Person Of Interest 4×06 – PretendersTEMPO DI LETTURA 4 min

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Nulla viene mai lasciato al caso quando ci sono due divinità artificiali che osservano anche il minimo gesto ed ascoltano ogni singola parola, lo sappiamo noi, lo sanno i protagonisti e lo sanno ancora meglio Nolan ed i suoi adepti. A volte però capita di dimenticarsi inconsciamente di questa legge non scritta e si tende ad abbassare la guardia quando ci si trova di fronte ad un episodio che ha tutte le caratteristiche per rientrare nella categoria dei filler, lo sappiamo noi, lo sanno i protagonisti e lo sanno ancora meglio Nolan ed i suoi adepti. Date le premesse appena descritte, il colpo di scena che fa cambiare volto alla puntata appare come una doccia fredda che scuote noi spettatori e regala una nuova chiave di lettura per quell’episodio che è stato un filler per 39 minuti e che all’improvviso non lo è più, lo sappiamo noi, lo sanno i protagonisti e lo sanno ancora meglio Nolan ed i suoi adepti. Noi meri spettatori possiamo solo che gioirne.
La chiave di volta principale di questo episodio è tutta nel bellissimo, inaspettato e spietato doppio gioco di Harold, esattamente l’ultima persona da cui ci si sarebbe aspettati un atteggiamento simile nei confronti dell’altro sesso. Il segno che i tempi sono cambiati arriva proprio da questo twist narrativo, voluto, studiato ma soprattutto ricercato nel profondo per far capire che la speranza di distruggere Samaritan c’è, e non proviene solo dalla Machine ma anche dal suo creatore, colui che più o meno inconsciamente ha dato via al tutto. Per l’intero arco della puntata crediamo alla genuinità del comportamento del neo professore universitario, assistiamo all’approccio avuto con una donna alla conferenza ed alla fine nella nostra mente culliamo l’idea che per Harold ci possa essere un altro interesse romantico. Un grosso, piacevolissimo malinteso. Finch, anche se non lo dà a vedere, è cambiato ed a suo modo comincia a preparare il terreno per la guerra contro Decima, Greer e Samaritan e lo fa in maniera spiazzante ma a suo modo geniale. Il caso non è più un caso e tutto viene studiato al minimo particolare perché il nemico da sconfiggere non ammette passi falsi e quindi ogni singola mossa non deve essere visibile e tracciabile. Ora è stato piantato il seme ma bisogna vedere se la pianta crescerà.
Certo parlare di filler quando di mezzo c’è Elias è quasi offensivo, tuttavia va di volta in volta verificato il peso specifico che ricoprono i pezzi grossi come lui e qui, a parte un fugace faccia a faccia con Dominic e la sua Brotherhood, non è che sia stato così rilevante. L’interpretazione data da Enrico Colantoni è come al solito ambigua e tosta allo stesso tempo in quanto ogni sua singola parola o gesto va sempre soppesata e letta in tutte le possibili sfaccettature, caratteristica che lo ha sempre contraddistinto come un uomo astuto, pericoloso ma anche utile alla causa qualora gli interessi coincidessero. E se sono coincisi in “Panopticon” però non vuol dire che debbano esserlo anche in “Pretenders”, in fin dei conti anche Elias ha bisogno di guadagnare la pagnotta in qualche modo.
Si può quindi parlare di “fake filler” nel caso di “Pretenders” perchè i risvolti finali regalano un nuovo modo di vedere l’intera vicenda e questo è sicuramente un punto a favore dell’episodio, nonchè un’enorme occhiolino fatto dagli sceneggiatori al pubblico. Tra riferimenti al supereroe noto come “Man In The Suit” e flirt asiatici non c’è tempo di annoiarsi, ci si diverte, ci si rilassa e si assiste ad un enorme twist che spiazza e regala un retrogusto inaspettato all’intero episodio. Certo si poteva calcare un po’ di più la mano su Elias ma per ora va bene così, tanto di tempo ce n’è.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Faccia a faccia Elias-Dominic
  • Si ritorna a parlare di Man In The Suit
  • Harold ed il suo piano per minare Samaritan lo porta a cambiare il suo comportamento: enorme passo in avanti
  • Bear che non mangia senza il suo padrone
  • Fake filler
  • Assenza di Root
  • Reese e Walter Dang: carina la loro relazione ma decisamente troppo romanzata per il carattere di Reese

 

Person Of Interest riesce a sorprendere sempre anche e soprattutto quando si abbassa di più la guardia e si crede di sapere già cosa succederà dopo. “Pretenders” ancora una volta ci dimostra che Nolan ed i suoi colleghi sanno cosa stanno facendo e hanno un piano a lungo termine decisamente lungo che vedrà scontrare Samaritan e la Machine. Noi, con l’acquolina alla bocca, possiamo solo goderci questo lunghissimo viaggio.

 

Prophets 4×05 9.4 milioni – 1.5 rating
Pretenders 4×06 9.72 milioni – 1.7 rating

 

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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.

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