Supergirl/Arrow – 3×08 – Crisis On Earth X, Part 1 – 6×08 – Crisis On Earth-X, Part 2TEMPO DI LETTURA 10 min

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È proprio vero: a volte, per migliorare le cose, ci vuole solo un po’ di tempo e di pazienza. È passato un anno da “Invasion!” (qui e qui le nostre recensioni) ma, in termini di crossover, il parco delle serie tv supereroistiche della CW ha indubbiamente fatto passi da gigante. Non che il ritrovo annuale delle serie tv DC Comics della scorsa annata fosse andata male, però, analizzando solo il crossover solo da quanto mostrato nella prima metà, “Crisis On Earth-X” promette di laurearsi come la migliore rimpatriata DC/The CW viste finora. I motivi sono molti e, per facilitare la spiegazione e la lettura, ve le si elenca di seguito.

I Personaggi Ed Il Loro Uso

Salta subito all’occhio che, sia in Supergirl che in Arrow – parlando strettamente in termini di team-up – rispetto ad “Invasion!”, c’è un miglior uso di tutti i personaggi dei quattro show, cosa che ha contribuito a realizzare una situazione corale più omogenea e variegata. Ogni personaggio, all’interno delle due puntate, si prende la sua fetta di protagonismo portando avanti storyline personali (vedi gli “Olicity”) e altre inventate apposta per l’evento (vedi la botta e via tra Sarah Lance e Alex Danvers). Questo permette alla trama di non avere mai un punto di vista fisso, balzando da un personaggio all’altro con sapienza e creando un’atmosfera corale accattivante e ricca di situazioni da snocciolare. Ovviamente, in tutto ciò, c’è un dovuto occhio di riguardo ai vari “padroni di casa”; infatti, se si prende la 3×08 di Supergirl come esempio, c’è un enorme focus su personaggi come Flash e Freccia Verde ma nonostante ciò le trame legate a Kara Danvers rimangono leggermente in primo piano, proprio perché la prima parte di “Crisis On Earth-X” è nel suo serial.

Il Motivo Della Reunion

Come si diceva, “Invasion!” non era male però, rispetto al grande lavoro fatto dagli sforzi congiunti dei quattro serial DC/CW, “Invasion!” si svaluta a posteriori trasformandosi agli occhi degli spettatori nel tipico crossover tra supereroi avente come leitmotif un pretesto abbastanza infantile solo per riunire più superstar assieme. Quest’anno il MacGuffin è invece più serio e sensato dato che è rappresentato dal matrimonio tra Barry Allen e Iris West. È chiaro che “scusanti” del genere non capitino tutti i giorni ma, soprattutto, non possono neanche essere buttate lì come pretesti qualunque per riunire più personaggi. Per organizzare un matrimonio tra due personaggi ci vuole tempo e pazienza, eThe Flash ha impiegato ben quattro stagioni per poterci arrivare e metterlo in scena. Però, come si diceva all’inizio, il tempo spesso aggiusta tutto e se l’anno scorso ci si è trovati oltraggiati da un motivo stupido banale per dar vita al crossover, quest’anno la crew si fa perdonare dando un motivo che riesce a giustificare più sensatamente la presenza di tutti. Perfino quella di Supergirl.

Villains E Tematiche

“Aliens are sooo 2012” commenterebbero gli americani riguardo i Dominators. Diciamolo: per merito/colpa di Marvel’s The Avengers, il tema “supereroi contro alieni” si è un po’ svalutato. Il primo film sui Vendicatori diretto da Joss Whedon era impostato così bene, anche a livello di minacce, che oggi l’equazione che presenta i termini “eroi” e “alieni” dà subito vita al risultato “Avengers” facendo gridare tutti al plagio. Fortunatamente, quest’anno gli autori affondano con più veemenza le mani nel materiale in licenza della DC Comics, spingendole più a fondo possibile e dando vita a qualcosa che è proprio della casa editrice di Batman, Superman e soci, qualcosa che agli spettatori avrebbe dovuto far dire: “Ecco, questa è proprio ciò che mi aspetto da una serie tv della DC Comics”. E infatti è arrivata.
I villain di quest’anno – complice anche il fatto che siano i doppelgänger malvagi dei protagonisti – sono più cattivi, carismatici e meglio caratterizzati dei macchiettistici Dominators. Senza considerare il fatto che, non solo questi villain siano solo una versione malvagia dei protagonisti ma anche una versione nazista.  L’ispirazione a The Man In The High Castle (più il libro, che la serie) è palese, però ciò non toglie che l’utilizzo di qualcosa legato ad un evento reale come la Seconda Guerra Mondiale aiuta lo spettatore ad avvertire maggiormente la sensazione di tangibile minaccia, cosa comunque non da poco.

Nonostante le grandi migliorie, non mancano certi scivoloni ed errorini, che sono comunque poca cosa riguardo ai passi da giganti fatti, ma sono cose che vanno comunque sistemate. La prima è una certa stupidità galoppante degli eroi del Flarrow-Verse dimostrata specialmente nell’occasione in cui si presentano i “nazi-heroes” di Terra-X. Un conto sono gli altri, che è sempre possibile scambiarli per qualcun altro, ma quanto capita un personaggio che fa le stesse medesime cose di Supergirl, non viene forse il dubbio che possa essere Supergirl in veste nazi? A quanto pare no. L’altra cosa sta invece in una scena di pur fan-service, che avrebbe anche potuto galvanizzare lo spettatore, se solo fosse stata direttamente diversamente; ci si riferisce alla sequenza di vestizione, dove gli eroi passano dalla loro identità civile a quella in costume. Si, ecco, tutto molto bello, però – in quel preciso momento – è sembrato di vedere la metamorfosi dei Power Rangers. Mancava la canzoncina ed eravamo a posto.

Iris West: “How long you, brains, have time to find Nazis?”

Andando con ordine: esiste una dimensione parallela in cui i nazisti hanno vinto la Seconda Guerra Mondiale e quindi, ai giorni nostri, gli Stati Uniti non sono nient’altro che una colonia del Reich dove i Vigilanti hanno il compito di perseguire chiunque attenti al sistema costituito.
No, non è una serie televisiva tratta da Philip K. Dick (anche se i riferimenti costanti ed espliciti ci sono tutti, uno su tutti è la frase di Felicity “It was Oliver, but it wasn’t Oliver. It was Oliver in the high castle.“) ma la spiegazione di tutto il casino successo nella precedente puntata, cosa che il crossover finale aveva ampiamente esplicitato. Qui però viene ripetuto con enfasi narrativa esasperante perchè bisogna far vedere che “NOI amerikani siamo i buoni e odiamo i nazisti come nessun’altra cosa al mondo anche quando il nostro governo si comporta esattamente come loro“.
Retorica pro-USA a parte però l’episodio risulta comunque godibile ed è interessante vedere i supereroi del Flarrowverse confrontarsi con le loro controparti malvagie. Anche perchè proprio queste controparti sono l’elemento più affascinante dell’episodio in quanto, pur essendo convinte e decise nella loro ideologia criminale, lasciano trasparire tratti d’umanità che ne rivelano la psicologia complessa, molto più di quanto esse stesse vogliano ammettere.
Al contrario, i loro “originali” buoni ne dimostrano fin troppa in modo eccessivo, al punto da rallentare continuamente la trama per sovrapporre i loro sentimenti privati nei momenti meno opportuni (e sono loro stessi ad ammetterlo) tanto che viene quasi naturale, per una volta, parteggiare per i “cattivi”. Molto, infatti, sono i momenti puramente soapish e i dialoghi imbarazzanti che dovrebbero, in teoria, alleggerire la trama. ma che riescono solo, inevitabilmente, a sembrare irritanti e basta.
La puntata procede, dunque, alternando questi continui momenti di interazioni sentimentali tra i protagonisti delle serie e la ricerca dei nazisti invasori con molta (troppa) attenzione più sul primo aspetto che non sul secondo dove permangono ancora troppi buchi di sceneggiatura che probabilmente verranno spiegati nelle prossime puntate. E con una propensione a concentrarsi solo su alcuni protagonisti (in particolare al terzetto Arrow-Supergirl-Flash) lasciandone da parte altri che avrebbero potuto essere utili alla causa (il team-Leggende risulta ad oggi diviso, gli altri protagonsiti dove sono?). Tra questi il Team- Green Arrow che riesce a rubare la scena solo negli ultimi minuti dell’episodio, mentre in quelli precedenti non se n’era fatta alcuna menzione.
Così come molti altri momenti in cui i protagonisti compaiono dal nulla solo per attaccarsi alla battuta di un altro personaggio creando un effetto straniante e imbarazzante allo steso tempo (per lo spettatore). Al di là di questi evidenti difetti, comunque, l’azione mostrata in questi 40 minuti è veramente di alta qualità e con effetti in CGI azzeccati. Molto belle, inoltre, le coregorafie dei combattimenti che sperimentano continuamente soluzioni inedite mescolando i diversi stili di combattimento dei vari personaggi.
Il mega-crossover è ufficialmente partito e il cliffhanger finale preannuncia nuove sorprese per i personaggi che si ritrovano catapultati in un “nuovo mondo”.

 

Easter Eggs in Crisis On Earth X, Part 1
  1. A differenza degli altri crossover, per “Crisis On Earth-X” è stata creata una title card apposita.
  2. Questo è il primo episodio di Supergirl ad aver luogo interamente su Terra-1.
  3. Questa è la prima apparizione di Eobard Thawn nei panni di Harrison Wells da “Fast Enough“.
  4. Nel presentare i personaggi, Supergirl sconfigge un Dominator, villain del crossover dell’anno scorso.
  5. Cisco chiama Wells “Squidward” citando Squiddy, il polipo nonché vicino di casa di Spongebob.
  6. Quando Martin Stein spiega a Jax i nuovi poteri che potrebbe avere dopo aver bevuto quella fiala, Jax risponde acidamente se questo potrebbe trasformarlo nell’Uomo Ragno, citando il personaggio.
  7. Ad inizio episodio c’è un’altra citazione Marvel. Quando Freccia Verde-X affronta Guardian, quest’ultimo sfodera uno scudo a forma di distintivo dipinto con la bandiera americana. È una citazione a Capitan America e alla prima versione del suo scudo.
  8. Va anche detto che Guardian stesso è una citazione vivente di Capitan America, in quanto venne creato dagli stessi ideatori del personaggio (Jack Kirby e Joe Simon) un anno dopo la creazione del Capitano per la DC Comics. Prima apparizione: Star-Spangled Comics #7 del 1942.
  9. Per chi non segue Supergirl, Guardian è Jim Harper, un ufficiale di polizia che divenne un vigilante per trovare i delinquenti che la legge non riusciva a perseguire, descrivendosi come un guardiano della società dai criminali, per poi diventare la guardia del corpo del Progetto Cadmus. È il nonno di Roy “Arsenal” Harper ma, in storie recenti, la caratterizzazione è stata retconata come clone di Roy e non più nonno. Nel serial di Supergirl, Guardian non è Jim Harper ma Jimmy Olsen: il fotografo del Daily Planet amico di Superman.
Easter Eggs in Crisis On Earth X, Part 2
  1. Il crossover è stato pubblicizzato anche con una immagine promozionale disegnata da Phil Jimenez che ricorda molto le copertine dei fumetti.
  2. Terra-X esiste anche nei fumetti DC e la sua caratterizzazione è la stessa presentata dal telefilm: è una versione della nostra Terra in cui la Germania Nazista ha vinto la guerra. Editorialmente, venne creata per “dare qualcosa da fare” al gruppo conosciuto come i Freedom Fighters: un gruppo modellato sugli Invasori della Marvel capitanati da Capitan America. Dopo il reboot dei New52 questa Terra non esiste più, ma c’è qualcosa di molto molto simile: Earth-10, dove Superman è il capo del Terzo Reich.
  3. Questo è il primo episodio in cui non compare John Diggle, facendo di Oliver Queen/Freccia Verde l’unico personaggio a comparire in tutti gli episodi di Arrow.
  4. Felicty si riferisce a Oliver Queen-X come “Oliver in the High Castle”, citando l’omonimo libro e serie tv.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Miglior uso ed interazione dei personaggi
  • Villain intriganti
  • Sensazione di una minaccia reale
  • La tematica “Germania Nazista vince la guerra” fa sempre figo
  • Controparti negative dei protagonisti
  • Flarrowverse vs Flarrowverse
  • Just a quick reminder. Super speed: I don’t have it.” (cit. Arrow)
  • Freccia-kryptonite
  • Camminata in slow motion
  • Nuova coppia Mick Rory-Killer Frost?
  • Metallo
  • Gita nei lager nazisti su Earth-X (cliffhanger finale)
  • Sequenza della vestizione un po’ troppo da Power Rangers. Go Go, Justice League!
  • Momenti puramente soapish
  • Molta azione da parte dei 3 protagonisti solisti, poca da parte delle Leggende
  • Personaggi che spuntano dal nulla per dire le frasi giuste nei momenti giusti
  • Qualche buco di sceneggiatura qua e là
  • Team Green Arrow che compare alla cazzo di cane

 

Il nuovo mega-crossover, partito a rilento quest’anno (o almeno al di sotto delle aspettative), riesce a migliorarsi con il passare dei minuti grazie a scontri realizzati al solito molto bene ed un finale che vede tutti i supereroi nel campo di concentramento su Earth-X. Come direbbe Ettore Scola: Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l’amica misteriosamente scomparsa su Earth-X e a salvare la loro dimensione dall’invazione nazista?

 

Wake Up 3×07 1.92 milioni – 0.9 rating
Crisis On Earth-X, Part 1 3×08 2.71 milioni – 0.9 rating

 

Thanksgiving 6×07 1.11 milioni – 0.3 rating
Crisis On Earth-X, Part 2 6×08 2.52 milioni – 0.9 rating

 

 

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2 Comments

  1. Tutto sommato è un crossover molto bello, non c’è che dire.
    Io, però, non riesco a digerire l’ennesimo ritorno di Eobard Thawne.
    Principalmente sono due i motivi:
    1) l’eccessivo sfruttamento del personaggio, il cui continuo ritorno è all’inverosimile ridondante.
    Usato come antagonista di stagione due volte (prima stagione di The Flash e seconda di Legends of Tomorrow) e in entrambi i casi viene eliminata la sua esistenza dalla linea temporale (non sono certo se le morti possano essere definite simili, ma per lo meno la resa scenografica è la stessa).

    2) La coerenza di questo (nuovo) ritorno.
    Personalmente ho già faticato ad accettarne l’esistenza come residuo temporale così come mostrato in Flashpoint e nella seconda stagione di Legends of Tomorrow.
    (Ho gradito, invece, il residuo temporale come versione passata del personaggio nell’episodio “The Reverse-Flash Returns” della seconda stagione di The Flash)
    “Pretendo” una spiegazione che rientri nella logica dei viaggi spazio-temporali e affini del Flarrow-Verse.

    Tutto ciò soprattutto se si considera che quanto visto in questo crossover è una versione posteriore agli eventi di” Fast Enough” (finale prima stagione di The Flash) che “teoricamente” non dovrebbe più esistere.

  2. Ciao Anto e grazie per aver commentato! In linea di massima siamo molto d’accordo con te. Reverse Flash è l’ennesima dimostrazione che alla CW non interessi più di tanto creare una continuità temporale credibile e coerente. Se dovessimo fare gli avvocati del diavolo, alcune delle considerazioni che potrebbero essere venute in mente agli sceneggiatori sono:
    – RF è il nemico per eccellenza di Flash ed è molto “fumettistico” che ritorni a comparire ciclicamente, come lascia intendere d’altronde il dialogo finale nell’episodio di Legends del crossover in cui si prospetta un ennesimo ritorno di Thawne, magari anche con un volto/attore diverso.
    – Un altro aspetto che va considerato è che il crossover in generale è molto “manicheo” nel senso più banale del termine: buoni contro cattivi, bianco contro nero, Oliver Queen contro Oliver Queen, Kara contro Kara,… Da questo punto di vista però non potevano giocarsi di nuovo la carta di Barry Allen contro Barry Allen, per via della terza stagione e del ruolo consistente che ha avuto da poco Savitar. Reverse Flash in questo senso è la soluzione “ottimale” proprio perché l’esatta antitesi di Flash.

    Questo non vuol dire che l’introduzione di Thawne nel crossover non sia una vaccata, non solo per i motivi che hai fatto presente tu, ma anche per la totale assenza di background e giustificazioni che hanno portato questo residuo temporale (da dove sia saltato fuori non lo sapremo mai) a finire su Terra-X e a collaborare con i nazisti…

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