Sense8 2×03 – PolyphonyTEMPO DI LETTURA 3 min

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Far evolvere Sense8 verso un qualcosa di più tridimensionale è il passo più razionale e giusto da fare. La prima stagione aveva infatti il grossissimo compito di rendere vivo e vivido il legame di questo “nuovo” homo sensorium e far capire (attraverso una intricata ma intesa connessione visiva e musicale) le sensazioni condivise dai sensates. Missione compiuta quindi, almeno da questo punto di vista. Quello che si poteva implementare invece è ovviamente tutta la tridimensionalità dei villain (o del villain se si identifica solo Whispers e non la BPO) e lo si sta egregiamente facendo in questi primi 3 episodi.

Jonas: I’ve come to say goodbye.
I thought I had value to them, but it seems that time has passed.
They’re using me to send you a message.
They want you to watch.
We have to do something.
I’m sorry I failed you.

Nella catena alimentare della BPO Whispers non è cosi in alto, almeno non come lo era Croome, ma è senza alcuna ombra di dubbio il character più tridimensionale al di fuori del cluster dei sensates. L’aggiunta di Croome, che all’apparenza poteva risultare orientata ad una piramidalizzazione della BPO, va invece letta come una sottrazione in cui, per mancanza, si ostenta l’importanza di Milton Bailey “Whispers” Brandt. E lo si fa dannatamente bene tramite flashback, dettagli, frasi e found footage che richiamano alla memoria gli esperimenti di The OA. Sempre nella sua assenza, nonché lontananza fisica, Whispers prospera e fa crescere la sua ombra che si staglia sempre più imponente nelle vite dei sensates: il suo passato, gli esperimenti, il primo omicidio della bambina a Chicago o la morte di Croome sono tutti elementi che non fanno che aumentare la percezione della sua negatività e quindi, per diretta conseguenza, del suo potere.
Sempre ragionando per differenza si può constatare come la morte di Jonas sia utile per appesantire ulteriormente i toni già tesi di Sense8. Jonas è infatti sempre stato una sorta di guida, almeno per Will (e quindi per proprietà transitiva anche per tutti gli altri 7 sensates), e proprio grazie a lui si è potuti arrivare ad una conoscenza maggiore di Angelica, altrimenti bloccata nella figura della “madre suicida”. Sense8 quindi si priva volontariamente di un character che, nonostante il minutaggio relativamente scarso se considerati i vari tempi morti, aveva un peso discreto nell’economia della serie ma, oggettivamente, era anche arrivato al termine del suo percorso. Per lui si potevano vedere solo due strade: la fuga dalla BPO o la morte. Ha vinto la seconda.

Lito: That’s Todd.
One of Angelica’s cluster. 

This is the origin of their zombie factory.
Means Kolovi knew about it from the beginning.
These are early experiments of the men who I believe are responsible for your son’s disappearance.

Avevamo già fatto menzione della difficoltà (anche intrinseca alla serie) di rendere “utili” tutti i personaggi all’unisono, così come si era anche già detto che le (neo) sorelle Wachowski e Stracchino fossero molto fieri dei loro dialoghi composti da massime pacifiste e rigonfie di amore nonostante la diversità. Avevamo anche già detto però che la scelta di utilizzarli troppo spesso e solo per dare a tutti i character un motivo di esistere era esso stesso un motivo per non esistere. Inutile dire che anche in “Polyphony”, oggettivamente in maniera meno frequente rispetto a “Obligate Mutualisms” e “Who Am I?“, perdura questa tecnica con risultati non sempre graditi. Il rallentamento della storia è oggettivamente palese ma nel suo piccolo permette anche di vivere esperienze diverse grazie ai veri personaggi. La domanda però è una sola: quanto è interessante per lo spettatore tutto questo?
Poco, molto poco. Quando gli showrunner di Sense8 lo capiranno la serie potrà finalmente viaggiare verso altri lidi.

 
THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Combattimento di Sun
  • Addio di Jonas
  • Milton
  • Lentezza narrativa dovuta al troppo divagare
  • Addio di Jonas

 

Sense8 è una bella serie ma, come conferma “Polyphony”, è troppo votata all’estetica e si concede diversi momenti di relax, proprio quando non dovrebbe. Almeno la trama progredisce un po’.

 

Obligate Mutualisms 2×02 ND milioni – ND rating
Polyphony 2×03 ND milioni – ND rating

 

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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.

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