Poldark 4×06 – Episode 6TEMPO DI LETTURA 6 min

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Parafrasando Albert Einstein, si può dire che due cose sono infinite: la generosità d’animo di Ross Poldark e la meschina malvagità di George Warleggan. E sulla prima ci sono dei dubbi. Su questa antinomia si regge buona parte del sesto episodio che si focalizza su un nuovo round nella lotta tra i due eterni rivali ma lascia comunque un certo spazio anche a Demelza, ai fratelli Carne, ai coniugi Enys-Penvenen, alla sfortunata Morwenna, ad Elizabeth. Persino a Geoffrey Charles, che tra una bottiglia di troppo e una certa propensione autodistruttiva al gioco d’azzardo rischia di seguire le orme del padre. 
Del resto Poldark è sempre stata una serie corale, incentrata sì sull’adorabile testa di cazzo calda che le dà il nome ma anche sui tanti comprimari e personaggi secondari. Di sicuro la sofferenza è di casa con Drake e Morwenna, sui quali si abbatte l’ennesima sventura sotto forma di gravidanza della ragazza. Una gravidanza indesiderata e accolta con dolore, esattamente l’opposto di quella di Elizabeth, che per la donna costituirebbe l’occasione per poter fugare definitivamente  dubbi sulla paternità di Valentine e per George è l’unica vera notizia buona dopo la batosta ricevuta da Ross. Fa uno strano effetto vedere il Warleggan nei panni del marito apprensivo e del padre, eppure non bisogna mai dimenticarsi che, quando non è impegnato a tramare qualche losco progetto per riprendersi il posto di personaggio poldarkiano più odiato soffiatogli per una stagione e mezza da Osborne, anche George è un essere umano con le sue debolezze e i suoi sentimenti.
Ma tornando alla coppia di innamorati più sfortunata della Cornovaglia e forse del Regno Unito, se per Morwenna c’è solo dolore e rinuncia, per il giovane Carne le cose vanno un po’ meglio e si intravede finalmente uno spiraglio di luce, rappresentato dal sostegno e dalla protezione del fratello Sam. Probabilmente i parenti di Rosina si daranno una calmata e non ci saranno ulteriori problemi, ma Sam il predicatore che tira fuori gli attributi per mezzo minuto è impagabile, mancava solo la recita di Ezechiele 25:17. Dall’altro lato della barricata c’è invece una coppia che finalmente ha ritrovato l’affiatamento, la passione, forse anche un po’ di meritata felicità: stiamo ovviamente parlando di Caroline e Dwight, pronti a lasciarsi alle spalle la vicenda di Sarah non per dimenticarla, ma per andare avanti con la consapevolezza di avere ancora l’uno l’amore dell’altra, che non è certo poco in tempi così grami.
Ma passiamo ora al vero fulcro dell’episodio. Che George sfruttasse le ultime confessioni di Nat Pearce a proprio vantaggio per fare del male all’Honourable Member from Truro era non solo prevedibile ma addirittura auspicabile: che mondo sarebbe senza i malvagi piani, puntualmente mandati all’aria dal Poldark? Harris Pascoe è l’ennesimo povero innocente coinvolto nell’infinita tenzone tra i due antagonisti, costretto a vedersi abbandonato dai fedeli clienti, tradito dallo stesso genero che si fa strumento delle macchinazioni dei Warleggan, infine condannato a un futuro da semplice impiegato in una banca rivale. Sulle prime in suo soccorso arriva Demelza: spassoso il teatrino che lei, Prudie e Zacky tirano su davanti alla banca di Pascoe, solo per contenere e combattere l’isteria collettiva dei tanti clienti che, come topi, vorrebbero abbandonare la barca che affonda ritirando i loro soldi depositati. E’ una Demelza umanissima quella di questo episodio: non che di solito sia un robot, ma qui ci appare in tutta la sua impulsività e la sua fragilità, la sua abnegazione e la sua debolezza, oppressa dal timore di aver sbagliato e di aver soprattutto deluso il marito, di aver tradito la sua fiducia. Ma può la moglie di un uomo che non si risparmia mai per le persone in difficoltà deluderlo quando fa esattamente la stessa cosa?
Già, aiutare le persone in difficoltà: impresa nobile, ma titanica. Non a caso la conversazione col primo ministro, all’inizio dell’episodio, culmina proprio nell’invito a essere pazienti, a concentrare le proprie forze nelle piccole battaglie che si possono vincere e non nelle grandi crociate. Eppure, come può un animo generoso quale quello di Ross rimanere in disparte mentre si compie il male e accettare che esistono battaglie al di là delle proprie forze? Persino quando il destino di Pascoe sembra irrimediabilmente segnato Ross non rinuncia a combattere, cavalcando da un capo all’altro di Truro, incontrando gente, usando tutta la propria capacità oratoria per cercare di evitare all’amico una rovinosa caduta e un futuro da anonimo impiegato. C’è tutto il meglio dell’animo di Ross in questo episodio e non lo si può biasimare nemmeno quando arriva ad accusare pubblicamente George e a mettergli le mani addosso, perché di fronte all’ingiustizia è giusto che le mani prudano, e tanto. Alla fine, però, a sbloccare la situazione e mandare in fumo i progetti del Warleggan ci pensa lord Basset, andando ancora una volta contro il suo vecchio candidato parlamentare. Il risultato è una fusione tra banche in cui anche il Poldark riesce a inserirsi, in qualità di nuovo socio della Cornish Bank, la nuova creatura nata dall’unione delle forze di Basset e Pascoe. Non si può non cogliere l’ironia del fato: da un certo punto di vista Ross si sta trasformando nel perfetto contraltare di George anche da un punto di vista sociale, approdando dapprima alla politica e ora avventurandosi nel settore bancario.
Il Ross che un tempo non avrebbe macchiato la propria idealistica purezza con la politica e i soldi sembra morto e sepolto. Non c’è dubbio che la Cornish Bank sarà del gran bene a Truro; un po’ di dubbi, invece, sono più leciti per la buona riuscita dell’avventura parlamentare del moro, con la proposta di un intervento statale a favore dei poveri impantanatasi nelle eterne discussioni di Westminster e osteggiata da quanti vorrebbero che i deboli continuassero a sprofondare, invece di risalire. Tuttavia, a rendere meno grigio e deprimente il ritorno a Londra, per Ross c’è la compagnia di Demelza, così come per Caroline c’è quella di Dwight: sono due coppie che ne hanno passate tante, che sono state più volte sul punto di rompersi e che ora sembrano, finalmente, aver trovato un loro equilibrio e una loro complicità. Almeno per ora. Per il momento godiamoci la tenerezza di due coniugi che si godono la tanto sudata complicità riconquistata e inaugurano la permanenza nella capitale dentro e fuori dal letto.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • L’epica lotta per salvare la banca di Pascoe
  • Caroline e Dwight di nuovo insieme
  • Sam che tira fuori gli attributi
  • L’immancabile dose di sfighe di Morwenna
  • Elizabeth di nuovo incinta e George che per un paio di secondi sembra umano
  • Ross e Demelza a Londra
  • Niente di rilevante

 

E anche oggi la vittoria di George Warleggan è rimandata a domani. Sicuramente non passerà molto tempo prima che trami ancora qualcosa contro l’odiato rivale (e collega), e noi ovviamente siamo qui in trepidante attesa che ciò accada, perché in fin dei conti che mondo sarebbe senza i cattivi che complottano per fare del male e i buoni che si fanno in quattro per fermarli? Migliore, sì, ma sicuramente noioso.

 

Episode 5 4×05 ND milioni – ND rating
Episode 6 4×06 ND milioni – ND rating

 

 

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Divoratore onnivoro di serie televisive e di anime giapponesi, predilige i period drama e le serie storiche, le commedie demenziali e le buone opere di fantascienza, ma ha anche un lato oscuro fatto di trash, guilty pleasures e immondi abomini come Zoo e Salem (la serie che gli ha fatto scoprire questo sito). Si vocifera che fuori dalla redazione di RecenSerie sia una persona seria, un dottore di ricerca e un insegnante di lettere, ma non è stato ancora confermato.

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