Supernatural 8×23 – SacrificeTEMPO DI LETTURA 4 min

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Dopo la messa in onda di “Sacrifice”, voci di corridoio vogliono Sera Gamble in lacrime in un angolo del suo studio che sommessamente continua a ripetere con le mani trai capelli e ciondolando la testa “Jeremy Carver è il mio pastore, lui mi guida nei sentieri oscuri e senza di lui non sono nulla”. Come dissentire…
È passata quasi una settimana da quando ho visto questo season finale ed in tutto questo periodo sabbatico preso per digerire la visione francamente l’unica frase che continua ad echeggiare nella mia testa è: porca puttana. Si, non mi esprimo mai così nelle recensioni perchè non è da me e vorrei mantenere un certo savoir faire ma stavolta non è possibile, non dopo che gli Angeli sono caduti come meteore dal cielo e quest’immagine non mi si cancella dalla testa. Un season finale del genere non si vedeva dai tempi della 5° stagione e decisamente all’alba di una 9° stagione le speranze di rimanere shockati ancora una volta erano ben distanti, ci sbagliavamo fortunatamente.
Ci sbagliavamo anche su Metatron che ci ha bellamente trollati tutti alla stragrande in un modo che difficilmente sarebbe stato prevedibile perchè tutti i fari con su scritto “Enemy” erano puntati su Crowley e Naomi, erroneamente. Ora Naomi è morta (fate pure partire un coro di applausi e trombe da stadio), il Re dell’Inferno è stato quasi ucciso, ma comunque in generale lo abbiamo abbandonato in uno stato di umanità che mai avremmo immaginato prima, e Abaddon gironzola felice nei prati in attesa di ammazzare il suo Re e sottrargli la corona. Ah si e dimenticavo: ora tutti vogliono morto Metatron, giustamente. Ma quanta carne al fuoco hanno messo negli ultimi 2 minuti? E non sto dicendo che già prima non ce ne fosse, sia chiaro…
E dopo questa girandola di emozioni e pensieri farneticanti cerchiamo di fare il punto della situazione e partiamo subito da quella che è forse la più grande sorpresa di tutte ma che è passata in secondo piano dopo la visione delle “meteore”: Castiel umano. Genialata o pazzia che sia questo lo sapremo solo nella prossima stagione quando Castiel, promosso a regular, imperverserà nelle storie dei Winchester. Molti si sono sempre chiesti cosa avrebbe comportato questo, ebbene a settembre lo scopriremo grazie al golpe di Metatron, alla caduta di tutti gli Angeli sulla Terra e alla differente trasposizione di un personaggio amato da tutti che ora si ritrova a convivere senza i suoi poteri e, è proprio il caso di dirlo, con le ali tarpate. La nuova condizione di Castiel non necessariamente è una condizione spiacevole perchè lui da quando ha cominciato a frequentare Sam e Dean ha apprezzato sempre più il genere umano, il loro modo di vivere e le loro invenzioni, quindi se da un lato perde il suo enorme potenziale dall’altro il suo personaggio potrebbe acquistarlo nel campo personale ed emotivo. Come dicevo, non necessariamente un male.
Sul fronte delle 3 prove per chiudere i cancelli dell’Inferno vediamo sostanzialmente una battuta d’arresto improvvisa grazie alla rivelazione di una Naomi pentita che avverte Dean dell’imminente morte di Sam, in quanto l’ultima prova consiste nel “sacrifice” del titolo e cioè nella morte di colui che ha intrapreso le prove. L’amore fraterno è una tematica che non svanirà mai e che, se per qualche assurda e strana ragione non vi fosse ancora chiara, è stata spiegata per filo e per segno da un Dean terrorizzato di perdere il suo fratellino nel finale. Anche qui non si può non rimanere un attimo spaesati: le prove vengono sospese a tempo indeterminato, Sam rimane in quello stato di decomposizione atomica da cui difficilmente riuscirà a guarire e Crowley è stato reso più umano. Dean ha sempre posto il bene di suo fratello prima di qualsiasi altra cosa e, anche se Sam non l’ha fatto quando era in Purgatorio, lo ha sempre perdonato qualsiasi cosa avesse fatto. Stavolta non sarà da meno, a costo di lasciare aperti i cancelli. Il cambio di piano repentino non è nuovo a Supernatural ma un cambio di situazione come questo difficilmente lo avevamo visto prima, quindi è normale rimanere confusi.
Avrete capito che la prossima stagione sarà una bella patata bollente da gestire per gli sceneggiatori visto che ci sono centinaia di Angeli sparsi in tutto il mondo e non è difficile immaginare il casino che ne verrà fuori specialmente ora che dei due Angeli di fiducia dei Winchester uno è diventato umano e l’altro si è rivelato uno sporco traditore e su entrambi non si può più contare.
L’adrenalina in corpo dopo il finale c’è ancora e sfido chiunque la notte di S. Lorenzo a non ripensare agli Angeli che cadono nel firmamento terrestre non appena vedrete una stella cadente. Inutile negare, questa scena rimarrà per sempre indelebile nella storia della tv, o almeno fino a quando Carver non ci sorprenderà ulteriormente supernado sè stesso.
Tra parentesi lo volete un easter eggs? In casa The CW hanno pensato bene di chiamare entrambi i season finali di Supernatural e di Arrow “Sacrifice”, ed il bello è che il titolo calza pure a pennello. Geni incompresi.
 

PRO:

  • “The Angels. They’re falling”
  • Castiel umanizzato
  • Metatron ha trollato tutti
  • Naomi finalmente morta
  • Crowley non umanizzato del tutto
  • Abaddon pronta a scatenare “l’inferno”
CONTRO:
  • Castiel umanizzato(?)

 

Estasi celestiale. Alla faccia di tutti i Leviatani e di Sera Gamble questo è l’episodio perfetto da 3 anni a questa parte. Niente da dire se non che sto ancora asciugandomi la bava. Jeremy Carver blowed up my mind.

 

VOTO EMMY

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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.

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