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The Act 1×05 – Plan BTEMPO DI LETTURA 3 min

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Grazie a un breve salto temporale di inizio puntata, ci si rende conto come in pochi anni la situazione sia drasticamente cambiata.
Infatti ad essere veramente malata stavolta è Dee Dee, la quale afflitta da una grave forma di diabete riesce a malapena a camminare e gradualmente perde il controllo sulla vita della figlia.
Una completa inversione dei ruoli rispetto ai precedenti episodi, costruita sapientemente dagli autori puntata dopo puntata, senza mai esagerare o cadere in banalità.
Gypsy ormai ha una vita segreta ben sviluppata, con un ragazzo, Nick, disturbato tanto quanto la madre, con il quale ha instaurato un malsano e perverso rapporto da diversi anni e diversamente non poteva essere visto che la repressione sfocia sempre nella perversione.
Il ragazzo, chiaramente disturbato e forse con qualche ritardo mentale visto che non riesce a memorizzare nemmeno una semplice frase, viene lentamente manipolato da Candy, alter ego di Gypsy, che sfruttando il bipolarismo del suo principe azzurro, forse più tendente al nero in realtà, vuole finalmente liberarsi dell’ingombrante presenza della madre, ancora una volta splendidamente interpretata da Patricia Arquette, una performance eccelsa da Emmy.
Ed ecco allora che scene come quella della sala cinematografica, o nei bagni del cinema, dove Gypsy perde la verginità, assumono tutto un altro significato con il finale di puntata: i need Victor, alter ego di Nick cattivo e sicuro di sé, senza il quale la coppia non potrà mai essere libera.
Rispetto al primo e al secondo episodio, realizzati egregiamente ma resi oltremodo pesanti da una storia drammatica che rendeva la visione non certo leggera, l’evoluzione della trama orizzontale è stata notevole, nonostante le poche puntate trascorse, così come quella dei characters, anche se per Dee Dee forse sarebbe più corretto parlare di involuzione.
Dopo cinque appuntamenti la strada sembra segnata per un finale che parzialmente già si conosce fin dall’inizio della stagione, ma non viene certo meno la curiosità sulle modalità attraverso le quali si arriverà alla morte della Blanchard e relativa fuga di Gypsy.
Il merito è di una scrittura di altissimo livello, che passo dopo passo, senza mai strappi narrativi fuori luogo, ha cambiato le carte in tavola. Ne è un esempio la scena della legatura dei polsi, espediente ricorrente tramite il quale Dee Dee puniva la figlia: dopo la scoperta del mondo BSDM da parte di Gypsy, viene sopportata senza troppi problemi, quasi fosse l’ennesima sfida verso la figura materna, non più in grado di reprimere la vita di una ragazza ormai troppo grande.
La maturazione del personaggio è tale che ormai manipola e mente sempre più spesso alla madre, ingannandola e portando avanti senza problemi una seconda vita, riuscendo anche a convincere Nick/Victor a stare dalla sua parte, anche se questo significherà, probabilmente, uccidere.
La consapevolezza di se stessa per Gypsy è ormai completa, non resta che vedere i frutti di questo splendido percorso, scritto, recitato e realizzato nel migliore dei modi.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Patricia Arquette eccelsa, datele un Emmy
  • L’inversione di ruoli tra Gypsy e la madre
  • L’introduzione di Nick, ottima a spezzare la dualità madre-figlia
  • Victor & Candy, la nuova vita segreta di Gypsy che manipola il suo ragazzo
  • La costruzione perfetta della narrazione, che ci porterà infine all’omicidio di Dee Dee. Complimenti agli autori
  • “I need Victor”
  • Niente da segnalare

 

Un altro episodio perfetto per The Act, dove trovare qualcosa di negativo risulta veramente impossibile. Una scrittura di altissimo livello, una Patricia Arquette in stato di grazia e una storia che già di per sé era veramente interessante: non si può che dare, ancora una volta, il massimo dei voti. Senza dubbio The Act, insieme a The Handmaid’s Tale, rappresenta il miglior prodotto seriale di casa Hulu e in generale tra i migliori di questo 2019, anno per ora molto deludente riguardo il mondo della serialità. Giunti a tre episodi dal termine, non si può che continuare la visione di questa serie con aspettative altissime.

 

Stay Inside 1×04 ND milioni – ND rating
Plan B 1×05 ND milioni – ND rating

 

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Venera due antiche divinità: Sergio Leone e Gian Maria Volontè.
Lostiano intransigente, zerocalcariano, il suo spirito guida è un mix tra Alessandro Barbero e Franco Battiato.

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