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Pearson 1×04 – The Deputy MayorTEMPO DI LETTURA 3 min

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Pearson 1x04 - The Deputy MayorThere’s a leak in this old building and my soul has got to move.

Il vice sindaco di cui nel titolo non si dedica a complessi intrighi politici o a tessere relazioni con la malavita, ma è un simpatico anzianotto comunque battagliero. La sua presenza offre anche l’occasione per dare più senso e spessore al personaggio di Derrick, il quale si ritrova, lui giovane di pelle nera, a prendere lezioni da un bianco sulle lotte per i diritti civili degli afroamericani. Da quell’epoca sono passati decenni molto intensi, ma non è una buona ragione per non conoscere la storia.
Il capo ufficio stampa del comune trova una sua ulteriore ragion d’essere nei suoi rapporti con Yoli. L’interazione fra i due è amichevole e frizzante. Si può solo approvare e non è necessario farsi venire l’ansia di vedere i due diventare una coppia.
A proposito di personaggi e della loro ragion d’essere, sembra strano come Jeff Malone risulti avere molto più senso con questo suo ruolo a distanza rispetto a quando, in Suits, era fisicamente presente in mezzo agli altri. Dev’essere anche per la mutata situazione di Jessica, ora priva di tutte le sicurezze e gli appigli che aveva a New York.
Nel frattempo si chiariscono i legami tra il defunto Carl Jeffries e i parenti di Jessica, a lui connessi per via di vicinato e parrocchia. Proprio la cugina Angela fa da Virgilio a Miss Pearson in una discesa nei gironi di compagnie poco raccomandabili. Citazione particolare per il momento di tensione in cui i due membri della banda perquisiscono la nuova arrivata strappandole la borsa e frugandoci dentro. Non basta vestirsi casual per inserirsi in un simile ambiente, occorre averci vissuto per un lungo periodo.
Continua così l’opera di chiarimento e collegamento di tutte le sotto trame. In questo modo, il lato “luminoso”, con la serata in chiesa per tutta la famiglia, viene pian piano a sfociare nel lato “oscuro” del quartiere degradato e delle bande. Rimane salda, almeno per ora, una certa fede nei buoni costumi, almeno a vedere Angela determinata a comprare personalmente una casa per la sua famiglia, senza accettare denaro dalla parente ricca, o a sentirla cantare con un piglio degno delle mondine quando intonavano: “Sciur padrun dalle belle braghe bianche” per le loro rivendicazioni sindacali, anche se con molta più tecnica vocale rispetto alle risaiole.
Il fronte delle indagini su intrighi e misfatti vari, però, non promette nulla di buono. Particolarmente inquietanti, anzi, sono il dialogo fra Keri e Pat McGann e, ancor di più, la scena della confessione di Nick d’Amato. Vederlo confessare in chiesa un assassinio, ma non di Jeffries, e sapere un simile personaggio sempre vicino a Jessica non è per nulla rassicurante.
In tutto ciò, il sindaco Bobby Novak salta un turno. Senza di lui, tutto procede comunque bene e questo non fa mai onore ad un personaggio del cast principale, soprattutto se per esso c’è ancora un significativo potenziale di sviluppo.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Cantata di Angela in chiesa
  • Jeff Malone
  • Derrick inizia ad avere un senso
  • Nick d’Amato sempre più inquietante
  • La perquisizione della borsa di Jessica

 

La narrazione procede avendo cura di dare spazio via via a tutte le figure in gioco e di connettere fra di loro i diversi filoni di cui si compone. Sforzo encomiabile, esecuzione più che sufficiente, ma ancora non si capisce se c’è il potenziale per durare più di una stagione. Se infatti non si fa nulla per allontanare gli spettatori, nemmeno si fa nulla per fidelizzarli definitivamente. Nel prossimo episodio, intitolato The Former City Attorney, ci saranno problemi per Keri con il suo predecessore. Derrick e Yoli, invece, dovrebbero venire confermati nel loro ruolo di addetti ai momenti più leggeri portando a spasso per Chicago un dirigente d’azienda.

 

The Union Leader 1×03 0.47 milioni – 0.11 rating
The Deputy Mayor 1×04 0.54 milioni – 0.13 rating

 

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Casalingoide piemontarda di mezza età, abita da sempre in campagna, ma non fatevi ingannare dai suoi modi stile Nonna Papera. Per lei recensire è come coltivare un orticello di prodotti bio (perché ci mette dentro tutto; le lezioni di inglese, greco e latino al liceo, i viaggi in giro per il mondo, i cartoni animati anni '70 - '80, l'oratorio, la fantascienza, anni di esperienza coi giornali locali, il suo spietato amore per James Spader ...) con finalità nutraceutica, perché guardare film e serie tv è cosa da fare con la stessa cura con cui si sceglie cosa mangiare (ad esempio, deve evitare di eccedere col prodotto italiano a cui è leggermente intollerante).

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