Il Buio Oltre La Serie #8 – Undateable Live E Analisi Del Mondo ComedyTEMPO DI LETTURA 9 min

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Il mondo seriale ha deciso negli ultimi tempi di seguire il modello del suo collega economico e, dunque, di andare a due velocità: per un mondo drama che procede a gonfie vele con prodotti di qualità, non solo tra i canali via cavo, il mondo delle comedy si trova in un periodo di difficoltà. Il dato più allarmante riguarda i canali tradizionali, che stanno rapidamente perdendo/hanno già perso lo scettro della risata che avevano tenuto saldamente dalla notte dei tempi. Se ci pensiamo bene, tutti noi ci siamo approcciati al mondo televisivo tramite una comedy trasmessa dalle reti broadcast, in particolare dalla NBC, che ha scritto la storia di questo genere: molti hanno iniziato con Seinfeld e Friends, i più giovani con How I Met Your Mother, Community e The Big Bang Theory, senza dimenticare altri show di assoluto livello come 30 Rock. La storia ci ha insegnato che la vita di ogni cosa, dall’impero romano al movimento hippie, può essere rappresentata come una parabola. Tornando al discorso iniziale, si può tranquillamente affermare che il vertice più alto sia stato toccato da tempo e che ci si appresti ad un lento, ma inesorabile declino. Questo fenomeno può essere utilizzato anche per aprire una breve parentesi sull’unico show ancora in onda tra quelli sopra citati. Sì Sheldon, si sta parlando di te, join the conversation.

Ah, bei tempi

Qui nessuno è ingrato, ma è impossibile negare come la creatura di Chuck Lorre sia ormai la pallida copia di ciò che era un tempo, in grado di far ridere di gusto ad ogni scena e consegnarci personaggi irresistibili. Nonostante qualche nostalgico imperterrito continui a negare l’evidenza (se ne parla qui), basta fare un piccolo esperimento: guardate, in successione, prima una puntata delle prime due/tre stagioni e, subito dopo, una dell’ottava. La differenza si staglierà netta davanti ai vostri occhi.
Lo scopo di questa parentesi iniziale non è però sparare sulla croce rossa, bensì criticare l’atteggiamento dei network che continuano a spremere un prodotto glorioso fino all’ultima goccia causa mancanza di idee (la stessa CBS fece lo stesso con How I Met Your Mother, regalandoci delle ultime stagioni non degne di ciò che lo show aveva significato) sperando che i telespettatori continuino a far macinare ascolti su ascolti. Il giochino si sta però rompendo visto che TBBT ha perso 1.5 punti di rating rispetto alla scorsa stagione, un dato che, nonostante gli ascolti siano comunque migliori del 95% degli show in onda, rappresenta un campanello d’allarme forte e chiaro. Nei cinque canali broadcast, un nuovo show in grado di diventare fenomeno di massa non si vede neanche lontanamente. Se si analizzano i palinsesti, l’unica comedy “tradizionale” (ma senza risate di sottofondo, grazie a Dio,) ancora in grado di regalare risate e guizzi è Brooklyn Nine-Nine, che riesce perfettamente a sfruttare la coralità nello stesso tempo elevando ognuno dei personaggi.
Sempre sulla Fox, non si può non parlare di The Last Man On Earth, che però è tutto tranne che tradizionale (e, pensandoci bene, neanche tanto comedy). Per il resto, escluso il graditissimo recupero dei Muppets, poco altro, di cui parleremo dopo ma – spoiler! – non c’è Modern Family perché basta, grazie.
Ben diverso, come di prassi oramai, è il discorso sulle reti via cavo, Netflix ed Amazon, che hanno affinato anche l’arte di far ridere. La prima soluzione vincente è, come da tradizione, quella di ridurre il numero di episodi, in modo da evitare puntate spompatissime e mantenere sempre alto il livello. Ebbene sì, ormai il format da 24 episodi è diventato inadatto anche in questo settore, si suggerisce caldamente agli sceneggiatori, che sappiamo per certo essere lettori accaniti di Recenserie, di pensionarlo. Un altro punto vincente è quello di aver reso gli show “un po’ più maturi”, aggiungendo quel tocco di drama e serietà che non può che far bene (Voi direte: tutto questo giro di parole quando si poteva dire dramedy? Sì, perché dramedy, come Voldemort, non si dice).
Questa tecnica è stata largamente utilizzata da HBO che, con i suoi Silicon Valley, Veep, The Brink e Ballers si dimostra padrona assoluta di questo genere, data l’altissima qualità di questi show. Silicon Valley parte lentamente ma poi ingrana, eccome se ingrana. Veep, che è il remake dell’inglese “The Thick of It” con Peter Capaldi (tra l’altro i due show hanno lo stesso sceneggiatore) ha trovato la miscela perfetta tra un’impostazione molto british, con battute e stile molto americano. The Brink è una delle migliori novità dell’anno e Ballers, pur essendo la più debole tra le quattro, è un ottimo intrattenimento estivo. Mentre i programmi sopra elencati si sono avvalsi, tra le altre cose, anche di una trama originale, ci sono anche dimostrazioni di come l’aspetto più importante, in una comedy, non è l’idea in sé per sé, bensì la scrittura, che deve essere veloce, tagliente ed intrigante. Perfetto esempio di quanto detto è You’re the Worst, comedy targata FX, che si basa sul più classico dei plot (al pari con il gruppo di amici al bar), la vita di due fidanzati, mettendo però in mostra due personaggi sfaccettati e una sceneggiatura degna di nota, in grado di attirare l’interesse del pubblico. Anche “Unbreakable Kimmy Schmidt”, serie Netflix con protagonista Tina Fey, non brilla per originalità dell’idea, ma si rivela subito irresistibile grazie ad una comicità sottile ed efficacissima. In altri casi gli showrunner puntano sull’estremo per scioccare gli spettatori, come nel caso di Man Seeking Woman di FXX (il ramo comedy di FX), la classica serie in grado di dividere il pubblico a metà tra chi la adora e chi ha spento dopo dieci minuti.

Per capire meglio l’analisi di questa serie, noi vi consigliamo caldamente di recuperarla, in attesa della terza stagione. Il suo pregio è, infatti, quello di non fermarsi all’esagerazione totale, bensì di usare questo fattore per raccontare il modo che gli uomini hanno di vivere le loro relazioni.
Un altro caso è rappresentato dai prodotti Showtime, molti simili a quelli HBO come concezione. Quelli più noti (benché non più in onda) sono Weeds e Californication, che alcuni ritengono comedy e alcuni drama; in realtà non sono nessuna delle due, tecnicamente, ma si può protendere per il lato comedy dato che un drama non può durare dai 28 ai 30 minuti (25 nel caso di Weeds). Tra gli show ancora in onda si possono annoverare “House Of Lies”, che sarebbe un prodotto straordinario se venissero esaminati la metà degli episodi; purtroppo, però, il problema è rappresentato dall’altra metà, davvero scialba e inutile, tanto da chiedersi se sia lo stesso show. Una piccola perla è rappresentata da Episodes, che combina perfettamente umorismo british e americano (con un grande Matt LeBlanc, vincitore di un Golden Globe per la sua interpretazione).
Dopo questa ampia parentesi sulle comedy attualmente in onda sulle via cavo, si possono trarre due conclusioni:
1) Per stare al passo con le sole comedy (figurarsi i drama) bisogna chiudersi in un bunker antiatomico come suggerito da Andy Samberg in una clip trasmessa durante la serata degli Emmy.
2) Non è affatto vero che il mondo comedy è in crisi, dato che sul via cavo sta subendo un’evoluzione (per certi versi una maturazione) ed è ricco di prodotti interessanti (tra le altre cose, chi vi scrive non aveva citato ancora Louie, che narra della vita di Louis CK, e Transparent, la chiacchierata serie Amazon con protagonista Jeffrey Tambor).
Dall’altro lato del fronte, tutto tace. Anzi, quasi tutto, dato che qualcosa si è mosso, con la comparsa di Jane The Virgin su CW e l’irresistibile Galavant su ABC, purtroppo giunta a conclusione dopo due sole stragioni. Probabilmente si tratta di casi isolati, ma pur sempre meglio di niente.
In realtà, c’è un altro show che sta cercando di farsi strada, ed è proprio quello di cui noi di Recenserie volevamo parlare oggi: Undateable.

Questo prodotto, a prima vista, sembra tutt’altro che indispensabile nel calendario settimanale. Soprattutto per tutti coloro che, guardando abitualmente serie tv, abbiano anche la malsanissima idea di fare un recupero durante l’autunno. Questo giudizio è influenzato dalla trama banale, amici che si ritrovano in un pub che è di proprietà del protagonista, che è impacciato con le donne fino a quando arriva il playboy pieno di sé pronto ad impartire lezioni di vita. Se ci aggiungete che si trova su NBC e ha le risate di sottofondo, il gioco è fatto.
La realtà però è ben diversa, in quanto Undateable riesce a far ridere con regolarità. Il merito principale è degli attori, gran parte provenienti dal SNL, che spesso improvvisano mentre si girano le scene (spesso vengono anche inquadrate le risate degli altri attori) e si impegnano davvero in quello che fanno (molti lo ritengono normale, ma l’impegno che un attore ci mette è importante al fine della riuscita della serie; sempre rimanendo a TBBT, è palese come Galecki e Parsons ne abbiano piene le tasche di interpretare Sheldon e Leonard, e questo di sicuro non migliora la situazione già preoccupante dello show). Inoltre, va aggiunto che i due protagonisti, Brent Morin e Chris D’Elia, sono amici anche nella vita reale, il che crea quel feeling in più che non fa mai male. Nonostante tutti questi pregi, rimaneva una comedy come tutte le altre, fino a quando non è andata in onda la prima puntata live, con guest star diverse tra east e west coast (tra cui la metà dei personaggi di Scrubs ed Ed Sheeran che viene cacciato da Morin mentre cantava in quanto “troppo acerbo per suonare in pubblico”), che ha riscosso un grande consenso di critica e pubblico.

L’idea è piaciuta talmente tanto che si è deciso di produrre una terza stagione interamente live. Le prime due puntate sono andate in onda il 9 ottobre e sono state divertentissime, piene di gag esilaranti. Il problema risiede però nello slot in cui è stato inserito: il venerdì sera. Il target di persone che guarda la tv in quell’orario non coincide perfettamente con quello che guarda questo tipo di show, tanto che ha ottenuto un poverissimo 0.8 di rating mentre, ad esempio, una comedy familiare (e neanche divertente) come Dr. Ken ha ottenuto l’1.4. Questi risultati si sono mantenuti stabili durante l’autunno, con il winter finale che ha ottenuto lo 0.7 di rating. Nonostante il panorama comedy NBC non sia dei più sfavillanti, la rete ha deciso di non rinnovare lo show per una quarta stagione. Il Pavone si presenta dunque alla nuova stagione televisiva con una sola comedy, Superstore, più le rookie che partiranno in autunno o nella primavera del 2017. Come detto anche nell’articolo dedicato agli Upfronts, una sarà imperdibile (Powerless), The Good Place sarà da tenere d’occhio anche solo per la presenza di Ted Danson e Kristen Bell, mentre Marlon e Great News ci lasciano molto titubanti. In ogni caso, anche se si dovessero rivelare tutte e quattro dei capolavori, un altro giro al Baby Bird’s sarebbe stato sacrosanto.

N.d.R. L’articolo è stato scritto prima della trasmissione del RecenPodcast #9, dedicato proprio alla stagione 2015-16 delle comedy. L’autore interviene ad inizio puntata, facendo riferimento proprio a tale articolo.

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Romano, studente di scienze politiche, appassionato di serie tv crime. Più il mistero è intricato, meglio è. Cerco di dimenticare di essere anche tifoso della Roma.

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