Senza Rimorso

Sin dagli anni ’90 si vocifera in quel di Hollywood di un adattamento di uno dei più famosi romanzi di Tom Clancy: “Without Remorse“. I nomi che sono stati affiancati al progetto sono tra i più disparati, passando da una star dell’action come Keanu Reeves, passando per Laurence Fishburne e Tom Hardy, fino ad arrivare a Kevin Costner. Solo nel 2018 gli Amazon Studios annunciarono un progetto, diretto dal nostrano Stefano Sollima (Gomorra, ZeroZeroZero) e con protagonista l’astro nascente Michael B. Jordan nei panni di John Clark.
Senza Rimorso di Tom Clancy è l’ultimo di una serie di film dedicati ai personaggi della serie di romanzi su Jack Ryan, tutti distaccati e non appartenenti a un unico universo narrativo alla moda. Il primo fu il famosissimo Caccia a Ottobre Rosso di John McTiernan nel 1990, a cui seguirono Giochi di Potere (1992) e Sotto il Segno del Pericolo (1994). Recentemente la saga di Jack Ryan è stata “rebootata” con Jack Ryan – L’Iniziazione di Kenneth Branagh. Il primo a portare al cinema il personaggio di John Clarke fu Willem Dafoe in “Sotto il Segno del Pericolo”, mentre Liev Schreiber interpretò il Navy SEAL nel più recente “Al Vertice della Tensione”, uscito nel 2002. A quanto pare, dopo la discreta serie Jack Ryan (in onda sempre su Prime Video) recentemente rinnovata per una terza stagione, Amazon crede di aver trovato nei personaggi di Clancy un potenziale franchise.

PRIMO ATTO: CERETTA

Michael B. Jordan (Creed, Black Panther) interpreta il Navy SEAL John Kelly. John e la sua squadra hanno appena compiuto una missione, riuscendo a sventare un complotto terroristico di alcune spie russe. I soldati tornano a casa dalle loro famiglie, ma i russi pianificano una vendetta nei confronti dei Navy SEAL. Proprio le azioni di rappresaglia nei confronti dei soldati statunitensi sono uno schiaffo in faccia allo spettatore.
Mentre si assiste alla decimazione dell’intera squadra del capo scelto John Kelly, il montaggio genera un mostruoso senso di suspense nel vedere i malvagi russi intrufolarsi in casa del protagonista. Le uccisioni degli altri soldati sono delle vere e proprie “cerette”. La regia risulta molto cruda e diretta, mentre l’agguato alla moglie di Kelly invece cuoce a fuoco lento. Qui si vede tutto l’estro della regia di Sollima, unita a una grande fotografia che raggiunge l’apice con l’aiuto di una semplice torcia.

SECONDO ATTO: FUORI TEMPO MASSIMO

Nonostante uno sceneggiatore del calibro di Taylor Sheridan, candidato agli Oscar del 2017 con Hell or High Water, l’intreccio di Senza Rimorso sa tremendamente di già visto. Partendo dal presupposto che la pellicola si discosta totalmente dal libro, mantenendo solo il personaggio principale, c’era appunto la possibilità di portare sullo schermo una trama spy-action più fresca. Infatti, il secondo atto soffre tutto ciò risultando la nota dolente dell’intero film.
La parte centrale del film di Sollima risulta molto lenta e macchinosa, nonostante il continuo susseguirsi di sparatorie, assalti e combattimenti. L’impressione è quella di star vedendo un discreto film action dei primi anni 2000. Un vero peccato, visto che il nuovo trend in crescita sta rispolverando questo genere cinematografico proponendo una ricetta nuova e ipercinetica, partendo da John Wick. Neanche la regia di Sollima, parecchio apprezzata nel suo lungometraggio precedente Soldado, riesce a risollevare le sorti di un film abbastanza mediocre.

TERZO ATTO: COMPLOTTO

Come già preannunciato da trailer e sinossi, John si troverà a dover sventare un enorme complotto, di cui anche il Navy SEAL ne fa inconsapevolmente parte. Il colpo di scena del film, orchestrato dai comprimari, risulta un’affascinante riflessione sugli USA di oggi, in cui se non esiste un nemico, occorre crearselo. Tuttavia, nulla di particolarmente originale, in quanto si tratti di un escamotage già visto.
Anche i personaggi secondari non risultano abbastanza incisivi. Spicca un Jamie Bell (Billy Elliot, Snowpiercer) molto ambiguo, mentre Jodie Turner-Smith (Nightflyers) è troppo piatta nel suo personaggio monodimensionale. C’è anche un irriconoscibile Guy Pearce (Omicidio a Easttown, The Innocents), con uno screen-time ridotto all’osso, rendendolo (nonostante l’evolversi della trama) poco più che una comparsa.

Senza Rimorso di Tom Clancy non è un film riuscitissimo, ma riesce a salvarsi grazie ad un ottimo primo atto e dei bei colpi di scena sul finale. Michael B. Jordan è sempre più proiettato nello star-system e chissà che questo film non lo lanci anche nel cinema action. La regia di Sollima emerge a tratti, spesso imbavagliato da una sceneggiatura non brillantissima di Taylor Sheridan e Will Staples.
Occhio a una scena a metà dei titoli di coda, che preannuncia (SPOILER) un sequel con l’adattamento dell’altrettanto famoso Rainbow Six di Tom Clancy. Che Amazon abbia trovato il giusto franchise, la gallina dalle uova d’oro? Sarà il tempo a dirlo, magari impiegando un ritmo più sostenuto e qualche personaggio secondario di spessore.