Un nuovo procedural per la ABC. Il gennaio della rete americana riparte infatti da una nuova serie di quel genere poliziesco che tanto ha fatto fortuna per i canali generalisti nei decenni passati.
Will Trent si basa sulla serie di romanzi della scrittrice statunitense Karin Slaughter che dal 2006 al 2020 ha partorito ben 13 libri tutti facenti parte della Will Trent Series. Romanzi che non restano neanche tutti fini a sé stessi dato che alcuni rappresentano veri e propri crossover con altri prodotti e personaggi della stessa scrittrice. E, nel frattempo, un nuovo libro della serie è già atteso dai suoi fan con l’uscita prevista in questo 2023.
Una collezione ricca per una serie di romanzi dal carattere police procedural con connotati ovviamente da crime drama che presenta elementi succosi per dar vita ad un prodotto televisivo. Così, Liz Heldens e Daniel T. Thomsen prendono in carica il compito di un primo adattamento, con questa stagione di Will Trent basata però sul secondo romanzo della Slaughter, Fractured.
UN SOLO CASO
Come detto, la serie di romanzi scritta da Karin Slaughter parte dal 2006 e, infatti, il primo approccio alla serie, alle sue caratteristiche e al suo protagonista rimanda in maniera considerevole ai prodotti tipici dei primi anni 2000.
A fare da contorno spicca innanzitutto una fotografia color seppia che rimanda a polizieschi degli anni ’90, mentre tutto il costrutto narrativo sposa bene le caratteristiche tipiche di prodotti del genere. Al centro della trama, infatti, spicca il caso su cui si baserà l’intera stagione, risultando però l’unico a catalizzare l’attenzione. Niente casi verticali (almeno per questo pilot) che riempiono il minutaggio di ogni puntata, ma solo un grande caso orizzontale da seguire e che impegnerà verosimilmente tutta l’attenzione dei protagonisti.
Il che non è certo un male, dato che la scena del crimine presentata risulta sin da subito ricca di materiale e aperta a più ramificazioni che consegnano al pubblico un caso sicuramente dinamico da seguire. Si crea così una curiosità pacata ma persistente verso l’evoluzione delle indagini, il tutto nonostante non ci si trovi certo davanti una storia innovativa, bensì ad un semplice caso alla “vecchia maniera”.
UN PROBLEMATICO GENIO
Ma al centro di questa serie, sia quella televisiva che quella dei romanzi, vi è soprattutto la figura di Will Trent, agente speciale in servizio ad Atlanta presso il Georgia Bureau of Investigation (GBI). Per l’occasione interpretato dall’attore Ramon Rodriguez, il personaggio di Will Trent rientra nei canoni di character ampiamente comuni in tali frangenti narrativi. Un protagonista di quelli che si portano dietro diverse problematiche, dalla dislessia al passato difficile, ma che risultano estremamente geniali nel proprio lavoro. Una fotocopia facile da riconoscere ma che in questo caso non disturba dato che ben si amalgama all’intero contesto.
Will Trent mostra dalla sua prima entrata in scena la sua smodata intelligenza e la capacità di leggere la scena del crimine con un’occhio chirurgico magistrale, ma ben presto iniziano ad emergere altri tratti del suo carattere. L’attenzione nei suoi confronti viene così costruita attraverso due strade. Da un lato ci sono dei continui riferimenti (e anche degli indizi visivi) che accennano ad un’infanzia tragica, abbandonato sin da piccolo e poi vittima di abusi durante gli anni passati in affido. Un fattore che intrinsecamente sottolinea il suo totale coinvolgimento nei casi che affronta e la volontà di aiutare gli altri. Da un altro lato, a donare maggiori possibilità narrative alla figura di Will Trent sono le difficoltà con i colleghi, dovute a situazioni interne che hanno reso l’agente del GBI non tanto ben visto dalla polizia di Atlanta. Un ulteriore materiale che può tornare utile nell’ampliare la trama della serie stessa.
Da considerare, poi, sono anche gli altri character che compongono la serie e che portano, ognuno a modo suo, diverse possibilità di interazioni e dinamiche all’interno della storia. A partire dall’amica più intima di Trent, Angie Polaski (interpretata da Erika Christensen), alla collega Faith (Iantha Richardson), fino allo scontroso Michael (Jake McLaughlin). Infine, menzione d’onore per la comparsata di Jennifer Morrison nei panni di Abigail Campano.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Will Trent è una serie semplice, adatta ad occupare il palinsesto di una rete come la ABC per proporre allo spettatore un crime senza pretese ma che si fa tranquillamente guardare.
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Nata con la passione per telefilm e libri, cresciuta con quella per la scrittura. Unirle è sembrata la cosa più naturale. Allegra e socievole finché non trova qualcosa fuori posto, il disordine non è infatti contemplato.
Tra una mania e l'altra, si fa carico di un'estenuante sensibilità che la porta a tifare per lo sfigato di turno tra i personaggi cui si appassiona: per dirla alla Tyrion Lannister, ha un debole per “cripples, bastards and broken things”.