Supernatural 8×13 – Everybody Hates HitlerTEMPO DI LETTURA 4 min

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It’s a fucking Golem! No è solo John De Santis… Non sapete chi è? Nemmeno io ma Google è una fonte inesauribile di conoscenza se si cerca con una certa specificità gli argomenti. Nel nostro caso il frutto della mia ricerca non è la parola “Golem” ma è la pagina Wikipedia di John De Santis dove potete rendervi conto del perchè è tanto avvezzo al piccolo schermo e a ruoli simil Golem. I 206 centimetri dell’attore lo rendono decisamente idoneo al ruolo che ricopre in questo episodio e, lo ammetto, prima di scoprire che è realmente così alto avevo pensato ad effetti speciali stile Il Signore Degli Anelli, ed invece è tutto nature. De Santis è un veterano di ruoli dove serve solo la stazza e poco altro, non per nulla potreste ricordarvelo per aver interpretato Lurch ne La Nuova Famiglia Addams ma anche per essere già comparso in Supernatural in un altro ruolo da guest star nella 3×13 dove i veri protagonisti erano i Ghostfacers! Questo è probabilmente uno dei rari casi dove una guest star compare due volte nello stesso serial ma per interpretare ruoli diversi, d’altronde sono passati un po’ di anni da allora e siete tutti perdonati se non ve lo ricordate come inserviente fantasma, io stesso lo avevo rimosso.
Dopo questo breve ma, a mio avviso, necessario intro sulla guest star odierna, passiamo ai fatti del giorno che son ben due: la scoperta della sede dei Man Of Letters o Letterati che dir si voglia e la conoscenza dei Rabbini e della Thule. Non si può non apprezzare il cambio di rotta perpetrato da due puntate a questa parte da parte di Carver che ci fa dimenticare senza tanti rimpianti tutta la storyline riguardante Castiel-Crowley-Profeti concentrando tutta l’attenzione e gli sforzi narrativi sul ben più fresco e produttivo mondo dei Letterati. La scoperta della loro vecchia sede e di un’infinità di manoscritti catapulta i fratelli in un mondo completamente nuovo per loro che stravolge in parte il loro modus operandi abituale.
Loro si sono sempre fiondati sul caso partendo da notizie di eventi strani, da lì si sono finti agenti federali o simili e interrogando varie persone arrivano sempre alla soluzione del caso ma qui è diverso. Innanzitutto c’è un notevole salto temporale dalla scoperta della base a quando si tuffano nel nuovo caso del giorno, un salto che ci permette di capire quanto si stiano differenziando le posizioni dei due fratelli con Dean che preferisce l’azione allo studio dei libri, mentre Sam riscopre la voglia di studiare e si immedesima nel ruolo del Man Of Letter.
Poi c’è da notare come il caso del giorno in realtà non sia un vero e proprio caso ma sia frutto di una ricerca di persone ancora vive che potessero illuminarli circa le attività e le conoscenze dei Man Of Letters. C’è da rendere atto a Carver che questa brusca virata ha rinvigorito l’ormai flebile fiamma che alimentava la voglia di vedere Supernatural, una fiamma che aveva bisogno di nuova legna che è arrivata prontamente nel momento migliore. Magari è ancora presto per parlare di un miglioramento qualitativo della serie ma se non chiuderanno questa seconda storyline in un paio di episodi c’è da ben sperare per il futuro.
L’altro elemento che fa schizzare in alto l’asticella del gradimento per questo episodio è l’introduzione del binomio nazisti-rabbini. Se c’è una cosa che è rimasta uguale a discapito del passare del tempo e dell’abuso cinematrogafico quella è la passione americana per i nazisti. Già Indiana Jones ne aveva fatto il suo cavallo di battaglia, altri tempi e altri personaggi certo, rimane però la stessa passione hitleriana per l’occulto che qui viene fortunatamente riscoperta. Per la precisione non è la passione di Hitler ma della Società Thule, una setta realmente esistita ai tempi del nazismo che mirava ad entrare in contatto tramite riti occulti con gli “Antichi Maestri Sconosciuti” che fuggiti dal Tibet si sarebbero rifugiati nella mitica città sotterranea di Agarthi, nel cuore della Terra.
Lo scopo della Thule era quello di far sì che la razza ariana, considerata come una razza di semidei, distruggesse la razza ebraica per ricostruire la razza superiore. Come vedete le analogie con la Società Thule mostrata da Supernatural sono tante e questo aumenta ancora di più il valore narrativo di questa puntata che risulta, per quanto possibile, realistica ed adesa agli anni buii del nazismo. Lo stesso Golem così come viene descritto è frutto di un attento studio fatto sulla mitologia ebraica che lo voleva appunto come difensore del popolo ebraico e nello specifico come servo ubbidiente del suo creatore.
Insomma, una grande puntata che dimostra quanto Supernatural possa dare ancora se rimane su questi binari. Bisogna vedere se ci rimane però…

 

PRO:

  • Società Thule + Rabbini + Golem = puntata strepitosa
  • Introduzione graduale nel mondo del Letterati
  • Nessun tempo morto e ritmo sempre abbastanza coinvolgente
CONTRO:
  • Irreperibilità di Castiel e Garth

 

Avendo dato 4,5 alla scorsa puntata e non essendo diminuita la qualità in questa non mi resta che concedergli un onorato 4,5. E se un episodio buono è un caso e due possono essere una coincidenza, aspettiamo il terzo prima di erogare complimenti a caso… Nel frattempo vi informo che la serie è appena stata rinnovata per una 9° stagione…

 

VOTO EMMY

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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.

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