The Walking Dead 3×09 – The Suicide King – FratelloTEMPO DI LETTURA 7 min

/
0
(0)

Eccoci finalmente giunti alla seconda parte della terza stagione di TWD. La situazione nella quale eravamo rimasti a dicembre scorso era molto buona in quanto a qualità delle puntate e lo show, al contrario della scorsa stagione, si è dimostrato essere una grande garanzia per la AMC. Tutto sommato anche questa 3×09 non delude le aspettative anche
se chi si aspettava un re-inizio “degno” della 3×01 sarà rimasto un po’ deluso.

Daryl e Merle finalmente si rivedono dopo tanto tempo, tuttavia le circostanze in cui si ritrovano faccia a faccia non sono certamente tra le migliori; Il Governatore infatti, furioso per quanto accaduto nelle ultime ore a Woodbury, ordina al suo ormai ex braccio destro di dimostrare la sua fedeltà uccidendo il fratello in uno scontro in quella che può a tutti gli effetti essere definita “l’arena” della piccola comunità. Merle inizia subito a picchiare duro il fratello cosa che però si dimostra essere solo una copertura per permettere ai due di scappare. A dare man forte alla loro fuga, intervengono Rick e Maggie che si mettono a sparare ed a gettare cortine fumogene in mezzo all’arena; è così che il gruppo dell’ex sceriffo riesce finalmente ad evadere dalla cittadina lasciandosi alle spalle un furioso Governatore pronto a gridar vendetta.

Parliamoci chiaro l’episodio in sè è ben fatto non c’è che dire, soprattutto fino alla fuga da Woodbury, ma così com’è capitato con un altro paio di puntate di questa serie ci si trova di fronte ad una specie di episodio di stallo.
Si sa, non si può sperare di avere carneficine a caso ogni 7 giorni ed è chiaro che si deve dare una tregua ai protagonisti di tanto in tanto ma il pubblico, in primis io, è sempre esigente.
Per nostra fortuna comunque “The Suicide King” si rivela essere un episodio più che buono che getta le basi per un prosieguo della storia alquanto “incandescente”. I primi 10 minuti sono i più adrenalici e ci mostrano i nostri eroi in fuga da Woodbury dopo una feroce sparatoria… fuga che più avanti scopriremo avere pesanti ripercussioni sull’intera comunità. D’altra parte anche la situazione che si viene a creare nel gruppo di salvataggio di Rick non è delle migliori: i recenti attriti tra Merle con Michonne, Glenn e Maggie non fanno altro che rendere la convivenza del gruppo ancora più difficile e insopportabile. Nessuno infatti è disposto a riprendersi Merle in squadra… eccetto suo fratello. Daryl infatti, nonostante il carattere alquanto difficile da gestire di Merle, non è disposto a lasciarlo senza protezioni e da solo in balia dei walkers, a maggior ragione dopo averlo ritrovato dopo tanto tempo. Ed è così che infatti parte del gruppo si separa: Merle ed Daryl vanno per i fatti loro ed il resto del gruppo se ne ritorna alla prigione.
C’è da precisare che però anche Michonne non sembra ancora godere di totale fiducia ed essendo anch’essa una testa calda Rick decide di portarla in penitenziario con loro (visto il prezioso aiuto che ha dato a lui ed agli altri) per poi lasciarla al suo destino una volta datele le cure necessarie per farla stare meglio.
Se non altro così gli sceneggiatori si sono tolti di mezzo una bella gatta da pelare a livello di sceneggiatura: tra Merle, Daryl e Michonne (senza contare Tyreese) c’erano decisamente troppe testa calde da gestire all’interno del gruppo quindi almeno per un po’ non ci saranno problemi di coesistenza. Un bene per loro ma un peccato per noi visto che la serie potrebbe solo che giovarne ulteriormente.
C’è però una cosa da notare, ovvero che Rick ora ha perso (momentaneamente?) un grande alleato la cui mancanza si farà sentire e non poco. Di maschi alpha nel gruppo oltre a lui e Daryl non ce ne sono perchè Glenn e Carl hanno la stessa potenza fisica e lo stesso carisma. Sorge quindi spontanea la domanda: Tyreese saprà essere un degno sostituto?
Nota personale: ringrazio Merle per non perdere mai la sua strafottenza e la sua ironia a prescindere dalla situazione nella quale si trova. E’ un bastardo, ma un bastardo che fa ridere.
Come ho detto prima però anche la cittadina di Woodbury non è più unita come un tempo. Dopo il recente attacco da parte di un gruppo “misterioso” tutta la comunità è spaventata e non si sente più al sicuro tra le mura della città; è per questo infatti che molte persone decidono di lasciare Woodbury nonostante i tirapiedi del Governatore vogliano trattenerle con le cattive maniere. Personalmente la trovo una scelta completamente idiota, okay che ai fini della trama fosse necessario mostrare tensione all’interno della cittadina ma perchè andarsene da soli allo sbaraglio fuori da Woodbury quando qua sia ha sicuramente una maggior protezione? Con scorte limitatissime di cibo ed acqua oltretutto. Mah…
Ad ogni modo, a seguito dell’agguato della notte precedente, alcuni zombie sono entrati nella roccaforte  iniziando a mietere le prime vittime. Ecco che quindi appare il Governatore che decide di uccidere davanti a tutti un uomo morso poco prima; la scena lascia molte persone interdette e desiderose di una spiegazione. In tutto ciò è evidente che la popolazione di Woodbury è stata abituata troppo bene tra le mura e non ha, come dice lo stesso Governatore, la più pallida idea di cosa ci sia lì fuori.
Il Governatore sembra essere ancora scosso ed arrabbiato per quanto successo solo poche ora prima e non è dell’umore giusto per dare spiegazioni ai suoi cittadini e non è un caso che tratti male pure Andrea.
E’ così che quest’ultima decide di sua spontanea volontà di prendere il comando al posto di Philip; la scelta si rivela giusta visto che il suo discorso d’incitamento pare scuotere la folla nuovamente desiderosa di rimanere in città. Adesso che però la ragazza sa che il Governatore le aveva tenuto nascosto il fatto che aveva come prigionieri Glenn e Maggie è da capire quale sarà la sua reazione. Questa bugia è stata probabilmente la cosa che più di altre cose ha “aperto” gli occhi ad Andrea su che tipo di persona è in realtà il buon Philip, per ora però decide di aiutarlo dimenticandosi da bionda quale è l’acquario, la figlia zombie, le menzogne e la lotta fratricida. La sagra del no-sense…
Meanwhile at the Prison il gruppo di Tyreese insieme agli altri personaggi rievocano l’atmosfera della stagione precedente scatenando folate di noia e sbadigli. E’ come se l’episodio sia stato scritto da due persone diverse perchè la presenza di covoni di fieno nelle scene della prigione contrasta e stona moltissimo con il ritmo più frenetico dei primi 10 minuti. Scelte narrative molto discutibili ma per una volta ci può stare.
Comunque nella prigione dopo che Hershel ha detto a Tyreese di non abituarsi troppo all’idea di stare là con loro, il suo gruppo dimostra cattive intenzioni verso Carl, Carol e gli altri ed è intenzionato ad impossessarsi del carcere considerandolo un posto relativamente sicuro. Purtroppo però non hanno fatti i conti con l’oste ed infatti Rick, una volta tornato a “casa”, dimostra fin da subito una certa riluttanza ad accettare nuovi coinquilini. Tuttavia considerando la probabile rappreseglia del Governatore, l’ex sceriffo farebbe bene a cercare nuovi alleati e Tyreese e Michonne sarebbero la scelta migliore.
Come ciliegina sulla torta Rick sembra essere in pessime condizioni psicologiche, le stesse in cui versava poco dopo la morte di Lori. E’ evidente che lo stress causato dal rapido susseguirsi degli eventi è stato eccessivo ed infondo pure lui è pur sempre umano. Essere il leader del gruppo ha comportato una serie di responsabilità di cui solo ora inizia a sentirne veramente il peso. Emblematiche sono le scene dove stringe fra le mani la piccola Spaccaculi/Asskicker e non ha bene l’idea di cosa “fare” e nel finale di puntata mentre si trova in mezzo a tutti ha una visione di una donna misteriosa che pare proprio essere Lori. Per chi se ne fosse dimenticato la puntata precedente gli era apparso anche Shane nel mezzo della battaglia, per cui l’apparizione di Lori non è un semplice caso. Ormai appare chiaro a molti che non si può fare un affidamente completo su di Rick, se ne è accorto perfino Babbo Hershel.


PRO:

  • Il Governatore sta diventando sempre più la sua controparte del fumetto
  • Merle stronzissimo
  • Rick in crisi allucinogene
CONTRO:
  • Daryl lascia il gruppo
  • Lentezza narrativa insopportabile della 2° parte dell’episodio
  • Si concede troppo spazio alla seconda figlia di Hershel di cui ancora non si riesce a ricordarsi il nome invece che fare qualcosa di più produttivo come concentrarsi su Daryl e Merle
  • Sagra del no-sense targata Andrea

Come già detto precedentemente questo è stato un episodio di transizione, buono ma lo show ci ha abituato a risultati migliori. Ed a giudicare dalla piccola preview dell’episodio di settimana prossima non abbiamo di che preoccuparci, credo…

VOTO EMMY

Quanto ti è piaciuta la puntata?

0

Nessun voto per ora

Precedente

Raising Hope 3×16 – 3×17 – Yo Zappa Do (Part 2) – Sex, Clown And Videotape

Prossima

Supernatural 8×13 – Everybody Hates Hitler