Dopo un episodio (“The Trap“) in cui la speranza era venuta completamente meno e un altro (“The Heroes’ Journey“) che non aveva propriamente assolutamente convinto a causa di un’improvvisa mancanza di capacità dei fratelli, Supernatural aveva lanciato il chiaro segnale che l’Alaska avrebbe rappresentato il punto di svolta della stagione. Il chi, il dove, il come ed il quando erano da valutare ma almeno c’era l’idea per dare una svolta ad una situazione che si è decisamente (e lentamente) stagnata in acque molto salmastre.
Il tutto nonostante un inizio promettente che aveva gasato ma che si è poi trasformato in un enorme boomerang: svalutare Chuck per poi riportarlo subito alla sua onnipotenza e fare poi lo stesso con Sam e Dean non è stata una gran mossa. E ora la serie, nel suo ultimo anno, ne sta pagando le conseguenze.
“The Gamblers” prova a rimettere il telefilm in carreggiata con un paio (ed è proprio il caso di dirlo) di Deus Ex Machina che arrivano giusto giusto per creare di nuovo quella speranza iniziale. Nello specifico c’è sia un ritorno dall’oltretomba, parzialmente anticipato in “The Heroes’ Journey“, che un ritorno alla provvidenziale “fortuna” che, a quanto pare, è da sempre parte di Sam e Dean.
Jack: “Every day I wanted to come home, but I couldn’t. Because if I don’t stay hidden, if I use my powers, my grandfather he’ll know I’m back, and he’ll try and kill me again. He’s afraid of me. And that’s why we had to wait.”
Castiel: “Billie kept him hidden in the Empty until Chuck went off world.”
Jack: “She let me out when it was safe.”
Dean: “Safe to what? Eat a bunch of angel hearts?”
Jack: “Safe to do what I have to. The hearts, they were just the beginning. They made me strong, but I’m not strong enough. I If I do exactly what she says, if I follow her plan, then I’ll get stronger and I’ll be able to kill God.”
Da un punto di vista contrattuale, il ritorno del character interpretato da Alexander Calvert non deve sorprendere: insieme a Misha Collins fa parte infatti del gruppo di “Main Character”, il che assicura un certo numero di presenze durante l’arco di tutta la stagione. La morte di Jack nello scorso season finale e l’addio alla sua versione demoniaca in “The Rupture” avevano francamente sorpreso e anche convinto un po’ tutti sul non ritorno. Ed invece, come in ogni buona serie fantascientifica, ecco ritornare un altro personaggio fondamentale dagli inferi, personaggio che a quanto pare è anche l’unica nuova speranza di battere Dio. Fatalità.
Questa è però l’atto finale di una puntata che, oltre a sancire l’ennesima pausa stagionale (questa volta fino a Marzo), convince solo parzialmente, vuoi per la mancanza di un vero e proprio villain visto che Fortuna non è un nemico, vuoi per il contesto molto ristretto in cui si svolge tutto (la sala da biliardo) e che annoia dopo un po’.
Il ritorno della buona sorte è anche molto contraddittoria in quanto va a sancire, nuovamente la mancanza di bravura di Sam e Dean che, in questi 15 anni, a quanto pare hanno avuto successo solo grazie a romanzi già scritti, un destino segnato e tanta fortuna dalla loro parte. Il tutto suona molto come un autogol.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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The Heroes’ Journey 15×10 | 1.02 milioni – 0.3 rating |
The Gamblers 15×11 | 1.07 milioni – 0.3 rating |
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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.