Il Problema Dei 3 Corpi 1×01 – Conto Alla RovesciaTEMPO DI LETTURA 5 min

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recensione Il Problema Dei 3 Corpi 1x01“Non sto certo dicendo che abbiamo paura di un’invasione interstellare. Nel peggiore dei casi, anche se ciò dovesse verificarsi, gli usurpatori dello spazio esterno affogherebbero nell’oceano della virtuosa lotta popolare!”
(Cixin Liu, Il Problema Dei 3 Corpi, Oscar Mondadori) 

Era una delle serie più attese di questo 2024 (ma anche molto temute come già detto più volte nel podcast) e si può dire che, almeno in questo episodio pilota, le aspettative non siano state deluse.
Il Problema Dei 3 Corpi è l’adattamento “netflixiano” della trilogia di romanzi fantascientifici dello scrittore cinese Liu Cixin. Per gli appassionati del genere si tratta di un’opera fondamentale in quanto Cixin è l’unico scrittore asiatico ad aver vinto il prestigioso Premio Hugo, creando un universo estremamente affascinante, ed unico nel suo genere, in cui la fantascienza si fonde con la storia cinese contemporanea e la cultura tradizionale asiatica.
Ma per il pubblico televisivo più mainstream, lo show segna anche il ritorno sul piccolo schermo del duo BenioffWeiss, già artefici di un’altra ben nota trasposizione letteraria (andata bene fino a quando c’erano dei libri da copiare e incollare). C’erano dunque tutti i presupposti per creare un certo hype intorno allo show ma anche per avere molta paura. Un hype che “Conto Alla Rovescia” ha, come già detto, ampiamente ripagato, introducendo in maniera impeccabile (cosa che non era affatto scontata) il worldbuilding dei romanzi di Cixin.

RIVOLUZIONE CINESE E ALIENI


Come nel primo romanzo, infatti, la vicenda orizzontale parte dalla Rivoluzione Culturale Cinese degli anni ’60. In questo contesto la giovane scienziata Ye Wenjie (Zine Tseng) assiste impotente alla morte del padre, reo di essersi schierato contro l’ideologia di Mao Zedong. Da quel momento anche lei è considerata una “pericolosa sovversiva” e quindi costretta ad essere internata nei campi di lavoro del regime cinese. Tuttavia, i suoi carcerieri si accorgono ben presto di non avere a che fare con un normale prigioniero, ma con una delle più grandi menti del loro paese in materia di astrofisica. E per questo viene inviata (ovviamente con la forza) presso la Costa Rossa, un sito top-secret del governo cinese che da anni studia come entrare in contatto con altri esseri viventi non terrestri.
Da qui l’azione si sposta ben presto al presente dove un’altra scienziata, Auggie Salazar (Eiza Gonzalez), ha alcune strane “visioni” riguardanti un countdown che non preannuncia niente di buono, e dove l’introverso detective Da Shi (Benedict Wong) deve fare luce sulle morti di alcuni scienziati che sembrerebbero avere a che fare con un misterioso “gioco virtuale” riguardante proprio il problema dei 3 corpi che dà il titolo a tutta la vicenda.

THRILLER CON POLEMICHE


L’episodio dunque si presenta come una spy-thriller story in salsa fantascientifica, e già solo questo basta per attirare l’interesse dello spettatore. Autori e sceneggiatori dimostrano di saper giostrarsi bene su una storia molto complessa che si snoda su piani temporali diversi, aiutati in questo proprio dalla struttura “thriller” della trama orizzontale.
“Conto Alla Rovescia” infatti è un climax costante di tensione dall’inizio alla fine, a cominciare dalla prima scena introduttiva (la morte del padre di Ye Wenjie) che si rivela fin da subito di grande impatto emotivo. E che ovviamente non ha mancato di suscitare polemiche e dibattiti fra Cina e Stati Uniti per la rappresentazione della Rivoluzione Culturale.
Tutto questo unendosi anche alle polemiche dovute alla scelta del cast che, per forza di cose, è stato “occidentalizzato” per l’occasione (nel romanzo tutta la vicenda si svolge in Cina) spostando la storia in U.K. ad Oxford e rendendola meno cinese, per quello esiste invece un altro adattamento della Tencent (la Netflix cinese se si vuole un paragone facile). Una scelta che, ad ogni modo, risulta vincente proprio perché dà un aspetto più internazionale e quindi “realistico” per una serie che parla di una minaccia aliena che riguarda tutta la Terra.

CAST E REGIA


A far aumentare l’interesse c’è anche il cast in cui sono presenti (oltre ad una buona dose di attori/attrici asiatici) molti nomi apprezzabili nel panorama seriale come Jonathan Pryce (Tales Of The Loop), Alex Sharp (The Good Lord Bird) e John Bradley (direttamente dal già citato Game Of Thrones).
Tutti sinonimi di un prodotto estremamente ricercato che non può permettersi di fallire e che ha tutte le intenzioni di fare le cose in grande. E la regia, nei primi due episodi affidata a Derek Tsang (autore di Better Days), si dimostra ugualmente all’altezza, affidandosi a ricostruzioni e riprese estremamente sofisticate e ad un uso parsimonioso ma intelligente della CGI.
Le sequenze di dialogo sono ben curate così come tutti i plot twist più importanti che vengono costruiti man mano fino ad arrivare alla scena-cliffhanger finale che acquista un tono più che epico dopo quanto visto.
Come episodio introduttivo dunque non c’è molto altro da aggiungere, resta da vedere se il duo Benioss-Weiss abbia imparato la lezione su come non creare troppo hype per una trasposizione letteraria per poi mandare tutto in vacca nel finale!

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Regia e Cast
  • Scena introduttiva
  • Piani temporali gestiti bene
  • Scena finale
  • Qualche cambiamento farà sicuramente storcere il naso a chi ha letto il romanzo ma era prevedibile!

 

Tratto dal ciclo di romanzi dello scrittore cinese Cixin Liu, Il Problema Dei 3 Corpi si presenta come un thriller fantascientifico inusuale e interessante, non fosse altro che unisce la sci-fy classica al racconto della Rivoluzione Cinese. Alla produzione il duo Benioff-Weiss già autori di Game Of Thrones. E infatti anche questa serie parte molto bene come worldbuilding, si spera però che i due abbiano imparato la lezione nel trasporre romanzi con grandi aspettative…

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Laureato presso l'Università di Bologna in "Cinema, televisione e produzioni multimediali". Nella vita scrive e recensisce riguardo ogni cosa che gli capita guidato dalle sue numerose personalità multiple tra cui un innocuo amico immaginario chiamato Tyler Durden!

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