Poldark 5×06 – Episode 6TEMPO DI LETTURA 4 min

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Poldark 5x06 - Episode 6A due episodi dal termine si può affermare che questa quinta stagione dello show targato BBC abbia in parte deluso le aspettative, tanto che nel precedente episodio, considerate le numerose problematiche riscontrate, si è optato per una valutazione ampiamente insufficiente, evento rarissimo in casa Poldark.
Tuttavia, dopo tale delusione, fortunatamente si è presto tornati sulla retta via e proprio all’inizio della puntata finalmente il buon Drake riceve una gioia da Morwenna, evento che tutti gli spettatori attendevano da tempo perché l’eterna drammaticità che coinvolgeva la coppia sin dagli albori era ormai stucchevole.
Ma il vero fulcro narrativo di questo quinto appuntamento è da cercare nella capitale londinese, dove si assiste al processo del colonnello Despard, senza dubbio la parte migliore di questi sessanta minuti.
Il bellissimo discorso di Ross, seguito dall’astuto discorso del dottor Enys, non bastano a salvare la vita del personaggio, che infine decide, nonostante la sua innocenza, di rispettare la sentenza a lui avversa: un comportamento onorevole che ricorda quello di Socrate, il quale condannato, pur potendo evadere, decise di suicidarsi bevendo la celebre cicuta, rispettando fino alla fine gli ideali democratici della sua Atene, a costo della propria vita.
Come nella serie, anche nella realtà storica il colonnello, dopo gloriose campagne militari, sposò una donna di colore, evento clamoroso per l’epoca e professò sempre ideali di libertà e uguaglianza. Infine venne arrestato nell’ Oakley Arms Pub nel 1802, in quello che è noto come Despard Plot. Gli autori hanno scelto di seguire fedelmente la storia, riservando al character lo stesso destino del Despard vero e proprio, con una condanna a morte per una presunta congiura contro Re Giorgio III, in un processo dove i giurati però dopo averlo condannato ne chiesero la grazia per i notevoli meriti bellici.
Il militare, che aveva servito anche con l’eroe di Trafalgar Horatio Nelson, venne infine giustiziato davanti a migliaia di persone che ne chiesero la grazia secondo le fonti dell’epoca, segno del largo seguito che aveva acquisto tra il popolo grazie alla sua carriera.
La scelta di ucciderlo è sicuramente coraggiosa e coerente con quanto visto sino ad ora e chiude perfettamente una parte importante della trama, a cui è stato dedicato un elevato screen time.
Altre scelte invece lasciano perplessi, soprattutto la guarigione lampo di George: come già sostenuto a riguardo nel terzo e quarto episodio, la pazzia di Warleggan risultava veramente interessante, ponendo il personaggio sotto un nuovo punto di vista. La scelta di tornare ai classici complotti ossessivi contro Ross, opzione narrativa estremamente abusata, sicuramente non è positiva per un character rimasto ancorato alle stagioni precedenti narrativamente parlando.
In questo senso la mossa vincente di Geoffrey Charles per evitare il matrimonio tra la sua amata Cecily e George sottolinea ancora una volta come il banchiere dagli umili natali non si sia mai scrollato di dosso i dubbi  sulla paternità di Valentine.
In questo frangente il plot twist di Merceron nuovo antagonista, al pari di Hanson se non di più, veramente non convince e sembra essere una decisione avventata, visti i pochi episodi rimasti a disposizione per sviluppare la trama orizzontale. Il finale di puntata è stato una sorpresa e sicuramente nel prossimo episodio non ci sarà da annoiarsi, ma le sottotrame ambientate in Cornovaglia hanno deluso fortemente.
Non si capisce il pessimo utilizzo di Demelza, un personaggio che gli spettatori hanno imparato a conoscere per le sue molteplici qualità ed ora si ritrova relegata a gestire gli affari del marito e  fronteggiare situazioni al limite del ridicolo contro Tess: un character, che se si esclude qualche piano velleitario con Hanson, fino ad ora è risultato veramente inutile e non ha avuto un adeguato approfondimento psicologico, risultando poco incisivo e bidimensionale. In fin dei conti la ragazza ribelle ha aggiunto ben poco alla narrazione ambientata tra le splendide scogliere della Cornovaglia, risultando il personaggio peggiore dello show.

 

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Finalmente una gioia per Drake e Morwenna
  • Il processo Despard
  • Il discorso appassionato di Ross e quello astuto di Enys
  • L’esecuzione di Ned Despard: una scelta coraggiosa e coerente
  • La mossa di Geoffrey Charles: il dubbio su Valentine rimane un nervo scoperto per George
  • Il finale di puntata
  • La pessima gestione di Demelza
  • Tess, se non complotta con Hanson, rimane un personaggio inutile
  • La guarigione lampo di George, era meglio pazzo
  • Il nuovo ruolo di Merceron non convince

 

Se si dovesse giudicare solo la parte della puntata ambientata a Londra, non ci sarebbero dubbi nell’assegnare il massimo dei voti. Tuttavia non si può tralasciare la debolezza delle storyline in orbita Cornovaglia, poco incisive e mal gestite. La valutazione resta alta, così come l’attesa per il prossimo episodio visto il finale di puntata, ma alcuni errori si potevano veramente evitare con facilità, per un prodotto seriale che negli anni precedenti raramente ha deluso. A due episodi dal finale della serie, ormai è lecito aspettarsi di tutto.

 

Episode Five 5×05 ND milioni – ND rating
Episode Six 5×06 ND milioni – ND rating

 

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Venera due antiche divinità: Sergio Leone e Gian Maria Volontè.
Lostiano intransigente, zerocalcariano, il suo spirito guida è un mix tra Alessandro Barbero e Franco Battiato.

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