Recensione Film Chi Segna Vince Taika Waititi
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Chi Segna Vince

La commedia di Taika Waititi si salva proprio grazie alla comicità, per un film che si perde a causa di troppa superficialità nel trattare alcune tematiche.

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L’allenatore di calcio Thomas Rongen viene sollevato dall’incarico di commissario tecnico della nazionale statunitense Under-20 dopo la mancata qualificazione al campionato mondiale 2011 in Colombia. Come alternativa la United States Soccer Federation gli propone di allenare la nazionale di calcio delle Samoa Americane, considerata la peggiore squadra al mondo.

Next Goal Wins era inizialmente il titolo di un famoso documentario, uscito nel 2014, che narrava la storia di Thomas Rongen, allenatore di calcio olandese con una lunga carriera tra campionato e squadre nazionali statunitensi, alla guida della nazionale delle Samoa Americane. Le Samoa Americane sono un piccolo arcipelago di isole, facente parte del più grande arcipelago delle isole Samoa, completato dalle Samoa Occidentali, altrimenti chiamate semplicemente Samoa. Un bel grattacapo geopolitico che si complica ancor di più visto che questo piccolo Stato risulta essere anche un territorio non incorporato degli Stati Uniti.
Risulta dunque lecito chiedersi da dove proviene tutto questo interesse verso un paese formato da circa cinquanta mila abitanti. La risposta risiede nello sport più popolare al mondo: il calcio. La nazionale delle Samoa Americane detiene infatti il primato per la più larga sconfitta in una partita di calcio: 31-0 contro l’Australia. Per questo si è guadagnato l’appellativo di peggiore squadra del mondo. Una storia rivisitata in questo remake votato alla più sincera comicità, toccando però anche alcune corde del cuore.

LA SQUADRA PIÙ SCARSA AL MONDO


Non a caso a capo del progetto si trova il polarizzante Taika Waititi. Regista neozelandese, e quindi molto vicino a comprendere culturalmente il background della pellicola, vincitore di un Premio Oscar alla sceneggiatura con quel gioiellino di Jojo Rabbit, ma anche autore del dissacrante What We Do In The Shadows, già ambientato nell’Oceano Pacifico, in Nuova Zelanda. Infine, da menzionare anche la chiacchieratissima parentesi sotto i Marvel Studios con i due forse anche troppo divertenti capitoli di Thor. L’impronta di Waititi, soprattutto la sua penna, infatti si percepisce eccome. L’umorismo la fa sempre da padrone, cercando però ogni tanto di assestare qualche colpo ben piazzato allo spettatore.
Un esperimento che purtroppo riesce solo in parte, in quanto, a differenza di Jojo Rabbit, qui l’aspetto emotivo non viene curato particolarmente. Alcune tematiche, anche abbastanza attuali, come la salute mentale o l’uguaglianza degli atleti LGBTQ, vengono lanciate in gioco, spiazzando lo spettatore. Tuttavia, col passare dei minuti tutte queste storyline non vengono portate avanti nel modo migliore. Comprimari dall’ampio potenziale vengono dimenticati per lunghi tratti, per poi ricordarsene all’improvviso, con il terzo atto che arriva senza una svolta credibile nel protagonista.
Un evidente sintomo di superficialità nella scrittura che sorprende nella filmografia di Waititi. É probabile che in fase di montaggio ci sia stato un taglio massiccio, volto ad alleggerire il più possibile l’opera a discapito, però, di tanti temi che il film poteva sviluppare più dignitosamente, giovandone nell’economia complessiva.

“We haven’t score one goal in the history of our country trying to have a soccer team.”

SOLO UN GOL


Chi Segna Vince è ambientato nel 2011 e racconta la parentesi dell’allenatore olandese a capo della nazionale famosa per essere la peggiore al mondo. Il film presenta un cast variopinto, pieno di personaggi diversi l’uno dall’altro, fortemente caratterizzati e in forte contrapposizione con il duro Thomas Rongen, interpretato da un arrabbiatissimo Michael Fassbender. Tra tutti spicca come spalla comica Tavita, il presidente della Federazione calcistica delle Samoa Americane interpretato dal semisconosciuto Oscar Kightley. La storia ruota proprio intorno a Tavita, che chiede al suo nuovo allenatore non la qualificazione al mondiale, non di vincere una partita, bensì solo di segnare un gol.
Un obiettivo simbolico, ancor di più dato l’ovvio gioco di parole con l’inglese “goal” (obiettivo) che, da un altro punto di vista, può essere anche un obiettivo personale per il protagonista trapiantato nel bel mezzo dell’Oceano Pacifico.
Per certi versi, Chi Segna Vince non può non ricordare la bellissima serie Ted Lasso, che capovolge la situazione ponendo una squadra di professionisti allenata da un allenatore dilettante. Tuttavia il cuore, la passione, la metafora del gioco del calcio con la vita, sono elementi fondanti di entrambi questi prodotti. Con la differenza che il formato televisivo di Ted Lasso permette di sviluppare meglio l’arco dei protagonisti rispetto a quello percorso da Thomas Rongen che non risulta affatto fluido, anzi, quasi scattoso nel suo evolversi come personaggio da uno stadio all’altro.


Chi Segna Vince è una commedia di Taika Waititi, ed è proprio la comicità a salvare il film da quello che altrimenti sarebbe stato un voto negativo a causa della superficialità nel trattare tematiche che potevano arricchire l’opera e di conseguenti archi narrativi lasciati un po’ a desiderare. Resta comunque un prodotto leggero che colpisce il cuore, ma forse non abbastanza. Le potenzialità di questa incredibile storia vera vengono infatti fuori solo con i titoli di coda, quando appare sullo schermo il cliché del confronto dei personaggi tra film e vita reale.

 

TITOLO ORIGINALE: Next Goal Wins
REGIA: Taika Waititi
SCENEGGIATURA: Taika Waititi, Iain Morris

INTERPRETI: Michael Fassbender, Oscar Kightley, Kaimana, Will Arnett, Elisabeth Moss, Taika Waititi, Luke Hemsworth
DISTRIBUZIONE: Walt Disney Motion Pictures
DURATA: 104′
ORIGINE: USA/UK, 2023
DATA DI USCITA: 11/01/2024

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Giovane musicista e cineasta famoso tra le pareti di casa sua. Si sta addestrando nell'uso della Forza, ma in realtà gli basterebbe spostare un vaso come Massimo Troisi. Se volete farlo contento regalategli dei Lego, se volete farlo arrabbiare toccategli Sergio Leone. Inizia a recensire per dare sfogo alla sua valvola di critico, anche se nessuno glielo aveva chiesto.

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