“I’ve decided it’s time to let you in on a secret. We didn’t plan to have another child. This is our ‘oops’ baby accidental, unscripted, but not unwanted… Not by me, anyway. We took a rare weekend away for a friend’s 40th. My mother minded the kids. I drank too much, danced. Made love in the morning. And now there’s a new small human joining our family. Hail Caesar says, if it’s a girl, we should call her Roulette.”
The Secrets She Keeps è un thriller psicologico australiano andato in onda il 22 aprile dello scorso anno su Network Ten, ma messo a disposizione come parte della promozione “10 shows in 10 days” di 10 Play all’inizio dello stesso mese. Solo un anno più tardi, ad aprile 2021, lo show approderà in America, per la precisione come titolo disponibile nel servizio streaming della AMC. Una miniserie composta da soli sei episodi basata sull’omonimo romanzo di Michael Robotham, una storia dai possibili risvolti carichi di interesse, e due attrici, Laura Carmichael e Jessica De Gouw, già apparse in produzione più rinomate (Arrow, Downtown Abbey, Dracula): elementi semplici che solleticano lo spettatore e fanno balenare un enorme “perché no?” mentre si domanda se recuperare oppure no questo show, specialmente in un momento di generale magra in cui le grosse produzioni sono momentaneamente ferme ed i nuovi prodotti rilasciati settimanalmente risultano più che dimenticabili.
THRILLER PSICOLOGICO? SÌ, MA NIENTE DI SERIO
Questo primo episodio di The Secrets She Keeps, tuttavia, ben poco ha da spartire con l’etichetta “thriller psicologico” con cui viene presentato al grande pubblico in quanto, ovviamente, si ritrova a dover fare da Cicerone allo spettatore, obbligandolo a conoscere volti, vite, dinamiche familiari, possibili situazioni di interesse. I circa quaranta minuti di visione vengono fagocitati dalla presentazione delle due protagoniste (Agatha e Meghan) contrapponendole in ogni singolo aspetto: famiglia, lavoro, gravidanza.
Agatha vive una vita mediocre, costretta a lavorare all’ottavo mese di gravidanza perché completamente sola ed abbandonata. Il padre del bambino (Hayden) che porta in grembo è lontano da casa in quanto occupato con il proprio dovere da militare.
Meghan, all’opposto, sembra trascorrere una felice gravidanza tra le mura domestiche, appoggiata da un marito presente con cui si riappacifica giusto in conclusione di episodio.
Da annotare, poi, la capacità di Agatha di manipolare la realtà ed i fatti affinché rispondano alla sua necessità. Hayden, prima di partire, l’aveva lasciata e, con questa scusa, la donna non lo informa della gravidanza fino all’ultimo e, una volta ricevuta la risposta sbagliata, decide di andare direttamente dai genitori di lui per informarli dell’accaduto giocandosi così la carta della vittima. Cosa che, tra l’altro, sembra riuscirle abbastanza bene visto che riesce a farsi aiutare economicamente dai futuri (?) suoceri e a riprendersi l’ex fidanzato. Molti elementi introduttivi e situazioni si risolvono in un happy ending nel giro di un solo episodio; The Secrets She Keeps deve ancora decollare e questo pilot, prettamente introduttivo, aiuta solo in parte. Vedere alcune dinamiche (come il litigio tra Meghan ed il marito) risolversi tra baci ed abbracci senza che nulla si sia veramente mosso, fa dubitare abbastanza della bontà di ciò che potrebbe accadere nei prossimi cinque episodi. Anche se il fattore thriller, momentaneamente lasciato in disparte, potrebbe prendere il sopravvento e movimentare la narrazione allontanandola dalle dinamiche dei family drama che tanto poco si addicono ad una storia di questo tipo.
Per quanto Agatha sia ossessionata da Meghan e sembra voglia rubarne l’identità (anche se Dwight Schrute avrebbe da dire, poiché “identity theft is not a joke, Jim! Millions of families suffer every year!”) si fatica a ritrovare per ora nei comportamenti della donna un forte accenno di psicosi che possa effettivamente scaturire in un atto violento. Sarà interessante capire quale sarà l’interruttore che farà scattare il tutto e quando, esattamente, succederà.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
|
|
Una serie tv australiana, uscita nel 2020, approda oltre un anno dopo in America, sulla AMC. Un primo episodio blando e molto introduttivo, ma che lascia trasparire alcuni elementi che potrebbero valer la pena di una visione. D’altra parte sono solo sei episodi, cosa potrebbe mai andare storto?
Quanto ti è piaciuta la puntata?
0
Nessun voto per ora
Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.