poco tempo a loro dedicato, si sgancia la bomba del delirio. Lo spettatore non potrà a questo punto che rimanere deluso dal pochissimo minutaggio destinato all’improbabile boicottaggio aeroportuale che i due effettuano.
Il centro vero e proprio del palcoscenico è affidato a Jess. Sebbene le incertezze nell’immettersi in una nuova storia siano l’ABC di qualsiasi trama da commedia del 2000, le porzioni di storia a lei dedicate risultano particolarmente riuscite. Dal delirante primo confronto con l’impiegato, ai successivi surreali dialoghi con lo stesso, con in mezzo un inquietante Santa Claus, Zooey Deschanel dimostra di aver riacquistato le redini del personaggio. Jess torna ad essere la vera protagonista in una comedy al femminile con predominanza maschile, e non essere più solo la metà di una coppia.
Ad accompagnare però il buon esito del momento Jess-centrico è necessaria una caratteristica in cui New Girl è veramente imbattibile: i personaggi di contorno. Nell’universo particolare di NG la follia è dilagante e totalmente imprevedibile. Se esistesse un premio per la miglior caratterizzazione dei pazzi, New Girl vincerebbe a mani basse. E i pazzi sono sempre bizzarri ed allegri (ad eccezione di un viscidissimo Babbo Natale). E questa è una delle migliori armi nel caratterizzare al meglio il mondo colorato e positivo di New Girl, proiettandola, per ora, nell’olimpo delle serie che hanno il fantastico potere di farci dimenticare tutto per soli 20 minuti.