Your Place Or Mine - Da Me O Da te recensione
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Your Place Or Mine – Da Me O Da Te

Netflix, guidato dall'esordio alla regia di Aline Brosh McKenna, prova a cavalcare l'onda nostalgica delle romantic comedy pur non riuscendoci del tutto.

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Debbie e Peter sono amici da vent’anni e coltivano un rapporto a distanza tra New York e Los Angeles. Una serie di imprevisti porterà i due a scambiarsi casa e città per una settimana. Immersi ognuno nella “realtà” dell’altro, Debbie e Peter scopriranno nuovi tratti e segreti a lungo taciuti del loro rapporto.

 

Love is in the air. E no, questo non ha niente a che fare con la concomitanza con San Valentino, seppur l’uscita di Your Place Or Mine – Da Me O Da Te proprio in questi giorni su Netflix non arrivi certo a caso.
Tuttavia, negli ultimi tempi, il romanticismo sembra voler tornare protagonista, riportando in voga quel genere di film che ha segnato gli anni 2000: le romantic comedy. Solo pochi mesi fa, era stata Jennifer Aniston in un’intervista a mostrare il desiderio di riavere sulla scena le romantic comedy, a suo dire ingiustamente messe da parte nel panorama cinematografico attuale. Poche settimane fa, invece, è stata un’altra icona del genere, Jennifer Lopez (insieme a Josh Duhamel), a tornare sullo schermo con una romantic action comedy Shotgun Wedding – Un Matrimonio Esplosivo, distribuito da Prime Video. Adesso, arriva il turno di Reese Witherspoon che, in coppia con Ashton Kutcher, porta sugli schermi di Netflix Your Place Or Mine.
Due commedie, queste appena citate, rilasciate nel giro di poche settimane e che hanno in comune la poca incisività della loro storia. Un elemento che porta a chiedersi se il problema risiede in un genere ormai ripetitivo o semplicemente non ci si impegni abbastanza nel tentare di imitare i grandi classici degli anni ’00.

TRA CLICHÉ E MANCANZA DI INCISIVITÀ


Your Place Or Mine è una commedia sentimentale che vede l’esordio alla regia di Aline Brosh McKenna, un nome ben conosciuto nel campo della sceneggiatura, dove a spiccare tra i suoi lavori c’è sicuramente Il Diavolo Veste Prada. La prima prova dietro la macchina da presa per Aline Brosh McKenna viene però frenata da un film che non si distingue per originalità, una doppia “colpa” per la McKenna, dato che svolge anche il ruolo di sceneggiatrice.
Con un cast che ben si presenta sulla carta (oltre a Reese Witherspoon e Ashton Kutcher c’è da segnalare anche la partecipazione dell’ex star di Grey’s Anatomy, Jesse Williams), il problema principale del film targato Netflix sta nella mancanza di incisività. Incisività nella storia ma anche nella caratterizzazione dei personaggi e nelle dinamiche tra loro.
La trama è un insieme di cliché del genere, con la tipica svolta sentimentale che colpisce due amici di lunga data. A voler mantenere un’ottica allargata, Your Place Or Mine sembra voler prendere briciole sparse da alcuni capolavori del genere come Notting HillL’Amore Non Va In Vacanza ma il risultato è ovviamente ben lontano dagli originali.
Con una trama molto basica, il film non riesce a far scattare la scintilla neanche tra i suoi protagonisti. Sfavorita sicuramente dalla lontananza tra i due character principali praticamente per l’intera durata del film, la mancanza di chimica tra Reese Witherspoon e Ashton Kutcher è l’elemento ulteriore che grava sul mordente del film. Allo stesso tempo, i personaggi non regalano forti emozioni neanche separatamente, con Peter (Kutcher) che risente più di tutti di una trama piatta e stereotipata. Va meglio per la caratterizzazione di Debbie (Witherspoon) che si ritrova con una storia un po’ più dinamica favorita da due spalle molto più funzionali (i personaggi interpretati da Jesse William e Zoe Chao).
A non convincere pienamente, poi, è l’utilizzo di alcuni stilemi narrativi che potevano essere accettati sul finire degli anni ’90 ma che oggi stonano in maniera più rumorosa, soprattutto se si guarda a una costruzione più realistica di fatti e situazioni. Un mix di elementi che, alla fine, peccano non tanto per la loro ripetitività, quanto per una povera messa in scena.

NOSTALGIA CANAGLIA


Cliché, ripetitività, mancanza di chimica e situazioni troppo confezionate dunque, eppure risulta difficile non percepire una certa nostalgia nei confronti delle romantic comedy. Your Place Or Mine si piazza lontano dai capolavori che hanno segnato una generazione, ma per chi è cresciuto con quel genere di film, che per anni ha monopolizzato cinema e tv, il richiamo è quasi naturale.
Il film di Aline Brosh McKenna risulta semplicistico e frettoloso, eppure non manca di far comparire qualche sorriso sul volto dello spettatore grazie a una comicità semplice e leggera. Una commedia della durata di quasi due ore che intrattiene senza impegno e che, pur fallendo dal punto di vista romantico (pochi avranno davvero fatto il tifo per l’unione finale della coppia, data l’inesistenza di una costruzione on-screen del rapporto) porta a casa un altro risultato: aprire un varco di nuovo interesse e nostalgia per le commedie romantiche. Fatte bene, possibilmente.


Your Place Or Mine – Da Me O Da Te è un film semplice e pieno di stereotipi di genere che fallisce dal punto di vista emotivo non riuscendo a colpire il cuore dello spettatore. La pellicola si pone come mero intrattenimento perlopiù grazie a Reese Witherspoon che assorbe su di sé la maggior parte della dinamicità narrativa. Nonostante questo, la visione non appare pesante né lascia dietro di sé un ricordo così pessimo, risultando, alla fine, il tipico prodotto a tema del catalogo di Netflix.

 

TITOLO ORIGINALE: Your Place Or Mine
REGIA: Aline Brosh McKenna
SCENEGGIATURA: Aline Brosh McKenna

INTERPRETI: Reese Witherspoon, Ashton Kutcher, Jesse Williams, Tig Notaro, Rachel Bloom
DISTRIBUZIONE: Netflix
DURATA: 109′
ORIGINE: USA, 2023
DATA DI USCITA: 10/02/2023

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Nata con la passione per telefilm e libri, cresciuta con quella per la scrittura. Unirle è sembrata la cosa più naturale. Allegra e socievole finché non trova qualcosa fuori posto, il disordine non è infatti contemplato.
Tra una mania e l'altra, si fa carico di un'estenuante sensibilità che la porta a tifare per lo sfigato di turno tra i personaggi cui si appassiona: per dirla alla Tyrion Lannister, ha un debole per “cripples, bastards and broken things”.

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