Revenge 3×03 – ConfessionTEMPO DI LETTURA 2 min

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Nulla è la parola che meglio descrive il vuoto di questo nuovo episodio di Revenge. E siamo solo alla terza puntata, fino alla ventiduesima conviene munirci di caffè da iniettare in vena ogni qual volta un Grayson si alza la mattina e decide che siccome i pianeti si sono allineati è giunto il momento di confessare per espiare le proprie colpe. No, non funziona così. Revenge sta praticamente riciclando storyline della prima stagione: Victoria decide di confessare ma Conrad manomette l’aereo, Daniel era sul punto di confessare ma Conrad lo porta con sé dal lato oscuro; infine, ogni qual volta si è lì lì per sputare fuori la sacrosanta verità su David Clarke, muore qualcuno e non è mai un Grayson. Nessuno si sarebbe aspettato veramente che Conrad confessasse alla terza puntata (ah, i titoli, quei simpaticoni) e proprio per questo la mossa dell’incidente finale è stata inutile, prevedibile, banale e priva della suspense che avrebbe dovuto concludere l’episodio. Conseguenza positiva è che è stata stroncata sul nascere la trama del prete redento, anche questa uno spudorato riciclo della storyline di Mason Treadwell (che vi ricordo è ancora in prigione a scrivere la storia della vendetta di Amanda, se vuoi aspettare caro Mason…), per non parlare di Margaux ovvero Ashley due la vendetta, da un’inglesina ad una francesina, nemmeno con la geografia gli sceneggiatori si sono sforzati più di tanto.
Il resto dell’episodio è un’accozzaglia di eventi senza nessun nesso logico: nessuno avrebbe scommesso un euro su Aiden alleato con Victoria e anche qua, non per essere pignoli, ma ricorda vagamente l’avvocato divorzista della signora Grayson che nella prima stagione raccoglieva prove sul conto di Emily, ma segretamente era in combutta con quest’ultima. Ancora ci sarebbe la festa di Nolan, dove l’unico risvolto positivo è stato il battibecco tra le due donne di Daniel. Sono sempre di grande effetto i sorrisi falsi e le frecciatine all’arsenico che delicatamente si lanciavano le due regine dello show, ma è stato ugualmente incisivo lo scontro aperto, forse il primo da che ne ho memoria, tra le due. Dovremmo poi parlare anche di Charlotte, Jack e il suo appuntamento con Margaux ma perché continuare a infierire oltre? Quasi quasi rimpiangiamo Declan.
Non so se il segreto per godersi Revenge sia, arrivati a questo punto, prenderlo per quello che è diventato, senza cercaci logica, quello che però è sotto gli occhi di tutti è il peccato di aver buttato via uno show che nella sua prima annata non avevo sbagliato un colpo, arrivando sempre dritto al punto della questione, senza giri inutili o personaggi di troppo, dove ancora le morti non erano prevedibili, dove Daniel aveva un suo perchè e soprattutto dove Emily colpiva duro come una vera vendicatrice.
Era tanto sbagliata l’idea del vecchio Mike Kelley di una stagione da tredici episodi?
PRO:
  • Confronto Emily-Victoria
CONTRO:
  • Episodio statico, noioso e prevedibile
  • Storyline spudoratamente riciclate
L’episodio non è sufficiente e in generale il quadro che ne esce dopo sole tre puntate è sconfortante. Lieti di essere smentiti.

VOTO EMMY

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