Jessica: “Come on Keri. You don’t share a bed with someone for five years and not know their secrets. I’m sorry to be so straightforward, but this is important.”
Keri: “I actually really can’t help you because he doesn’t share those secrets with me, and the reason he doesn’t is you. (…) He brought you in to shield me, believe it or not. I think his exact words were ‘She’s already dirty’. I’m sorry to be so straightforward.“
In questo settimo episodio, la serie cerca di concentrarsi sui suoi punti di forza, specificamente la parte giallo-noir e i momenti di confronto tra Jessica e Keri.
Si vede così un Pat McGann alle prese con il socio cinese (da cui viene messo alle strette, perché neanche lui può tutto) e viene dedicato un maggiore minutaggio a Nick d’Amato, rendendo la narrazione più vivace. Si approfondiscono, inoltre, i retroscena dei rapporti fra i due, quando Nick afferma di considerare Pat alla stregua di un padre. Dev’essere questo uno dei motivi per cui il poliziotto/guardia del corpo sembra essere l’unico ad avere una crisi di coscienza in un ambiente dove molti hanno commesso crimini gravi ma sembrano convivere benissimo coi propri misfatti. Per ora, la sua sensibilità morale gli ha causato principalmente guai, ma di sicuro non è detta l’ultima parola.
Agente unificante delle varie sottotrame è l’importantissimo contratto della città di Chicago con la Ickaris. Ne deriva anche l’agire d’impulso del sindaco, il quale coglie l’occasione per chiamare la stampa e diramare annunci trionfalistici, ma ci fa una figura da bimbo che l’ha fatta fuori dal vasino. Questo, però, non stona nel contesto generale, dove diversi personaggi mostrano le loro fragilità. Si vedranno gli sviluppi della vicenda in futuro, quando Bobby Novak, per ordini superiori, dovrà andare di persona a perfezionare la stipula del contratto.
Si può considerare una fragilità anche lo spaesamento di Jessica davanti alla routine famigliare della cugina coi suoi bambini. Svolgendo il suo lavoro, comunque, Miss Pearson incappa persino nelle leggi di protezione delle minoranze etniche (analoghe a quelle sulle quote rosa). Qui, però, si ha uno sgradevole gusto di razzismo al contrario, per quanto la socia di Frank Cramer meriti una bella fetta della ditta a cui ha dedicato energie ed impegno per tutta una vita.
Sempre parlando di minoranze etniche, non è stato particolarmente soddisfacente nemmeno lo spazio dedicato alle peripezie di Yoli. La truffa da parte dell’avvocato era assolutamente prevedibile dalla fretta con cui ha preso i soldi senza volerne altri, e ha tutta l’apparenza di un semplice passo in più verso l’atterraggio del caso sulla scrivania di Jessica, previsto non a caso per la prossima puntata.
Per fortuna, come si diceva in apertura, gli incontri-scontri tra la protagonista e Keri sono sempre potenti, forse perché sono entrambe avvocatesse. Si ha la strana impressione che le due potrebbero diventare amiche, se solo riuscissero a lavorare un po’ sulle loro capacità di socializzazione. Intanto, un plauso va a Gina Torres e a Bethany Joy Lenz per l’interpretazione dei loro duetti.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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The Donor 1×06 | 0.53 milioni – 0.09 rating |
The Immigration Lawyer 1×07 | 0.44 milioni – 0.08 rating |
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Casalingoide piemontarda di mezza età, abita da sempre in campagna, ma non fatevi ingannare dai suoi modi stile Nonna Papera. Per lei recensire è come coltivare un orticello di prodotti bio (perché ci mette dentro tutto; le lezioni di inglese, greco e latino al liceo, i viaggi in giro per il mondo, i cartoni animati anni '70 - '80, l'oratorio, la fantascienza, anni di esperienza coi giornali locali, il suo spietato amore per James Spader ...) con finalità nutraceutica, perché guardare film e serie tv è cosa da fare con la stessa cura con cui si sceglie cosa mangiare (ad esempio, deve evitare di eccedere col prodotto italiano a cui è leggermente intollerante).