Snowpiercer 1×01 – First, The Weather ChangedTEMPO DI LETTURA 4 min

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Snowpiercer si basa sulle graphic novel pubblicate nel 1982 con l’opera francese “Le Transperceneige” fumetto post apocalittico creato dagli autori belgi Jacques Lob e Jean Michel Charlier.
Già nel 2013 il regista sudcoreano premio Oscar Bong Joon-ho, divenuto famoso per Parasite, si era ispirato all’opera cartacea per realizzare l’omonimo film del 2013 con protagonista Chris Evans, celebre volto di Capitan America.
Il cineasta compare come produttore esecutivo e forse è bastato questo a Netflix per investire sul progetto, tanto che lo show è già stato rinnovato per una seconda stagione.
L’episodio pilota era già stato girato nel 2016, ma non era stato accolto positivamente, tanto che sono stati cambiati sia il regista che lo showrunner, con il subentro di Graeme Manson (Orphan Black) come autore principale della serie.
Gli eventi narrati in questa prima puntata si svolgono 8 anni prima rispetto alla pellicola cinematografica e circa sette anni dopo gli eventi catastrofici che hanno portato a una nuova era glaciale sulla Terra.
Lo Snowpiercer, (il titolo “spaccaneve” si riferisce al treno che sfonda il ghiaccio per poter viaggiare) è composto da oltre mille vagoni e  gira attorno al pianeta all’infinito, con una divisione interna in diverse classi sociali: in prima classe viaggiano i ricchi, i quali hanno finanziato il progetto acquistando biglietti sicuramente non a basso costo,  che vivono nel lusso e si preoccupano principalmente dei loro turni in sauna, poi via via si scende di livello fino al Fondo, la coda del treno, dove vivono, in condizioni terribili, i poveri.
La protagonista femminile della serie è Jennifer Connelly, perfetta nel ruolo di Melanie,  character molto diverso da quello interpretato da Tilda Swinton nel film, mentre il protagonista maschile è Andrè Layton, interpretato da l’attore nero Daveed Diggs, vincitore di un Tony Award per il musical di Broadway “Hamilton”, ex detective della omicidi che è chiamato a risolvere un misterioso assassinio. Melanie non è solo la voce delle Wilford Industries, ma nel finale di episodio si scopre essere Mr. Wilford in persona, un colpo di scena non del tutto inaspettato ma efficace se inserito già nel primo episodio.
Ci sono inoltre diversi volti noti della serialità che interpretano personaggi secondari come Ruth (Marta di The Americans), Picca (Simon di The Walking Dead) e Ivan (l’indimenticabile Hector Salamanca di Breaking Bad e Better Call Saul), capo di rivolte avvenute in passato e mai riuscite, che decide di suicidarsi nel giorno del suo compleanno, senza dubbio un peccato visto la bravura dell’interprete e l’interesse che immediatamente aveva suscitato il personaggio.
Il punto di forza della serie è senza dubbio la resa visiva, veramente notevole, così come l’ambientazione, sia interna che esterna, per un impatto scenico che non lascia indifferente lo spettatore. Le tematiche trattate inoltre sono più attuali che mai, con la questione climatica (anche se di segno opposto rispetto a un’ipotetica glaciazione) che negli ultimi anni è entrata sempre più nel dibattito dell’opinione pubblica.
Da segnalare come di pari passo sia emersa anche una diseguaglianza sociale sempre più accentuata (destinata a peggiorare a causa del Covid19) presente in tutta la società mondiale, non dissimile dalle grandi differenze tra ceti sociali presenti all’interno del treno.
Non a caso allora gli abitanti del Fondo decidono di ribellarsi, con un piano audace ma dagli scarsi risultati, condito anche da scene poco verosimili, come quelle riguardanti “Muscolo” che a mani nude strappa un braccio del suo avversario, veramente esagerato.
Nonostante la trama principale risulti interessante, la sensazione è che manchi qualcosa, per una storia solo parzialmente accattivante e visti i tanti spunti a disposizione era lecito aspettarsi molto di più: l’inserimento di una sottotrama investigativa nel contesto utopico dello show non convince a pieno, resta da vedere come sarà sviluppata l’indagine del detective, evidente cavallo di Troia per il character, il quale intende ribaltare le gerarchie interne alla società del treno.
 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • La resa visiva della serie è veramente notevole, così come l’ambientazione, sia interna che esterna
  • Tematiche più attuali che mai
  • Jennifer Connelly è perfetta nei panni di Melanie
  • Subito svelata l’identità di Mr. Wilford
  • La trama principale è interessante ma si poteva fare molto di più
  • La sottotrama investigativa all’interno del contesto post-apocalittico  non convince a pieno
  • Le scene riguardanti “Muscolo” sono esageratamente forzate
  • La dipartita di Ivan

 

A un primo sguardo Snowpiercer sembra essere un buon prodotto seriale, ma nulla di più, motivo per cui si opta per una semplice sufficienza. Nonostante la parziale delusione, gli elementi per migliorare ci sono tutti, per cui si consiglia di proseguire la visione. 

First, The Weather Changed 1×01 ND milioni – ND rating

 

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Venera due antiche divinità: Sergio Leone e Gian Maria Volontè.
Lostiano intransigente, zerocalcariano, il suo spirito guida è un mix tra Alessandro Barbero e Franco Battiato.

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