The Act 1×08 – FreeTEMPO DI LETTURA 4 min

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“What happened to Bonnie and Clyde in the end?” 

 

Quando lo scorso marzo The Act ha fatto il suo esordio su Hulu, è bastata la visione del primo episodio per rendersi conto di come questo prodotto rischiava di diventare un nuovo gioiellino del network in questione. “La Maison Du Bon Reve” aveva presentato sin dalle prime scene un true crime che, anche per i meno informati riguardo la vera storia dietro la vicenda, riusciva a far immergere a pieno lo spettatore in questo abisso di abuso emotivo e non. Il modo in cui lo show è proseguito, poi, ha mostrato in maniera sempre più accentuata come una storia trattata al meglio, una caratterizzazione eccellente dei personaggi e delle prove attoriali magistrali, rendessero The Act uno dei migliori prodotti dell’anno.
“Free” è l’ultimo capitolo di questa tragica storia e va sottolineato come gli autori non abbiano sbagliato nulla nella presentazione neanche in quest’ultima fase. A seguito dei minuti finali di “Bonnie & Clyde”, era il destino di Gypsy (ma anche quello di Nick) ad essere in bilico, con le accuse pronte a pendere sulla sua testa. L’intero episodio viene così suddiviso in due blocchi, utilizzando uno stile simile a quello delle prime puntate quando i flashback della vita di Gypsy e Dee Dee si avvicendavano a scene del presente con il ritrovamento del cadavere di quest’ultima. In quest’occasione, invece, con il presente incentrato sul processo dei due ragazzi, è la notte dell’omicidio ad emergere finalmente in tutta la sua minuziosità.
La prima parte dell’episodio ha il merito di approfondire ulteriormente il personaggio di Gypsy, una ragazza che lo spettatore ha imparato a conoscere pian piano nel corso delle precedenti puntate, arrivando a comprendere anche una qualsivoglia ambiguità da parte sua, naturalmente formatasi dopo anni passati sotto il dominio maniacale della madre. A rendere il tutto ancora più meravigliosamente complesso, poi, è l’inclusione in questa prima metà di episodio di alcuni personaggi vicini, in un modo o nell’altro, alla ragazza. Se infatti la conoscenza della figura del padre aiuta a considerare maggiormente la parte fanciullesca di Gypsy e quella della sua infanzia rubata, sono i rapporti con le sue ex vicine di casa a rendere il tutto emotivamente ancora più forte. Il ruolo dato a Lacey e Mel è stato fondamentale per tentare di mostrare parte della vecchia Gypsy ma, allo stesso tempo, ha dato voce a questi due personaggi secondari mostrando le loro diverse reazioni: dai quasi sensi di colpa di Lacey per non essersi accorta di niente, alla rabbia più “fredda” di Mel; soprattutto il faccia a faccia con quest’ultima, ha regalato un intenso scambio di punti di vista, mentre la stessa Mel faceva le veci dello spettatore cercando di capire chi fosse davvero come persona Gypsy.
La seconda parte di episodio, invece, attraverso i flashback della notte dell’omicidio, regala una perfetta rappresentazione scenica di ciò che è avvenuto nella casa color di rosa negli attimi che hanno portato alla morte di Dee Dee. Tutta la resa dell’intera operazione è stata di alto livello, dall’estrema aria ansiogena che si respirava attraverso i lenti e studiati movimenti di Gypsy e Nick per i corridoi della casa, all’enorme peso emotivo trapassato per il viso della ragazza, senza contare i flash pronti a tormentare Gypsy che hanno pian piano assunto un potente significato con l’avanzare dell’episodio (esempio lampante il quadro nel bagno fissato dalla ragazza mentre Nick compieva l’omicidio).
Ma a conti fatti, è Gypsy la protagonista assoluta dell’intera puntata; Joey King è stata fenomenale nella sua interpretazione durante tutto il corso degli otto episodi e in “Free” non ha fatto altro che sottolineare le sue eccellenti prove attoriali, regalando una performance esemplare. L’ambiguità del personaggio di Gypsy resta fino alla fine ad aleggiare sulla storia, mentre a fare da sfondo rimane, anche in quest’ultimo episodio, il rapporto nocivo tra la ragazza e la madre, radicato così nel profondo ed impossibile da estirpare anche dopo l’omicidio.
The Act, chiude dunque il suo cammino, confermandosi piacevolissima sorpresa primaverile targata Hulu. L’eccellente regia, la narrazione sempre ottimamente bilanciata tra fatti realmente accaduti ed elementi indubbiamente dallo stampo più televisivo e, come già sottolineato, la bravura delle protagoniste, hanno reso il prodotto degno di essere assolutamente preso in considerazione nel palinsesto televisivo.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Joey King meravigliosa nei panni di Gypsy
  • L’ambiguità di Gypsy 
  • Finale ottimamente gestito tra presente in tribunale e flashback dell’omicidio
  • L’accento posto sui personaggi di Mel e Lacey, fondamentali ai fini di un quadro emotivo generale 
  • Una serie che si è dimostrata eccellente a 360°
  • Perfezione anche nell’intero comparto tecnico 
  • Per quanto giusto ai fini della narrazione, dispiace la minima presenza di Patricia Arquette in quest’ultimo episodio 

 

“Welcome to the rest of your life.”

 

Bonnie & Clyde 1×07 ND milioni – ND rating
Free 1×08 ND milioni – ND rating

 

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Nata con la passione per telefilm e libri, cresciuta con quella per la scrittura. Unirle è sembrata la cosa più naturale. Allegra e socievole finché non trova qualcosa fuori posto, il disordine non è infatti contemplato.
Tra una mania e l'altra, si fa carico di un'estenuante sensibilità che la porta a tifare per lo sfigato di turno tra i personaggi cui si appassiona: per dirla alla Tyrion Lannister, ha un debole per “cripples, bastards and broken things”.

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