Marvel’s Agents Of S.H.I.E.L.D. 2×15 – One Door ClosesTEMPO DI LETTURA 7 min

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Se dovessimo descrivere gli avvenimenti di questa puntata in una sola frase, questa sarebbe egregiamente rappresentata dal proverbio: “si chiude una porta, si apre un portone”. Se poi diamo un’ulteriore occhiata al titolo dell’episodio, scopriamo che anche gli Americani possiedono un corrispettivo Inglese di questo proverbio, che recita a sua volta: “when one door closes, another one opens”; viene quindi da pensare, che forse non siamo stati noi a trovare una descrizione così adatta e brillante per descrivere “One Door Closes”, ma che è stato l’episodio stesso a suggerirci il modo per descriverlo, oltre che per comunicarci, che questo è l’inizio della fine. Come dite? Siamo un po’ troppo drammatici? Forse. Ma riguardate attentamente gli avvenimenti di questa quindicesima puntata della seconda stagione, e converrete anche voi, che questa è la spintarella che da vita al moto inarrestabile della valanga.
Avete probabilmente ragione, carissimi lettori, nel dire che forse siamo un po’ drastici e fin troppo assolutisti nel dire che “One Door Closes” segna l’inizio di un susseguirsi di eventi vertiginoso, ma il punto è che non solo gli eventi della puntata stessa sono dalla nostra parte, ma abbiamo anche dei precedenti che rafforzano la nostra affermazione; ricordiamo che, l’anno scorso (proprio intorno a questo periodo e questa numerazione) andavano in onda i numerosi tie-in con il film Captain America: The Winter Soldier e la lotta fratricida tra S.H.I.E.L.D. e Hydra, che porterà poi al colpo di scena madre della serie visto in “Turn, Turn, Turn” e a dei cambiamenti che tutt’ora stanno caratterizzando la serie: non solo a livello di costruzioni di episodi, ma anche di genere e retaggio. Non è un caso infatti, che la produzione abbia deciso di prendere due piccioni con una fava, e mostrare le origini della fazione di Gonzales omaggiando anche quella pellicola a cui tanto deve Marvel’s Agents Of S.H.I.E.L.D.; flashbacks, che al pari della storyline secondaria con protagonista Skye/Daisy, potremmo definire come uno dei punti più alti della puntata stessa.
Girati addirittura con una tecnica di ripresa dai toni seppia (tendenti però al grigio) per differenziarsi anche visivamente dalla storyline presente, i flashbacks in cui Mimo e gli altri cercano di riprendersi la loro base operativa, ripropongono le taglienti atmosfere mozzafiato e le tematiche di fiducia/libertà/tradimento del secondo lungometraggio dedicato a Capitan America, dando una motivazione forte alla posizione del Gonzales’ S.H.I.E.L.D. e ulteriori regioni per cui alcuni degli spettatori potrebbero cominciare ad abbracciare la fazione di quest’ultimo, piuttosto che quella di Coulson; anche sull’atto di caratterizzare le due fazioni, un plauso va fatto agli sceneggiatori, i quali delineano le due versioni dello S.H.I.E.L.D. con un background molto preciso e sfaccettando, rifiutandosi di far contenere in mere classificazioni di “giusto e sbagliato/buoni e cattivi”, ma fornendo ad entrambi le proprie ragioni e lasciando allo spettatore il compito di prendere la sua decisione.
Inoltre, rappresentano anche la parte più action di tutto l’episodio, coreografato come sempre con maestria e realizzato con un dispendio di mezzi da vere e proprie mani bucate; non che la versione più thriller del gioco del nascondino di Mack e Bobbi, in giro per la base del Team Coulson oltre che in fuga da quest’ultimo, fosse meno elettrizzante; non che il raid in pieno quartier generale del Team Coulson non faccia la sua porca figura; non che la succulenta, anche se brevissima, schermaglia tra Mockingbird e Melinda May non sia stato un momento alto e di grande godimento per lo spettatore (sopratutto per quello che covava nel profondo la voglia di sapere, chi delle due, era la più abile), ma i flashback di cui sopra rubano proprio la scena, non solo perché ambientati durante uno dei film più apprezzati del Marvel Cinematic Universe, ma anche perché raccontati attraverso il punto di vista di personaggi nuovi o comunque non approfonditi come il cast di protagonisti che abbiamo imparato a conoscere.
Ultima ma non ultima, abbiamo l’incontro ravvicinato del terzo tipo di Skye/Daisy con Gordon e i suoi poteri. Come detto in alcune passate recensioni di Marvel’s Agents Of S.H.I.E.L.D., ma sopratutto in “One Of Us“, un altro degli ormai innumerevoli pregi del serial ABC/Marvel Studios, è stato quello di utilizzare il personaggio di Skye/Daisy come catalizzatore per il discorso legato ai superpoteri, puntando tantissimo il dito sul fatto che non tutti i supers acquistano fin da subito confidenza con i loro doni; insomma, non tutti “nascono imparati” (perdonaci la semplificazione estrema). Anche in questa puntata, la serie ci mostra un nuovo capitolo riguardo quanto possa essere duro e difficile avere e gestire un potere, puntando, questa volta, i riflettori su un nuovo aspetto: l’importanza di capire, in primis, di che potere si tratti.
Se prima la futura Quake cercava di reprimere i suoi poteri per difendere sé stessa e gli altri, un po’ anche influenzata da persone come Jemma Simmons che faticano a vedere questi cambiamenti come un’evoluzione del gene umano e non come una malattia da curare (tematiche su cui gli appassionati degli X-Men sono molto preparati), la hacktivista dal bel faccino perde di vista forse il primo passo per abbracciare i propri poteri: quello di capirne l’entità e gli effetti degli stessi. I successivi minuti di “One Door Closes” danno infatti prova, di quanto sia importante il cercare di capire la tipologia delle proprie abilità, proprio per sapere come comportarsi. Ovviamente c’è ancora molto, molto, molto lavoro da fare, ma l’onda d’urto emessa prima di scomparire insieme a Gordon, lascia ben sperare.

 

L’angolo del Nerd della fumetteria all’angolo
 
Poteva RecenSerie non sbattersi per voi e raccattare tutte le curiosità e le ammiccate d’occhio per la nuova stagione di Marvel’s Agents Of S.H.I.E.L.D.? Maccerto che no, doveva eccome! Per la gioia dei nostri carissimi lettori, ecco a voi la “guida” a tutti i vari easter eggs e trivia disseminati nella puntata.
  1. “One Door Closes” è stato pubblicizzato dalla Marvel Comics con un’ immagine promozionale realizzata da Delicious Design League. Cliccate qui per visualizzarla.
  2. I flashback con protagonisti Mockingbird, Mack, Gonzales e la ancora in salute Xena Hartley, sono ambientati durante la battaglia finale di Captain America: The Winter Soldier, quando Capitan America e Falcon cercano di disattivare il Progetto Insight prima che venga azionato.
  3. Si, il pugno che avete visto stampato sul muro, appartiene ad Hulk. Inoltre, in questo episodio, viene rivelato che questa casa-rifugio è stata costruita da Bruce Banner in persona: che sia la stessa casa in cui Banner si rifugia dopo aver sconfitto Abominio in The Incredible Hulk e su cui si conclude il film? NB: Anche se l’attore che interpreta il Pelle Verde nell’unico film dedicato al personaggio nel Marvel Cinematic Universe, è diverso da quello che lo interpreta da Avengers in poi, rimane comunque in continuità.
  4. Ancora a proposito del rifugio di Banner, proprio in questo episodio scopriamo che ha pure un nome d’identificazione: “The Retreat”.
  5. Scopriamo in questa puntata, che i poteri di Skye/Daisy sono un po’ diversi da quelli che possiede la sua controparte cartacea dei fumetti. Mentre la Quake dei comics può generare onde sismiche e provocare violenti terremoti, la Quake del telefilm può invece controllare le vibrazioni e manipolarne a piacimento; quindi, per darci un tono e usare termini specifici: i poteri della Quake dei fumetti possono essere riassunti sotto il termine di “Manipolazione e Generazione delle Energie Sismiche”, mentre quelli della Quake del serial “Vibrocinesi”. Ci spieghiamo meglio con degli esempi. I poteri della Quake dei fumetti, possono essere paragonati a quelli della Torcia Umana, dato che Johnny Storm può creare dal nulla il fuoco e manipolarlo a suo piacimento; mentre, apparentemente da quanto spiegato brevemente in “One Door Closes”, i poteri della Quake televisiva sono più simili a villain degli X-Men noto come Pyro, dove quest’ultimo può solo controllare il fuoco, e non crearlo dal nulla.
 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • I flashbacks
  • La caratterizzazione sfaccettata delle due fazioni dello S.H.I.E.L.D.
  • Mimo VS May
  • Skye/Daisy scatena i suoi poteri
  • Lotta May VS Mimo durata fin troppo poco

 

“One Door Closes” si presenta come una puntata ricca di avvenimenti e azione. Del resto, parliamo di una puntata dove l’interno cast di protagonisti principali viene attaccato nella sua stessa base e messo alle strette, segnando ufficialmente l’inizio di eventi futuri decisamente elettrizzanti. Come poteva una puntata del genere venire male? Magari l’anno scorso c’era un gran bel margine di rischio… ma non siamo mica nella prima stagione: questa è la seconda, e le cose ora, sono molto, ma molto diverse. E si vede.

 

Love In The Time Of Hydra 2×14 4.20 milioni – 1.5 rating
One Door Closes 2×15 4.26 milioni – 1.4 rating

 

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3 Comments

  1. Grandi colpi di scena in questo episodio!!

    C'è una scena che mi ricorda THE AVENGERS: lo scambio di sguardi e le inquadrature tra Bobbi e Coulson ammanettato e scortato da alcuni agenti sembra rimandare a quella dove Bruce Banner vede passare Loki, anch'esso ammanettato.

  2. Ciao Luca e grazie per il commento 🙂

    Eh si, per i colpo di scena abbiamo fatto il botto a sto giro 😀 per la scena che citi, non mi è sembrato un rimando esplicito, ma si, ricordano qualcosa 🙂

  3. ehm, riguardo i superpoteri di Skye, no.

    I poteri di Skye nei fumetti sono gli stessi del telefilm. Addirittura, nei fumetti Skye (Daisy) fa “vibrare” le cellule cardiace di Wolverine, facendogli letteralmente esplodere il cuore e uccidendolo (anche se poi ovviamente Wolverine essendo Wolverine, non muore). Inoltre fa “vibrare” le cellule cerebrali di Magneto per farlo svenire e fermarlo da un suo piano folle.

    Che poi abbia poca fantasia e si limiti a creare terremoti con le onde, quello è un altro discorso. Ma in realtà può influenzare qualsiasi materiale, anche l’aria. In teoria, se consideriamo la fisica, i suoi poteri le permetterebbero di regolare la temperatura di un qualsiasi materiale, portandolo allo zero assoluto (zero movimento degli elettroni attorno agli atomi, zero vibrazioni emesse dagli atomi stessi) oppure surriscaldandolo fino a farlo diventare un plasma.

    Questo la porrebbe, se la usassero come si deve, tra i più potenti eroi terrestri della Marvel, certamente superiore a Captain America, Black Widow, Hawkeye, Iron Man, e alla pari come minimo con Hulk e Thor (anche se questi in uno scontro diretto avrebbero ancora dei grossi vantaggi).

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