
Ma la portata principale di “Light and Shadows”, lo si è detto, riguarda Spock, interpretato da un Ethan Peck su cui al momento è difficile esprimere valutazioni recitative: dopotutto, giudicare se il nuovo attore sia un degno erede di Leonard Nimoy richiederà qualcosa di più che ripetere ossessivamente qualche sequenza di numeri apparentemente casuale (in realtà coordinate per Talos IV, una vecchia conoscenza dei trekker) e qualche principio di logica vulcaniana. E anche per quanto riguarda il personaggio fittizio, lasciarsi andare a giudizi perentori è precoce: la nuova versione dell’alieno dalle orecchie a punta più amato di sempre disorienta e non poco, quando si è ormai abituati al serafico e placido ufficiale scientifico della USS Enterprise che dispensa pillole di saggezza e contempla l’impulsività e i sentimenti umani con aplomb vulcaniano, e anche l’accenno alle difficoltà di apprendimento che Spock avrebbe sperimentato da bambino, se da un lato non è un’aggiunta così insensata (del resto è per metà umano) dall’altro potrebbe rivelarsi un passo falso inutile, un maldestro tentativo di umanizzare un personaggio che non ne ha bisogno. Giocare con figure storiche non è mai una mossa saggia: ci vuole poco per esasperare i fan più accaniti, il rischio retcon è sempre dietro l’angolo e in generale è difficile trovare un giusto equilibrio tra personale creazione e rispetto dei caratteri di un personaggio ideato da altri. In questo senso, la scelta di incentrare la narrazione su Spock potrebbe rivelarsi una scelta suicida, soprattutto se si considera che Star Trek: Discovery è in diretta continuity (almeno così ci hanno sempre detto) con il resto della saga televisiva e la scappatoia della dimensione alternativa con cui potevano giocare i film di J. J. Abrams non è contemplata.
Ovviamente, l’entrata in scena di Spock non può prescindere dalla reunion dell’intera famigliola sui generis su Vulcano, ghiotta occasione per gettare un rapido sguardo sulle dinamiche interne a casa Sarek e assistere allo scontro, pacato e tuttavia intenso, tra l’atteggiamento maternamente protettivo dell’umana Amanda e quello freddamente logico, ma non meno protettivo del di lei marito. Forse è proprio il vulcaniano a colpire di più, perché dietro la sua decisione di consegnare il figlio biologico vi è l’esplicita volontà di salvaguardare quantomeno la carriera di Michael, che pure non ha nessun legame di sangue con lui e quindi, in teoria, potrebbe essere sacrificabile.
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The Sounds Of Thunder 2×06 | ND milioni – ND rating |
Light And Shadows 2×07 | ND milioni – ND rating |