La vera novità di questa stagione di The Lady è la pelle delle donne, molto più coperta rispetto a quella degli uomini: la Del Santo conferma la sua presa di posizione contro la società maschilista che vuole a tutti i costi vedere le tette al grido di #escile il nudo femminile a discapito dell’addominale in bella mostra. La produttricesceneggiatriceregistacostumista Lory non ci sta, e offre un prodotto all’avanguardia dove a spogliarsi è l’animo umano e dove l’indiscussa protagonista è la nostra Lona. La terza puntata si apre con il monologo di quella che possiamo definire l’antitesi della Lady, Zora, una donna che non deve chiedere mai, fiera del suo smoky-eyes, della sua chioma bionda e soprattutto esperta di comunicazione: “sono un wi-fi, trasmetto ai miei devoti il senso del dovere verso concetti e ideologie che io prediligo“. La villain di questa stagione sa come manipolare i suoi uomini muscolosi con sopracciglia da tronista e non ha paura di usarli per eliminare la concorrenza e imporsi nel mondo. Zora una darkettona post punk ma dal risvolto tamarro sprona i suoi seguaci utilizzando l’approccio zen, invitandoli alla meditazione e al rilassamento degli organi genitali dei muscoli del cervello: insomma, un personaggio interessante e intrigante che darà del filo da torcere a Lona.
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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.